TITUS. Adieu, je vais périr, digne encor de mon père. SCENE VIII. BRUTUS, PROCULUS. Seigneur, PROCULUS. Eigneur, tout le fénat, dans fa douleur fincère 3 En frémiffant du coup qui doit vous accabler... BRUTU S. Vous connaiffez Brutus, & l'ofez confoler? BRUTUS. Mon fils n'eft plus? LE SENATEUR C'en eft fait... & mes yeux. BRUTUS. Rome eft libre. Il fuffit.. Rendons graces aux dieux. Fin du cinquiéme & dernier actes LA LETTERA DEL SIGNOR CONTE ALGAROTTI AL SIGNORE ABATE FRANCHINI INVIATO DEL GRAN DUCA DI TOSCANA A PARIGI. non fo per che cagione cotefti fignori fi abbiano a maravigliar tanto che io mi fia per alcune fettimane ritirato alla campagna, e in un angolo di una provincia come dicono. Ella nò che non fe ne maraviglia punto; la qual pur fa à che fine io mi vada cercando varj paefi, e quali cofe io m'abbia potuto trovare in quefta campagna. Qui lungi dal tumulto di Parigi vi fi gode una vita condita dà piaceri della mente; e ben fi può dire che a queste cene non manca nè Lambert nè Molière. Io do l'ultima mano à miei Dialoghi, i quali han trovata molta grazia innanzi gli occhi così della bella Emilia, comme del dotto |