vi poffa ancora effere una buona Tragedia che fia di tre Atti, e non di cinque. Quid autem Cæcilio Plautoque dabit Romanus ademptum E forfe che farebbe per lo migliore fe la maggior parte delle Tragedie di oggidì fi riduceffero à trè Atti folamente; dacchè fi vede che per aggiungere i cinque, il più degli Autori fono pur ftati costretti ad appiccarvi degli Epifodi, i quali allungano il componimento e ne fceman l'effetto, fnervando come fanno l'azione principale. E il Racine medefimo per fomiglianti ragioni compofe gia l'Efter di tre Atti e non più. Che fe i Greci nelle loro Tragedie benchè fempliciffime furono religiofi offervatori della divifione in cinque Atti, è da far confiderazione, oltre che per lo più gli Atti fono anzi brevi che nò, che il coro vi occupa una grandiffima parte del Dramma. Io non fo fe quivi io bene m'apponga; questo fo certo che mi giova parlare di Poefia con effo lei che ne potrebbe effer maestro come ella ne è talora leggiadriffimo artefice. Pollio ipfe facit nova car& mina. Sicchè ella bien faprà fcorgere la bellezza di que fta Tragedia, molti verfi della quale hanno di già occupato un luogo nella mia memoria, e vi rifuonan dentro dentro in maniera che io non gli potrei far tacere. E pigliando principalmente ad efaminare la costituzione della favola, ella potrà meglio giudicare di chichesia se il Voltaire ficcome ha aperto tra' fuoi una nuova carriera così ancora ne fia giunto alla metà. Ma che non vien ella medefima à Cirey à communicarci le dotte fue rifleffioni? ora maffimamente che ne afficurano effere per la pace già fegnata compofte le cofe di Europa. Niente allora qui mancherebbe al defiderio mio, e à niuno potrebbe parer nuovo in Parigi che io mi rimaneffi in una Provincia. Cirey 12. Odobre 1735. A C LA MORT DE CESAR, TRAGÉDIE. ACTE PREMIER. C SCENE I CESAR, ANTOIN E. ANTOIN E. Efar, tu vas régner; voici le jour auguste, Où le peuple Romain, pour toi toujours injufte, Changé par tes vertus, va reconnaitre en toi Son vainqueur, fon appui, fon vengeur, & fon Roi. J'ai chéri plus que toi la gloire de ta vie; J'a J'ai préparé la chaîne où tu mets les Romains, CESAR. L'amitié, cher Antoine; il faut t'ouvrir mon cœur. La |