Figure dantescheL.S. Olschki, 1893 - 229 |
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Strona 223 - Sì che m' ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà, che fuor mi serra Del bello ovil, dov' io dormii agnello Nimico ai lupi, che gli danno guerra ; Con altra voce omai, con altro vello Ritornerò poeta, ed in sul fonte Del mio battesmo prenderò il cappello ; Perocchè nella Fede, che fa conte L' anime a Dio, quivi entra' io, e poi Pietro per lei sì mi girò la fronte.
Strona 15 - Dicerolti molto breve. Questi non hanno speranza di morte, e la lor cieca vita è tanto bassa, che invidiosi son d' ogni altra sorte. Fama di loro il mondo esser non lassa, misericordia e giustizia gli sdegna: non ragioniam di lor, ma guarda e passa." Ed io, che riguardai, vidi una insegna, che girando correva tanto ratta, che d...
Strona 208 - Moronto fu mio frate ed Eliseo; Mia donna venne a me di val di Pado, E quindi il soprannome tuo si feo. Poi seguitai lo imperador Currado, Ed ei mi cinse della sua milizia, Tanto per bene oprar gli venni in grado.
Strona 217 - Tu lascerai ogni cosa diletta Più caramente: e questo è quello strale Che l'arco dell'esilio pria saetta. Tu proverai si come sa di sale Lo pane altrui, e com'è duro calle Lo scendere e il salir per I* altrui scale.
Strona 116 - Vidi presso di me un veglio solo Degno di tanta reverenza in vista , Che più non dee a padre alcun figliuolo. Lunga la barba e di pel bianco mista Portava a' suoi capegli simigliante De' quai cadeva al petto doppia lista.
Strona 39 - Dio spiacenti ed a' nemici sui. Questi sciaurati, che mai non fur vivi, Erano ignudi e stimolati molto Da mosconi e da vespe eh' eran ivi. Elle rigavan lor di sangue il volto, Che mischiato di lagrime, a' lor piedi Da fastidiosi vermi era ricolto.
Strona 86 - Diss' egli a noi, guardate ed attendete Alla miseria del maestro Adamo * : Io ebbi vivo assai di quel ch' i' volli , Ed ora, lasso! un gocciol d' acqua bramo. Li ruscelletti che de...
Strona 222 - O della propria o dell' altrui vergogna Pur sentirà la tua parola brusca; Ma nondimen, rimossa ogni menzogna, Tutta tua vision fa manifesta, E lascia pur grattar dov' è la rogna : Che se la voce tua sarà molesta Nel primo gusto, vital nutrimento Lascerà poi quando sarà digesta. Questo tuo grido farà come vento Che le più alte cime più percuote: E ciò non fa d
Strona 116 - Bellincion Berti vid' io andar cinto Di cuoio e d' osso, e venir dallo specchio La donna sua senza il viso dipinto ; E vidi quel de' Nerli e quel del Vecchio Esser contenti alla pelle scoverta, E le sue donne al fuso ed al pennecchio.
Strona 121 - Or ti piaccia gradir la sua venuta : Libertà va cercando ch' è sì cara, Come sa chi per lei vita rifiuta. Tu 1 sai che non ti fu per lei amara In Utica la morte, ove lasciasti La veste ch