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do alle pessime dottrine patrocinio e difesa. Quindi è, che per diverse ragioni niuno di tai volgarizzamenti poteva essere di grande uso, o soccorso pe' buoni cattolici bramosi di addottrinarsi al vero fonte della divina parola. E nulladimeno o il bisogno, o la semplice curiosità di avere nella comune lingua le sacre lettere, fa sì, che con molta avidità e non lieve spesa sia ricercata una di queste Bibbie, che è in oggi per le mani di molti, benchè da scrittor protestante con pessima fede manipolata. La qual cosa eziandio in un certo biasimo e vergogna ridondava degl' Italiani astretti in tal guisa a valersi di guide mal sicure, o infedeli: mentre altre nazioni possono trarsi avanti, e mostrare nella propria lor lingua tradotto diligentemente e con lode da uomini religiosissimi e や e altro Testamento, e renduto a benefizio delle anime pubblico per via delle stampe anche con approvazione della santa romana Sede (1).

Per tutte queste ragioni adunque sembrava non solo utile, ma necessario di ritentar simile impresa a pro degli Italiani: ma comprendendone io agevolmente la somma difficoltà, non avrei ardito giammai di pormi al la prova, se le esortazioni di personaggio sì grave e autorevole, e forse ancor più il genio di adoperarmi

(1) Il padre Iacopo Wiechi della Compagnia di Gesù tradusse in Pollacco la Bibbia per comando di Gregorio XIII., e la sua traduzione fu impressa in Cracovia con approvazione di Clemente VIII., conforme racconta il Possevino nell'Apparato, e l' Alegambe Catalog. In Tedesco havvi la versione dell' Emser fatta da questo dotto e illustre teologo per ovviare al male, che facevano le versioni degli eretici. Presso i Franzesi è molto stimata la traduzione del Sacy lavoro di molte mani, di cui si fa uso anche in Italia da chi possiede quella lingua.

giusta mia possa, e secondo la mia vocazione per lo spirituale vantaggio de' prossimi non avesse la naturale mia timidità superato. Confidato adunque nel divino ajuto posi fin da quel tempo la mano all' opera; ma per varie cagioni, che non è qui luogo di divisare, non poteva allora se non lentamente avanzare il mio lavoro, al quale in questi ultimi anni solamente ho potuto consacrare in gran parte le mie vigilie sino a condurlo presso al suo fine. Ed eccomi a dire, con qual ordine io mi abbia in questa versione di tutto il nuovo testamento proceduto. Il sacrosanto Concilio di Trento dichiarato avendo, che tra tutte le latine edizioni della Scrittura, che allora correvano, quella che col nome di Volgata comunemente si appella, canonizzata già pel continuo uso di tanti secoli dalla Chiesa, debba aversi per autentica, questa stessa Volgata abbiamo avuto in mira di seguitare costantemente. Ma siccome lo stesso concilio non intese per questo di derogare in parte alcuna al rispetto, che devesi agli originali testi de' sacri libri, per prima base dell' opera credetti di dover porre un diligente scrupoloso confronto del greco testo con la stessa volgata. Quindi è, che ho esaminato a parola a parola interamente lo stesso testo, fissando, quanto per me si poteva, con esattezza e precisione il senso di ciascuna sua voce, comparando ogni cosa con la Volgata, e notando eziandio qualunque differenza, per minima ch'ella fosse, che tra l'uno e l'altra si ritrovasse. Fatica oscura, e per non dir altro, poco gradevole, fatica però necessaria a renderci pienamente intesi del vero senso della Volgata medesima, e a stabilire una giusta interpretazione. Nè io voglio qui entrar a discorrere delle strettezze e della povertà del

