Opere, Tom 4N. Carli e G. Ricci, 1814 |
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Strona iii
... cura egli rispose sin da fanciullo oltre ogni espettazione . Imperciocchè aveva sortito dalla natura un ingegno tauto maravi- glioso , che alla tenera età di otto anni non solo era abbastanza istruito ne ' primi elementi della lin- gua ...
... cura egli rispose sin da fanciullo oltre ogni espettazione . Imperciocchè aveva sortito dalla natura un ingegno tauto maravi- glioso , che alla tenera età di otto anni non solo era abbastanza istruito ne ' primi elementi della lin- gua ...
Strona vii
... cura grandissima , e siccome le sue malattie era- no provenute da un soverchio irritamento de ' nervi , credè di non poter ritrovare altro miglior rimedio che condurre una vita quieta , e tranquilla , la quale calmando le sue troppo ...
... cura grandissima , e siccome le sue malattie era- no provenute da un soverchio irritamento de ' nervi , credè di non poter ritrovare altro miglior rimedio che condurre una vita quieta , e tranquilla , la quale calmando le sue troppo ...
Strona 3
... cura . Mi sgridi , e mi minacci L'importuno rivale a suo talento , Mai per timor non cangerò consiglio ; Troppo bella mercede ha il mio periglio . Chi sente intorno al core L'orrore , e lo spavento , Non dia le vele al vento , Non fidi ...
... cura . Mi sgridi , e mi minacci L'importuno rivale a suo talento , Mai per timor non cangerò consiglio ; Troppo bella mercede ha il mio periglio . Chi sente intorno al core L'orrore , e lo spavento , Non dia le vele al vento , Non fidi ...
Strona 4
... cura il mio sembiante , O se d'Acide tuo non fossi amante ! Gla . Glauce , e Polifemo . Cielo , ecco il Ciclope ! Pol . Glauce , Glauce , ove vai ? Ascolta , e se lo sai , M'addita in quali sponde La tua compagna Galatea s'asconde . Gla ...
... cura il mio sembiante , O se d'Acide tuo non fossi amante ! Gla . Glauce , e Polifemo . Cielo , ecco il Ciclope ! Pol . Glauce , Glauce , ove vai ? Ascolta , e se lo sai , M'addita in quali sponde La tua compagna Galatea s'asconde . Gla ...
Strona 5
... cura : E tu fuggi così la tua ventura ? ( Sei pur stolto se il credi . ) Pol . Bella Glauce , tu vedi Che cosi rozzo , e così vil non sono ; E pur m'odia , e m'abborre . Ah dille almeno , Qualor seco favelli , Che qualunque io mi sia ...
... cura : E tu fuggi così la tua ventura ? ( Sei pur stolto se il credi . ) Pol . Bella Glauce , tu vedi Che cosi rozzo , e così vil non sono ; E pur m'odia , e m'abborre . Ah dille almeno , Qualor seco favelli , Che qualunque io mi sia ...
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Popularne fragmenty
Strona 290 - Da tutto ciò convincentemente si deduce che l'imitatore non essendo copista, né aspirando perciò ad ingannare alcuno, non si obbliga a conservar nelle sue imitazioni tutte indistintamente le circostanze del vero; ma solamente quelle che la sua industria può giungere a comunicare alla materia in cui si è impegnato di farle, senza mai però abbandonarla o nasconderla. E che per necessaria conseguenza è assioma assai difettoso ed equivoco il dir seccamente (come ogni giorno si dice) che l'imitatore...
Strona 198 - Si veneror stultus nihil horum : " 0 si angulus ille Proximus accedat qui nunc denormat agellum ! 0 si urnam argenti fors quae mihi monstret, ut illi Thesauro invento qui mercenarius agrum Illum ipsum mercatus aravit, dives amico Hercule...
Strona 398 - Il popolo è per l'ordinario il men corrotto d' ogni altro giudice . Non seduce il suo giudizio rivalità d'ingegno, non ostinazione di scuola, non confusione d'inutili, di falsi, di male intesi o male applicati precetti, non voglia di far pompa d' erudizione , non malignità contro i moderni , mascherata d'idolatria per gli antichi, nè alcun altro de' tanti velenosi aflètti del cuore umano , fomentati , anzi bene spesso prodotti dalla dottrina , quando non giunge ad esser sapienza.
Strona 398 - ... fomentati , anzi bene spesso prodotti dalla dottrina , quando non giunge ad esser sapienza. Legge ed ascolta il popolo i poeti unicamente per dilettarsi : non se ne compiace se non quando sente commoversi ; e, benché s'inganni il più delle volte, quando pretende di spiegar le cagioni del suo compiacimento , non s'inganna perciò in lui giammai la natura , quando si risente ali' efficacia de' non conosciuti impulsi che l
Strona 322 - Cartagine, in un altro la cena, nel terzo la caccia, nel quarto gl'inutili sforzi della regina per non essere abbandonata, e finalmente nell'ultimo la disperata sua morte ; perché sarebbe mai degno di biasimo un poeta che presentasse a" suoi spettatori successivamente in diversi gruppi, come in diversi quadri, le diverse azioni, senza le quali non sarebbe verisimile la principale? Ogni nuovo quadro, essendo circoscritto e distinto, senza violare qualunque più sofistica regola, può supporre altro...