Obrazy na stronie
PDF
ePub

PIETATEM. LITTERAS. ET. OPIFICIA. MVLIEBRIA. IMFORMANDIS

[merged small][ocr errors][merged small][ocr errors][merged small][ocr errors][merged small][merged small][ocr errors][merged small][merged small]

ET.

[ocr errors]
[ocr errors][merged small]

XvĨ . PONT . MAX.

LIBERALITATE .D.N. FRANCISCI. IV. ATEST. ARCHID.

[merged small][merged small][ocr errors][merged small][ocr errors][merged small][ocr errors][merged small][merged small][merged small]

CVM AVTEM . IN. EO. ESSET. VT. PIA. HAEC. INSTITVTIO

[merged small][merged small][ocr errors][merged small][ocr errors][merged small][ocr errors][merged small][ocr errors][merged small][ocr errors][merged small][merged small]
[ocr errors]
[ocr errors]
[ocr errors]

PROVIDENTISSIMO

[ocr errors]

ATEST. ARCHID AVSTR. PRINCIPE. OPTIMO
ADSIGNATIS ADDICTIS CONFIRMATA APPRIME FLORERET
ATQVE. IPSEMET SCRIPTIS . VTILLIMIS. AD. RELIGIONEM
AD. GRAMMATICEN. METHODO . LOGICA

ADSERENDAM.

TRADENDAM

[ocr errors]

ET.

[ocr errors]

EDITIS

[ocr errors]
[ocr errors][ocr errors]

LATE. INCLARESCERET DE VITA EX. INOPINATO. DISCESSIT APOPLEXI. SCILICET. CORREPTVS POST. HORAM . XXXVI. OLEO. INFIRMORVM. RITE. INVNCTVS

[merged small][ocr errors][ocr errors][merged small][ocr errors][merged small][merged small][ocr errors][merged small][ocr errors][ocr errors][merged small][ocr errors][merged small][ocr errors][merged small][merged small][merged small][merged small][ocr errors][merged small][ocr errors][ocr errors][merged small][ocr errors][merged small][ocr errors][merged small][ocr errors][merged small][ocr errors][merged small][ocr errors][merged small][ocr errors][merged small][merged small][ocr errors][merged small][ocr errors][merged small][merged small][merged small][ocr errors][ocr errors][merged small][ocr errors][merged small][merged small][merged small][merged small][ocr errors][merged small][ocr errors][merged small][merged small][ocr errors][merged small][ocr errors][merged small][merged small][ocr errors][ocr errors][merged small][merged small][ocr errors][merged small][merged small][merged small][merged small][merged small][ocr errors][merged small][merged small][ocr errors][merged small]

HAVE. HAVE. ANIMA. RARISSIMA . ET ·

ADFECTV QVVM IN. TERRIS AGERES

[ocr errors][ocr errors][merged small][merged small][merged small][ocr errors][ocr errors][ocr errors][merged small][merged small][ocr errors][ocr errors][merged small][merged small][ocr errors][ocr errors][merged small][merged small][ocr errors][merged small][merged small][merged small][merged small]

LETTERE LOGICHE

DELL'ABATE SEVERINO FABRIANI

A L

PROFESSORE M. A. PARENTI

SOPRA

LA GRAMMATICA ITALIANA

(V. il T. VI. a facc. 205.)

Le

LETTERA XVII.

Sopra le Congiunzioni o Parole Congiungenti
e in prima sopra la Congiungente CHE.

e parti del discorso finora analizzate concorrono tutte in differenti sembianze e differenti ministeri a costruirci e adornarci le proposizioni, per significare l'attribuzione di azione o di qualità ad un soggetto; e questa situarla in quale più aggrada differenza di luogo o di tempo, e sotto que' diversi rapporti di derivazione, di termine, di forma, di azione, di causa, di fine che occorra; e con quell'ultime modificazioni de' varj suoi accidenti, per che la proposizione parlata o scritta rappresenti tutto al vero la proposizione concetta nella mente, con una potenza che parrebbe impossibile alla speculazione, se il fatto non ci mostrasse nell' umano discorso questo privilegio dal beneficentissimo Creatore elargito alla razionale creatura. Per tal modo il discorso non è più che una pittura la quale pel disegno, pel chiaroscuro, pel colorito a sì fedele simiglianza coll' originale contorna e proporziona ed atteggia e colorisce ed avviva l'immagine, che giunge l'arte simulatrice quasi ad eguagliare nella sensibile apparenza, ed a vincere la natura istessa. Ma se d'altri artifici non andasse fornito il linguaggio, per quanto ammirabile fosse l'ornato splendore di ogni sentenza, non potrebbero queste giammai essere tra loro avvicinate, armonizzate e congiunte a rappresentare quegli stretti ragionamenti, pe' quali l'intelletto con una gradazione continua abbraccia ed avvicina e congiunge

distantissimi estremi; ovvero quelle piene d'animatissimi affetti che l'un dell'altro nascono e s'avvicendano nell' animo da grandi passioni commosso. Il discorso non sarebbe più che, quale la nascente pittura, tante immagini disgiunte a modo di statue mute; e non come quelle grandiose composizioni della pittura perfetta, nelle quali le diverse persone, atteg giate di variatissimi affetti, s'annodano, s'aggruppano, si rispondono e parlano a noi con quella verità che par si possa dire: Non vide me' di me, chi vide il vero.

Ecco dunque l'importanza, ecco la natura, ecco l'inestimabile pregio di quelle particelle che denominate furono congiunzioni, appunto per l'officio loro d'unire le diverse proposizioni o sentenze costituenti un discorso.

