Obrazy na stronie
PDF
ePub

tagio de' libri perversi non prodotti dalla nostra patria.

Ma considerando che questa indegna manovra è un'ingiuria, e l'ingiuria più grave che potesse esser fatta alla religione de' Belgi; ch'essa è la più oltraggiosa violenza che si potesse fare alla loro virtù; per adempire al debito nostro pastorale, in Nome di Dio, e del Nostro Signore Gesù Cristo, in Nome della Chiesa Cattolica, nostra Madre, in nome di tutti i veri amici della religione, in nome de' pubblici costumi, in nome di tutte le famiglie cristiane, noi protestiamo con tutta la nostra forza contro questa ingiuria, noi protestiamo contro questa violenza.

In seguito, in virtù dell'autorità che noi teniamo da Dio, e che non ci è stata data in vano:

I. Rinnoviamo, per quanto è da Noi, le proibizioni fatte dalla Chiesa, sotto pena di peccato mortale, di stampare, vendere, portare in giro, distribuire o donare tutti i libri, giornali, riviste, fogli periodici, contrarj alla fede o ai costumi, di qualsivoglia denominazione, e di qualsiasi formato.

II. Rinnoviamo del pari la proibizione fatta a tutti i figli della Chiesa, di comperare dette opere, di accettarle, di leggerle, di conservarle, di lodarle, e di consigliarle.

III. In conseguenza di queste proibizioni, noi ricordiamo ai padri e madri, ai maestri e maestre, agl' istitutori ed istitutrici l'obbligo loro grave di invigilare colla massima cura che siffatti libri non s'introducano nelle loro case: di toglierli all' uopo dalle mani de' fanciulli o delle persone di cui do

vranno rispondere davanti a Dio; e di non risparmiarsi alcuna pena perchè non proceda oltre il funesto contagio.

IV. Allorchè per interesse scientifico, e per adempimento dei doveri d'una professione, o d'uno stato onesto, alcun fedele crederà necessario di leggere o consultare sia un libro, sia un giornale o qualunque altra pubblicazione periodica, utile in parte a chi coltiva quella tale scienza, esercita quella professione, ha quello stato, ma in parte pericolosa pei principj religiosi o pe' costumi, egli dovrà indirizzarsi al suo curato o al confessore per ottenere per mezzo loro la necessaria licenza.

Questa licenza non può essere accordata che a persone gravi e rassodate nella fede, nè mai pe' libri osceni, scritti unicamente per infiammare le malvage passioni.

Chi avrà ottenuto questa licenza, dovrà poi sempre usare le necessarie precauzioni, perchè non ne venga danno nè ad esso nè alle persone di sua casa.

V. Noi comandiamo ai Curati, ed altri aventi cura d'anime d'esercitare in ordine ai cattivi libri la massima vigilanza sopra il loro gregge: e perciò

1. Gli avvertiranno primieramente in pubblico, cioè al discorso parrocchiale, nell'adunanza de' fedeli, mettendo nelle loro istruzioni ed esortazioni non meno di forza che di prudenza, e senza giammai farsi lecita veruna personalità: ed in secondo luogo, in particolare, cioè nel tribunale della penitenza, o nelle case loro, publice et per domos, instando presso loro, secondo il precetto dell'Apostolo, a tempo e a contrattempo, supplicandoli e

minacce da parte di Dio, e con ogni dolcezza, e secondo scienza, a rinunziare del tutto e per sempre alla lettura de' cattivi libri, e de' cattivi giornali.

2. Insisteranno specialmente presso i genitori, tutori, maestri, capi di convitti od altri che dovendo per la condizione o l'uffizio loro trattenere i guasti di questo torrente, non vi oppongono argine alcuno, e per la colpevole loro negligenza diventan cagione della perdita di tante anime.

