Opere, Tom 4N. Carli e G. Ricci, 1814 |
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Strona 1
... vivo , o moro : E pur fra queste braccia Cosi tarda ritorni , e vuoi ch'io taccia ? Gal . Se credo al gran desio , Sempre tardi ritorno , idolo mio ; Se penso al tuo periglio , Son troppo spesso a vagheggiar quel ciglio . 1 Timor mi ...
... vivo , o moro : E pur fra queste braccia Cosi tarda ritorni , e vuoi ch'io taccia ? Gal . Se credo al gran desio , Sempre tardi ritorno , idolo mio ; Se penso al tuo periglio , Son troppo spesso a vagheggiar quel ciglio . 1 Timor mi ...
Strona 11
... vivo . Aci . Io moro . Gal . Aci . Gal . Aci . Gal . Aci . Se vedrai co ' primi albori D'occidente uscir l'aurora , Dimmi allora ; Galatea , non sei fedel . Se del verno infra gli orrori Le sue cime il monte infiora , Dimmi allora ; Aci ...
... vivo . Aci . Io moro . Gal . Aci . Gal . Aci . Gal . Aci . Se vedrai co ' primi albori D'occidente uscir l'aurora , Dimmi allora ; Galatea , non sei fedel . Se del verno infra gli orrori Le sue cime il monte infiora , Dimmi allora ; Aci ...
Strona 17
... vivo sasso Esce in placida vena , Cangiato in fiume , a serpeggiar sul prato . Vedi , vedi che fuore Del cristallino umore Sulle sponde vicine Alza cinto di canne il glauco crine . Gal . Acide , e detti . ci mio ben , cor mio , Ac Tu ...
... vivo sasso Esce in placida vena , Cangiato in fiume , a serpeggiar sul prato . Vedi , vedi che fuore Del cristallino umore Sulle sponde vicine Alza cinto di canne il glauco crine . Gal . Acide , e detti . ci mio ben , cor mio , Ac Tu ...
Strona 45
... e Adone . ortunato Garzone , Che sì nobil ferita accogli in seno , Non ti lagnare ' ; anch'io Ardo , e vivo lontan dall ' idol mio . Ado . Chi può dal suo bel foco Lunge passar qualche momento in pace , O che amante PARTE PRIMA 45.
... e Adone . ortunato Garzone , Che sì nobil ferita accogli in seno , Non ti lagnare ' ; anch'io Ardo , e vivo lontan dall ' idol mio . Ado . Chi può dal suo bel foco Lunge passar qualche momento in pace , O che amante PARTE PRIMA 45.
Strona 57
... vivo sangue a rosseggiar sul prato . Alla tremula voce , Ai tronchi detti , ai moribondi rai , Coi tuo nome fra i labbri io mi destai ; E desta in un momento Cangiai timor , ma non cangiai tormento . Ado . E tu credi , o mio Nume , A ...
... vivo sangue a rosseggiar sul prato . Alla tremula voce , Ai tronchi detti , ai moribondi rai , Coi tuo nome fra i labbri io mi destai ; E desta in un momento Cangiai timor , ma non cangiai tormento . Ado . E tu credi , o mio Nume , A ...
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affetti alcun alfin allora alma altrui amante amor antichi ARCIDUCHESSA Arist Aristotile arte Asteria Atal Atalanta Aten Atenaide Attori Augusta avea azioni bella canto Capitolo ch'io Ciel ciglio Climene commedia convien cotesta credo d'Orazio Dacier dice diletto dolce Dramma Drammatici Edipo Egle Endimione Epico Eschilo Euripide favola felice ferita fuggi Giove Glauce Greci Iliade Imen Imeneo imitazione istesso l'alma l'onde labbro lascia Licori lieto luogo medesimo Medoro mente musica Nice Nume Odissea Oh Dio Omero Orazio pace Palemone parlar parole passi periglio petto piacer Poema Poema Epico poesia Poeta Poetica possa Pulcheria quid quod ragione rappresentazione rende scena sdegno sentenza sento Sofocle Soggetto sospirar spettatori spiega strali teatro Teod Teodosio Tespi timor Tirs Tragedia tragico troppo trova veggo verisimile versi visibile vuol γὰρ δὲ ἐν καὶ τὸ τῶν
Popularne fragmenty
Strona 290 - Da tutto ciò convincentemente si deduce che l'imitatore non essendo copista, né aspirando perciò ad ingannare alcuno, non si obbliga a conservar nelle sue imitazioni tutte indistintamente le circostanze del vero; ma solamente quelle che la sua industria può giungere a comunicare alla materia in cui si è impegnato di farle, senza mai però abbandonarla o nasconderla. E che per necessaria conseguenza è assioma assai difettoso ed equivoco il dir seccamente (come ogni giorno si dice) che l'imitatore...
Strona 198 - Si veneror stultus nihil horum : " 0 si angulus ille Proximus accedat qui nunc denormat agellum ! 0 si urnam argenti fors quae mihi monstret, ut illi Thesauro invento qui mercenarius agrum Illum ipsum mercatus aravit, dives amico Hercule...
Strona 398 - Il popolo è per l'ordinario il men corrotto d' ogni altro giudice . Non seduce il suo giudizio rivalità d'ingegno, non ostinazione di scuola, non confusione d'inutili, di falsi, di male intesi o male applicati precetti, non voglia di far pompa d' erudizione , non malignità contro i moderni , mascherata d'idolatria per gli antichi, nè alcun altro de' tanti velenosi aflètti del cuore umano , fomentati , anzi bene spesso prodotti dalla dottrina , quando non giunge ad esser sapienza.
Strona 398 - ... fomentati , anzi bene spesso prodotti dalla dottrina , quando non giunge ad esser sapienza. Legge ed ascolta il popolo i poeti unicamente per dilettarsi : non se ne compiace se non quando sente commoversi ; e, benché s'inganni il più delle volte, quando pretende di spiegar le cagioni del suo compiacimento , non s'inganna perciò in lui giammai la natura , quando si risente ali' efficacia de' non conosciuti impulsi che l
Strona 322 - Cartagine, in un altro la cena, nel terzo la caccia, nel quarto gl'inutili sforzi della regina per non essere abbandonata, e finalmente nell'ultimo la disperata sua morte ; perché sarebbe mai degno di biasimo un poeta che presentasse a" suoi spettatori successivamente in diversi gruppi, come in diversi quadri, le diverse azioni, senza le quali non sarebbe verisimile la principale? Ogni nuovo quadro, essendo circoscritto e distinto, senza violare qualunque più sofistica regola, può supporre altro...