C. M. CURCI SACERDOTE SMASCHERATO NEL SUO LIBELLO FAMOSO IL VATICANO REGIO TARLO SUPERSTITE DELLA CHIESA CATTOLICA (Articoli estratti dal giornale l'Osservatore Romano) ROMA TIPOGRAFIA EDITRICE ROMANA 1884 PREFAZIONE. Quanti nemici interni ed esterni, dopo il bacio traditore dell'empio, e il grido orrendo di morte del popolo deicida, non scesero, ora atteggiati a compunzione e con sembianze di fidi atleti, ora feroci e implacabili, nell'arena per il lungo volgere di diciannove secoli, affine di smuovere, travolgere e disperdere quella pietra, sulla quale l'Uomo Dio innalzò un monumento a tutto il mondo visibile, fulgido, glorioso e imperituro?! Ma il Pescatore del mare Tiberiade e a mano a mano la schiera augusta de' suoi successori assisa sulla vetta di così inespugnabile rocca, senz' armi ed armati, col semplice suono della parola svelò e sconfisse sempre la più scaltra ipocrisia, fe' tremare e distrusse la più tirannica potenza della terra. Tuttavia nel mezzo di tale spettacolo unico e senza esempio nella storia dell'umanità, un ridicolo pigmeo, in aria da gigante, e tinto il viso di santo ardore, sorge in piedi, |