la lingua latina in comparazione della greca; per la qual povertà e s. Girolamo e s. Ilario e s. Ambrogio frequentemente confessano, che la latina interpretazione rendere non può sovente in tutta la sua pienezza il senso del Greco: dirò bensì, che il solo impegno di seguitare a parola a parola l'originale, conforme (e non senza grandi ragioni), si è fatto nella Volgata, non poteva non partorire e oscurità e anfibologie in gran numero, le quali al solo riscontro del Greco agevolmente dileguansi. Di questo adunque valendomi a solo fine di porgere al bisogno luce e soccorso al testo. latino, nelle discordanze, che tra l'uno e l'altro si incontrano, non ho esitato a tener dietro all'autore della Volgata. Che se in alcuni luoghi ( e saran questi rarissimi) ho creduto indispensabile di attenermi alla greca lezione, io spero, che sarà ciò condonato all'evidenza de' motivi, che a tal partito mi hanno indotto; e tanto più, perchè a questi vedrassi aggiunta. l'autorità de' Padri della Chiesa latina, i quali la stessa lezione han seguitato; onde arguire si possa, che forse per sola colpa degli amanuensi diversamente oggi. da noi si legga. Del rimanente ben lungi dal voler far pompa o soverchio uso delle molte fatiche e osservazioni da me fatte sopra del Greco, mio proposito è stato di tradurre costantemente la nostra Volgata: e a questa determinazione guidavami non solo la venerabile autorità della Chiesa, ma anche la stessa ragione. Im-, perocchè comune essendo il pericolo dell'alterazione, che dalle diverse mani dei copisti nelle antiche scrit-, ture intravviene, chi è, che senza temerità possa affermare, che più pura e incorrotta conservata siasi la comune greca edizione, quale or la leggiamo, di

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quel che fosse prima quel testo, da cui la volgata stessa fu tratta? Sopra di che per attutir l'alterezza di certi spiriti, i quali, senza saperne più oltre, da queste discordanze prendono argomento di biasimo e disistima contro l'autore della volgata, e in certo modo di soverchia semplicità accusano la Chiesa stessa, siami lecito di osservare primieramente, rari essere que' luoghi, che più o meno dal Greco comune si allontanano, ne' quali luoghi la lezione della volgata sostenuta non sia da alcuno di que' codici greci scritti a penna, che nelle pubbliche librerie si conservano, e de' quali diversi interpreti e commentatori dopo il ristoramento delle lettere hanno fatto lodevole uso. Ed è ciò tanto vero, che trai più dotti moderni interpreti non è mancato, chi la molta consonanza osservando, che ne' passi controversi ritrovasi tra alcuni di tali antichi codici e la volgata, si è fatto a credere, che forse da questa trasportate fossero in quelli quelle lezioni, e quali dal Greco comune son differenti; opinione, per non dir altro, impossibile a dimostrarsi, difficilissima a credersi, e inutilmente inventata, quando da tal concerto sembrava doversi piuttosto inferire, che nè sopra la Greca edizione, sopra alcun altro testo maggior fondamento può farsi, che sopra la nostra volgata.

In secondo luogo sulla fede di un dotto critico dirò essere certissimo, che quanto più i manoscritti del nuovo testamento sono antichi, tanto meglio convengono colla nostra latina versione. Questa verità di fatto fa7 cendo compiuto elogio del traduttore latino, e vendicando il giudizio della Chiesa, smentisce totalmente le idee di quei commentatori, de' quali abbiam parlato

poc' anzi. Richard Sim. dissert. crit. sur les MSS. du N. T.

In terzo luogo si osservi, che non rade volte la lezione della volgata apparisce non sol migliore, ma ancor la vera, come quella, che o meglio lega e unisce il discorso, o colla storia e col fatto stesso si accorda, e finalmente dalla autorità de' Padri è fissa

ta.

Ultimamente, che le variazioni e le differenze, di cui parliamo, non battono elle giammai sopra punti essenziali, e che alla fede o ai principj della cristiana morale appartengano: e di ciò sarà agevolmente chiarito chiunque vorrà darsi la briga di riscontrare le varietà di due testi, le quali per consiglio di alcuni amici, e particolarmente del dottissimo signor teologo Marchini professore di sacra Scrittura nella regia Università, (a cui molto io debbo per l'amorevole attenzione usata nel rivedere questo lavoro) saranno alla fine di ciascun tomo diligentemente notate.

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E questo poco basti per far conoscere e manifesta rendere a tutti la sovrana giustizia di quel decreto da noi rammemorato, col quale dalla cattolica Chiesa nel santo concilio di Trento adunata confermato fu alla nostra volgata quel grado di autenticità, di cui ella era già secoli in fermo possesso.

Non sarà però inutile, che in questo luogo io riferisca in qual modo si giudichi a mente posata e tranquilla intorno alla nostra volgata dagli scrittori eterodossi più ragguardevoli, da quegli io dico i padri de' quali per solo istinto di dir male della Chiesa, da cui si erano separati, menaron sì gran rumore contro la stessa volgata, straziandola, e lacerandola senza ri

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