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ANTICA

TOPOGRAFIA ISTORICA

DEL REGNO DI NAPOLI

DELL' A BATE

DOMENICO ROMANELLI

PREFETTO DELLA BIBLIOTECA DE MINISTERI

E SOCIO DI VARIE ACCADEMIE.

PARTE TERZ A.

NAPOLI
NELLA STAMPERIA REALE

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Dal Sannio ricco, e fecondo paese d'immensa popolazione uscirono, come da una madre comune, i Vestini, i Marsi, i Peligni, i Marrucini, ed i Frentani. Fu questa la tradizione, che al suo tempo ne raccolse Strabone (1): Supra Picenum Vestini, et Marsi, et Peligni, et Marrucini, atque Frentani, Samnitica gens, montana tenent. Per questa vantata progenie sannitica potevano i Frentani ripetere la loro origine anche da' Sabini antichissimi padri de' Sanniti, e riportare ad essi i loro usi, la loro religione, ed i loro istituti.

Altra provenienza si dà a' Frentani nel libro delle origini Italiche attribuite a Catone, che si ripete da' popoli della Liburnia, e della Dalmazia. Della emigrazione di questi popoli dalle loro sedi patrie, e del loro stabilimento nell' opposta riva dell' Adriatico fanno fede non pochi autori. Attestò Plinio (2), che i Liburni avevano occupato tutto il tratto dell' agro Palmense, Pretuziano, ed Adriano, ma che al suo tempo delle città Liburne non rimaneva altra in Italia, che solamente Truentum alla riva del fiume colla stesso nome. Il medesimo autore delle origini soggiunse, che i Li

(1) Strab. lib. I.

(2) Plin. lib. III. cap. 13. et 14.

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