IL POLITECNICO FASCICOLO LXXXII MEMORIE Progetto di abitazioni e stabilimenti agricoli intesi a preservare i coloni dai tristi effetti della Malaria nelle Maremme toscane, nella Campagna di Roma e in altre terre malsane; lettera di V. S. MAYO, dottore in medicina in Nuova York, al prof. VINCENZO BOTTA. Prima della vostra partenza per l'Europa io vi promettea una scrittura intorno all'importante soggetto su cui ebbi più volte a richiamare la vostra attenzione, la possibilità, voglio dire, di ovviare ai tristi effetti della malaria, che rende tanta parte del vostro bel paese, non che inutile all'agricultura, letale alle popolazioni. A sdebitarmi della mia promessa vi invio i seguenti brevi cenni intorno a una proposta di abitazioni e di stabilimenti agricoli, che a parer mio renderebbero abitabili i terreni malsani, ed in tal guisa li farebbero capaci di bonificamento e di cultura. Non vi esporrò la storia, la natura, o le cause della malaria; chè a tal opera un volume sarebbe appena bastante. Vi accennerò soltanto alcune delle leggi più importanti a cui è sommessa l'azione di quel germe pestifero, e così mi farò strada a intrattenervi di un metodo pratico per impedirne l'influsso; il quale, come voi sapete, è il risultato di uno studio conscienzioso condotto per meglio di vent'anni e fondato su diligenti osservazioni principalmente raccolte ne' miei ripetuti viaggi nelle Maremme di Toscana, nella Campagna di Roma, lungo le coste occidentali dell'Africa ed in altre regioni. |