3. Debbono incessantemente far osservare che in sì grande scandalo pubblico chi non lotta contro il male, se ne fa in certo modo complice, chi non allontana da se il contagio, si espone a rimanerne infetto; chi non proibisce a questi infami scritti l'ingresso della propria casa, si lorda della loro corruzione e la diffonde. In questa guerra mortale di tutti gli errori contro la verità, e di tutti i vizj contro la virtù e la santità del Cristiano, in questa guerra fra Belial, lo spirito immondo, e Gesù Cristo, autore della nostra fede, della nostra giustificazione, e della nostra salvezza, chi non si dichiara altamente per questo Dio Salvatore, prende partito contro di Lui. Qui non est mecum, contra me est. (81)

VI. Noi scongiuriamo tutti i degni nostri collaboratori ad istituire, dovunque è flagrante e minaccioso il male, una pia associazione per la conservazione della Religione, e per la propagazione de' buoni libri, sotto l'invocazione di S. Giuseppe, Patrono del Belgio. Tutti i membri si obbligheranno ad astenersi dai libri cattivi, e s'impiegheranno ad ar

(81) Luc. 11. 13.

restarne la circolazione; essi stabiliranno, giusta un savio regolamento, un gabinetto di lettura o biblioteca di buoni libri.

VII. Noi desideriamo finalmente che nelle parrocchie, nelle quali se ne faccia sentire il bisogno, si tenga nel tempo dell' Avvento o della Quaresima, o nel mese di Maggio, una novena di Messe e di Benedizioni, per supplicare il Signore di rimuovere dal Belgio la calamità pubblica de' libri malvagi, ed a concedere a tutte le famiglie cristiane la grazia d'esserne preservate.

In questa Novena si potrebbe leggere, parte per parte, la presente Istruzione, aggiungendo qualche breve ma preciso sviluppo, per ispiegarne bene il senso.

Noi preghiamo tutti i ministri del Signore che dicano una Messa, e tutti i fedeli che facciano una Comunione con questa intenzione.

Noi chiamiamo sopra questa grave materia l'attenzione di tutti i confessori, e vogliamo che nelle missioni i predicatori ed i confessori insistano fortemente, secondo i bisogni de' varj luoghi, sopra questo punto capitale della morale cristiana.

Finalmente i Curati penseranno al modo di far circolare qualche copia di questa Istruzione in quelle famiglie delle rispettive loro parrocchie, l' esempio o la condizione sociale delle quali esercita sopra le altre maggior influenza.

Padri e Madri, noi vi supplichiamo in nome di quanto vi è caro, di ascoltare la nostra voce, e secondare i nostri sforzi. Nessuno è più di voi interessato ad allontanare da' vostri figli il pericolo che li minaccia. Volete voi conservare in essi il tesoro

dell' innocenza, che è come la sanità delle loro anime, mentre costituisce ancora la glòria e la gioja vostra? Preservateli dal veleno de' libri cattivi. Volete voi assicurare i loro cuori, tuttavía sì teneri, contro l'impuro alito delle passioni che ne offuscherebbe la purità, volete metterli al coperto da que' vergognosi trascorsi che dietro sè trascinano il disonore, la ruina, e la disperazione? Adoperate tutta la vostra autorità per tenerli lontani dalla lettura de' libri cattivi. E voi, genitori sfortunati, che gemete già per una figliuola teneramente amata, per un figlio diletto nel quale riponevate le più belle speranze, e de' quali sono compromessi l' onore, la fede e i costumi per le cattive letture, fatte forse a vostra insaputa; deh! conoscete oggi la sorgente di questa cruda sventura, applicatevi ad arrestarne i danni, bandite per sempre di casa vostra i libri cattivi. O voi tutti, padri e madri cristiane, che avete a cuore la felicità de' vostri figli, e la salvezza vostra, state attenti d'ora in avanti, che queste letture funeste non vi rapiscano tutte le domestiche vostre consolazioni, non vi avvelenino la vita, non imbrattino la vostra coscienza, e non vi diano una terribile responsabilità al tribunale del Giudice Eterno.

Ministri del Signore, che zelate la gloria del Nostro Divino Maestro, l'onore della santa sua Sposa e la salute delle anime redente a prezzo del suo Sangue, svegliatevi e prendete il cingolo della verità, la lorica della giustizia, accingimini! Prendete tutte le armi di Dio, lo scudo della fede, l' elmo della salute, la spada della santa parola; ed in

« PoprzedniaDalej »