Miscellanea, Tom 26

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1907

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Popularne fragmenty

Strona 45 - profonda tristezza del vecchio e stanco poeta, sospiroso indarno della sua bella patria. « Tu lascerai ogni cosa diletta Più caramente; e questo è quello strale, Che l'arco dell'esilio pria saetta. Tu proverai sì come sa di sale Lo pane altrui, e com' è duro calle Lo scendere e '1 salir per 1
Strona 52 - Per sua bontate il suo raggiare aduna, Quasi specchiato, in nove sussistenze, Eternalmente rimanendosi una. Quindi discende ali' ultime potenze Giù d" atto in atto, tanto divenendo, Che più non fa che brevi contingenze: E queste contingenze essere intendo Le cose generate, che produce, Con seme e senza seme, il ciel
Strona 18 - suole aver luogo in questi casi. « Nell'ora, che comincia i tristi lai La rondinella presso alla mattina, Forse a memoria de" suoi primi guai ; E che la mente nostra, pellegrina Più dalla carne, e men da'pensier presa, Alle sue vision quasi è divina; In sogno mi parea veder sospesa Un'aquila nel ciel con penne d'oro, Con
Strona 43 - In forma dunque di candida rosa Mi si mostrava la milizia santa, Che nel suo sangue Cristo fece sposa. Ma l'altra, che volando vede e canta La gloria di Colui che la innamora, E la bontà che la fece cotanta, Si come schiera
Strona 16 - Quando vivea più glorioso.... liberamente nel campo di Siena, ogni vergogna deposta, s'affisse : e lì, per trar l'amico suo di pena, che sostenea nella prigion di Carlo, si condusse a tremar per ogni vena. Più non dirò, e scuro so che parlo ; ma poco tempo andrà che i tuoi vicini faranno si che tu potrai chiosarlo
Strona 19 - Fra me pensava : Forse questa fiede Pur qui per uso; e forse d'altro loco Disdegna di portarne suso in piede. Poi mi parea che, più rotata un poco, Terribil come folgor discendesse E me rapisse suso infino al foco. Ivi pareva ch'ella ed io ardesse : E sì l'incendio immaginato cosse, Che convenne che '1 sonno si rompesse
Strona 35 - Quali per vetri trasparenti e tersi, O ver per acque nitide e tranquille, Non sì profonde che i fondi sien persi, Tornan de' nostri visi le postille Debili si, che perla in bianca fronte Non vien men forte alle nostre pupille; Tali vid" io più faccie a parlar pronte.
Strona 41 - 1" eterna margherita Ne ricevette, com' acqua recepe Raggio di luce, permanendo unita. S'io era corpo (e qui non si concepe Com' una dimensione altra patio, Ch' esser convien se corpo in corpo repe), Accender ne dovria più il disio Di veder quella essenzia, in che si vede Come nostra natura e Dio s
Strona 54 - La contingenza, che fuor del quaderno Della vostra materia non si stende, Tutta è dipinta nel cospetto eterno. Necessità però quindi non prende, Se non come dal viso, in che si specchia Nave che per corrente giù discende. Da indi, si come viene ad orecchia Dolce armonia da organo, mi viene A vista '1 tempo che ti s
Strona 16 - 1 muso; E ciò che fa la prima, e l'altre fanno, Addossandosi a lei, s'ella s'arresta, Semplici e quete, e lo perché non sanno ; Si vid' io muovere, a venir, la testa Di quella mandra fortunata allotta, Pudica in faccia e nell'andare onesta. Come color dinanzi rider rotta La luce in terra dal

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