Orlando furioso: T. 1Istituto Editoriale Italiano, 1792 - 637 |
Kluczowe wyrazy i wyrażenia
affai Agramante ajuto Alcina amor anco appreffo Ariodante Ariofto arme avea aveffe baftar Bajardo bella bifogno Bireno bofco Bradamante cafo Cavalier ch'a ch'in ch'io Che'l Ciel cofa coftei coftui corfo cortefe defir deftrier dicea difefa difegno diffe diverfi Donna Donzella Duca effer facea faffo falire fapere fcritto fcudo fece fecondo fegno fegue felva fempre fente fentiero fenza fera Ferraù ficura fiede foffe fopra forfe fotto fpada fpeffo fpero fretta ftato fteffo ftima fubito fuol Garofalo gente Ginevra gran Ifola infieme innanzi intefo l'altro l'Ariofto lafciò medefimo meffe mefi mifero moffe moftra morfo morte noftra occhi Orlando paffi Paladin palefe penfa penfier perfona piglia Pigna pofe poffa pofto porta preffo prefo quafi quefto queſta quivi refta rifpofe Rinaldo Ruggier Saracin Scozia Selandia Signor tofto tolfe trova ufcir vede veder vefta verfo vide vifo volfe
Popularne fragmenty
Strona 129 - Bianca neve è il bel collo, e '1 petto latte: II collo è tondo, il petto colmo e largo: Due pome acerbe, e pur d'avorio fatte, Vengono, e van come onda al primo margo, Quando piacevole aura il mar combatte...
Strona 241 - Era il bel viso suo, quale esser suole Da primavera alcuna volta il cielo, Quando la pioggia cade, ea un tempo il sole Si sgombra intorno il nubiloso velo. E come il rosignuol dolci carole Mena nei rami allor del verde stelo; Così alle belle lagrime le piume Si bagna Amore, e gode al chiaro lume, 66 E ne la face de...
Strona 6 - 1 cor m'aggiacci et ardi, E causi il duol che sempre il rode e lima, Che debbo far? poi ch'io son giunto tardi, E ch'altri a corre il frutto è andato prima: A pena avuto io n'ho parole e sguardi, Et altri n'ha tutta la spoglia opima; Se non ne tocca a me frutto né fiore, Perché affligger per lei mi vuo
Strona 6 - ... l'acqua, la terra al suo favor s'inchina: gioveni vaghi e donne inamorate amano averne e seni e terapie ornate. 43 Ma non sì tosto dal materno stelo rimossa viene e dal suo ceppo verde, che quanto avea dagli uomini e dal ciclo favor, grazia e bellezza, tutto perde. La vergine che '1 fior, di che più zelo che de...
Strona 223 - Non più tenne la via, come propose prima, di circundar tutta la Spagna; ma nel propinquo lito il destrier pose, dove entra in mar più la minor Bretagna. Sul lito un bosco era di querce ombrose, dove ognor par che Filomena piagna; ch'in mezzo avea un pratel con una fonte, e quinci e quindi un solitario monte. 114 Quivi il bramoso cavallier ritenne l'audace corso, e nel pratel discese; e fe' raccorre al suo destrier le penne, ma non a tal che più le avea distese.
Strona 242 - Vinceano di candor le nievi intatte, et eran più ch'avorio a toccar molli: le poppe ritondette parean latte che fuor dei giunchi allora allora tolli.
Strona 129 - Sotto quel sta, quasi fra due vallette La bocca sparsa di natio cinabro; Quivi due filze son di perle elette, Che chiude ed apre un bello, e dolce labro: Quindi escon le cortesi parolette Da render molle ogni cor rozzo e scabro: Quivi si forma quel soave riso, Ch'apre a sua posta in terra il paradiso. Bianca neve è il bel collo, e...
Strona 1 - l poco ingegno ad or ad or mi lima, Me ne sarà però tanto concesso, Che mi basti a finir quanto ho promesso. Piacciavi, generosa Erculea prole, Ornamento e splendor del secol nostro, Ippolito, aggradir questo che vuole E darvi sol può l'umil servo vostro.
Strona 223 - Ruggier si va volgendo, e mille baci figge nel petto e negli occhi vivaci. 113. Non più tenne la via, come propose prima, di circundar tutta la Spagna; ma nel propinquo lito il destrier pose, dove entra in mar più la minor Bretagna. Sul lito un bosco era di querce ombrose, dove ognor par che Filomena piagna...
Strona 233 - ... gli vien debole e lasso. Tutto si volta sul sinistro canto; e posto gli occhi appresso all'onde al basso, vede una donna, nuda come nacque, legata a un tronco; ei pie le bagnan l'acque.