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BIOGRAFIA

I.

LUIGI PAURI

Tardi ci pervenne la trista notizia della morte seguita in Ancona dell' egregio Canonico Luigi Pauri Rettore del Vescovile Seminario di quella Città; e più tardi per altri indugi, occasionati dalle circostanze della nostra compilazione, possiamo rendere un tributo di affettuosa condoglianza e di meritata lode alla memoria di questo degno Ecclesiastico, che guardò sempre con occhio benigno il nostro periodico, e l'onorò di belle produzioni della erudita, e faconda sua penna, quali furono un' Orazion panegirica di Maria Santissima, e l' Elogio di Monsignor Agostino Peruzzi. Terzo Egli col Canonico Mariano Bedetti, e col rammentato Monsignor Peruzzi nel favoreggiare la nostra impresa, vorremmo pur avesse in queste carte, per riconoscenza, il ben meritato encomio, siccome lo ebbero il Canonico Bedetti dalla penna di Monsignor Peruzzi, e questi stesso da quella dell'ora defunto Pauri. Ma noi non potremo effettuar questo desiderio, se qualche valente erede dello spirito degl' indicati tre Scrittori, che mancar non può fra' coltí e zelanti Ecclesiastici di Ancona, non ci favorisca della materia in tutti i necessarj particolari. Intanto perchè i nostri Lettori abbiano almeno una mostra dei meriti dell' uomo illustre, crediamo opportuno qui riprodurre gli edificanti e precisi cenni intorno a lui dati dal Sig. D. Marino Marinelli, e regalatici dal Signor Canonico Sebastiano Pedrelli, cultore anch' egli de' buoni studii, e Vicerettore di quel Seminario, pubblicati in detta città, sotto l'intitolazione di Esequie del Canonico D. Luigi Pauri, Rettore del Seminario Vescovile S. Carlo di Ancona, celebrate nella Chiesa del Gesù, il giorno 28 di Agosto del 1852. Notiamo che di qualche breve, ma rilevante giunta si avvantaggia questa ristampa.

M.

Il Canonico D. Luigi Pauri, passato di questa vita il 27 di Luglio 1852, nel settantesimo quinto anno di sua età, per oltre venti anni sostenne sì degnamente il carico di Rettore del Seminario Anconitano, che gli si dovea l'onore di pubbliche Esequie. Queste nella Chiesa del Gesù, nel giorno trigesimo dalla sua morte, furono fatte col possibile apparato, assistendovi il Vicerettore, i Professori, ed i Maestri del Seminario, gli Alunni, i Chierici e tutta la numerosa scolaresca. (1)

Sulla porta del tempio leggevasi questa iscrizione

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PRAEPOSITO. ALVMNIS ECCLESIAE N REGVNDIS DOCT DECVR. SACRAE HISTORIAE TRADENDAE

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CVM ALVMNIS ET AVDITORIBVS

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DIE AB EXCESSV· XXX.

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Alle quattro facce del Catafalco si leggevano le seguenti iscrizioni

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(1) L'E. Revma di Monsig. Camillo Amici, Commissario pontificio straordinario nelle Marche, e Delegato Apostolico di Ancona e sua Provincia, volle assistere non solo al primo funerale fatto nella Ch. n. Cattedrale, ma anche a questo secondo, per dare una pubblica testimonianza della sua benignità verso l'illustre defonto, non che di affezione verso il Seminario Vesc. S. Carlo.

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NIL ESSE IN

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TERRIS VIRO· SAPIENTE
IVCVNDIVS

In queste iscrizioni erano brevemente tracciate le virtù, e i meriti dell' esimio Sacerdote, pel quale nella oblazione solenne del divin Sacrificio si pregava da Dio la pace dei Santi.

E veramente dalla terra paterna di Falconara messo per tempo ad educare in questo Seminario, vi diè i primi saggi di quella vita intemerata ed operosa, che quasi tutta doveva spendersi a vantaggio della ecclesiastica gioventù anconitana. Qui coltivò con amore e con frutto non ordinario le lettere latine e le italiane sotto la scorta di quel Peruzzi che, avendo con scritti di ogni maniera illustrato Ancona e la sua seconda patria Ferrara, fu salutato come uno de' più valenti cultori delle buone lettere, e come uno de' più robusti campioni