Ed a sì grandioso e nobilissimo ministero ristretta sarebbe la virtù delle congiunzioni, se dovessimo soscrivere alla sentenza rispettabile del Beauzée, che le pensa destinate a congiungere solo le proposizioni, anche dove all'apparenza servono esse per congiungere l'una ad altra parola, volendo lui in simili casi presupporre un' ellissi avvenuta nel discorso. Ma oltrechè in generale il metodo delle ellissi è ipotetico nel fondamento, arbitrario nelle applicazioni, periglioso nelle conseguenze, egli è ben manifesto come primieramente al considerar la natura, primo tipo del bello, scorgansi rappresentati per essa non solo quadri grandiosi, composti per una mirabile varietà e rispondenza di persone agenti; ma ogni persona consti di organi diversissimi li quali per secreti e stupendissimi fisiologici rapporti concorrono ciascheduno all' espressione ed all'adempimento dell'azione. Così, a dirlo colle parole di Dante, quando a lui fu veduto il veglio degno di tutta riverenza: Il Duca mio allor mi diè di piglio,

E con parole e con mani e con cenni
Reverenti mi fe' le gambe e il ciglio.

Anche nell'arti imitatrici, la pittura, ad esempio, tanto più a perfezione s'accosta quanto più finamente per dolcissime gradazioni colla fusion de' colori le parti affini congiunge, ovvero con diversi toni di tinte le parti disgiunte distacca, alza e ribassa, ed in sulla piana superficie le vuol mostrar tondeggianti.

Similmente dunque il discorso, non quale cel presenta la filosofica analisi dismembrato e morto, ma quale deriva dalla natura, tutto spirito e vita, non altro essendo che una pittura, dovea per dolci legamenti congiungere insieme li diversi membri onde le proposizioni possono andare composte, nell'atto istesso di mostrarli fra loro distinti. Quindi e ad un soggetto attribuire diverse qualità od azioni, e la stessa azione o qualità predicarla di soggetti diversi. E vienci a suffragio il linguaggio, si può ben dir, della pura natura, che osservasi ne' sordi muti, quando nella vivezza della fantasia o nel calore della passione abbian pe' gesti a rappresentare un fatto, o perorare una causa; chè sebbene presso loro sovrabbondino le semplici proposizioni particolari, tuttavia nella foga delle idee condotti sono dal sentimento ad associare i diversi soggetti, le diverse azioni, le diverse qualità e le attribuzioni diverse. Dunque proprietà naturale del linguaggio sono le congiunzioni che annodino non tanto le proposizioni semplici, quanto i membri componenti le proposizioni complesse.

Tale in genere pare la natura delle congiunzioni che io direi, accostandomi al linguaggio de' grammatici, Parole congiungenti.

Di queste li grammatici distinguono molte specie, come si può vedere presso l'Alvaro e il Vossio. Ma nell' assunto mio basterammi sceverare le semplici e primitive, e restringendo a queste l'analisi, riservare le composte alla grammatica didascalica, della quale mi sto sempre occupando. Or nella Lettera presente applicheremo le ricerche alla congiungente Che.

I. Della congiungente CHE.

Non avvi per avventura nell'italiano costrutto parola che in modo più frequente e disvariato ricorra della particella che ; la quale poi ne' Boccaccevoli sembra, in sull'esempio del principe loro, sovrabbondare oltre all'eccesso, come ad esempio nel tratto: Disse che volea procacciar col Papa che con lui dispensasse, che un'altra donna prender potesse... di che egli da assai buoni uomini fu ripreso: a che null'altro rispose se non che convenia che così fosse. Per questo i grammatici e voca

bolaristi non solo ci distinsero le principali virtù della che, ma pur anche gli usi varj, e gli usi notevoli, e per di più gli usi strani; contro i quali insorge perciò bruscamente il Barberi scrivendo: « L'accademia ed i grammatici che am« misero più sorta di che; prima un che pronome relativo di << sostanza; un che pronome relativo di qualità o quantità; « di poi un che pronome interrogativo; in appresso un che << congiuntivo dipendente dal verbo; un che dipendente da << un avverbio; ancora un che dipendente da comparativo o «da relativo; in fine un che impiegato in vece di quanto, « ed un che significante voglia Dio, pretendono per colmar «la misura de' loro errori, avere il che la forza del preteso << avverbio tra o parte. » Sembra pertanto al Barberi, secondo l'insegnamento del Condillac, l'italiana che, al pari della francese que, significare semplicemente questo, o questa cosa che è (Grammaire des Grammaires italiennes, Tom. II. Part. IV. chap. III.). In questa sentenza vengono ancora il Biagioli, il Cerutti ed altri moderni grammatici filosofi.

E semplicissimo in vero, e da abbracciare come ad occhi chiusi sarebbe il principio, se spontaneo rispondesse alle diverse pratiche applicazioni. Ma tanti diversi e strani costrutti ci si presentano, che fa d'uopo agli stessi sostenitori di un tale principio avere ricorso a presupposte diverse ellissi ch'essi debbono poi per diversi ed arbitrarj supplementi rintegrare. Il quale metodo di ellissi e di supplementi, se non trattisi di parola semplice evidentemente sottintesa, torna il ripeterlo, s'appoggia ad ipotetico ed inverisimile fondamento, parendo impossibile che tutti i diversi dialetti si sieno uniformemente accordati nel sopprimere parole e frasi importanti alla chiara. intelligenza del discorso; e se questo metodo servir può a mostrare, sebben con poca gloria, alcun ingegno nel maestro, che possedendo il linguaggio propone ad arbitrio il supplemento, non può poi tornar di alcun presidio al discepolo che ignorando il senso e la forza della sentenza non saprebbe mai rintegrare le parole mancanti; quando non gli fosse dato ricorrer per ogni volta agli stessi maestri, dai quali poi riporterebbe diversità di risposte. S'accresce restare tuttora pro

« PoprzedniaDalej »