della Fede nella Penisola, il quale in morte ebbe l'encomio di questo prima suo egregio scolaro, poi dilettissimo amico. (2) Nè l'amore che sin dalla giovinezza sentì per l' eloquenza e per la poesia, impedì al Pauri di volgersi con impegno alle scienze più gravi: chè anzi sappiamo come nella filosofia sostenne con somma lode pubblica conclusione, e del suo valore negli studii sacri diè saggio specialmente in varie dotte dissertazioni, lette nelle adunanze di una Accademia Ecclesiastica, che verso il terzo lustro di questo secolo riuniva i piu eletti membri del Clero Anconitano. Fatto Sacerdote non si stette mai in ozio inoperoso; ma il suo tempo fu senza interruzione diviso fra il pubblico e privato insegnamento, e fra le cure più faticose dell' ecclesiastico ministero. Poichè attese alla educazione ed istruzione di giovanetti di varie nobili famiglie di questa Città, e nel Seminario per lo spazio di circa quarantotto anni, ora negli studii ameni, ora nelle scienze più gravi, fu guida e maestro della gioventù. E prima sostenne il magistero della Umanità, poi successe nella Cattedra di Eloquenza a quell' egregio uomo, e non mai abbastanza commendato, che fu il Canonico e quindi Arcidiacono D. Mariano Bedetti, la cui memoria è tuttora in benedizione in tutto il Clero Anconitano. (3) E nella lunga carriera del letterario insegnamento non è a dire quanta esperienza acquistasse il Maestro Pauri e quanto gusto ispirasse a' suoi Alunni delle bellezze dei Classici Italiani e più ancora dei Latini, qual lode si meritasse di forbito ed elegante scrittore con molti poetici componimenti parte divulgati per le stampe, parte letti in varii trattenimenti letterarii. Il perchè meritò di essere ascritto a molte illustri Accademie, fra le quali ci

(2) Questi Cenni intorno alla vita ed alle opere di Monsignor Agostino Peruzzi vennero inseriti nelle Memorie di Religione, di Morale, e di Letteratura di Modena, Serie III. Tom. XI. pag. 239., e ne fecero menzione alcuni Giornali Italiani.

(3) Intorno al Sacerdote D. Mariano Bedetti scrisse alcuni cenni biografici Monsig. Agostino Peruzzi inseriti nella Continuazione delle citate Memorie Modenesi, Tom. III. pag. 421.

basti di notare l'Arcadia di Roma, e l'Accademia degli Ariostei di Ferrara.

Mentre coglieva sì belle palme nell' arringo delle lettere, ed al suo nobile ardore vedeva con tanto frutto rispondere la studiosa gioventù, non poneva minor opera negli esercizii più proprii del Sacerdozio. Fu instancabile nella direzione delle coscienze, instancabile (finchè non gliel vietarono gli anni, e le cresciute occupazioni) nel predicare la divina parola e fu più volte ascoltato istruire la gioventù dei ginnasii, e dei conservatorii, parlare al popolo delle verità della fede, infiammarlo alla imitazione di Maria, e dei Santi, le lodi dei quali celebrò con eleganti orazioni. (4)

Per le quali cose, essendo nella morte dell' Arcidiacono Cadolini, l'anno 1831, reso vacante il posto di Rettore di questo Seminario, il Cardinal Vescovo Cesare Nembrini di santa memoria volle che gli succedesse il Pauri, allora Canonico della Chiesa Collegiata. E se quell' egregio Pastore si reputasse contento dell'opera da lui posta in sì onorevole e difficile incarico, lasciando stare tanti altri argomenti di stima e di benevolenza, che gliene porse, basti il ricordare che nel 1833, alla morte del Bedetti, trasferiva il Pauri dalla Cattedra di Rettorica a quella di Storia Ecclesiastica, e nel 1836 lo annoverava al venerando collegio dei Canonici della Chiesa Cattedrale. E veramente oltre le assidue cure, poste per la civile e morale educazione del Chiericato, per lui ben presto si vide rifiorire l'azienda del Seminario, scaduta d'assai per le varie vicende degli anni anteriori; per lui s'accrebbe a tutto l'edificio nettezza, ordine, decoro; per lui la Chiesa del Seminario fu ristaurata e di molti nuovi ornamenti con somma cura abbellita. Sostenne pure nello stesso tempo varie Deputazioni di Monasteri e di Luoghi Pii: e dappertutto lasciò memoria di uomo prudente, accurato, e spesso ancor gene

(4) Fra le altre l'orazione panegirica, detta nell' Anniversario del Prodigio di Maria SS. Regina di tutti i Santi, venne inserita nella Continuazione delle citate Memorie di Religione, di Morale, e di Letteratura di Modena, Tom. VI. pag. 25.

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