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a' suoi primi istituti, avrei forse indotto taluni a percorrere d'allora in qua colla loro memoria i vantaggi che la loro misera patria derivò dalla Chiesa.

Se non che innanzi tratto importava indagare la lezione del poema in guisa che potesse essere stabilita, se non per altri, almeno per me, tanto che le illustrazioni rispondessero al loro testo. Quante indagini e cure e carta necessitassero a questo lavoro, ne darà saggio la prima Cantica anche in questa edizione, comechè eseguita, pur troppo, in volume di poca mole.

La disegnata da me doveva stamparsi in quarto grande, e meno per l' Inghilterra che per l'Italia. Pur la fortuna (qui, dove le sue ruote girano si rapidissime che stordiscono chiunque le guarda) me ne ha subitamente impedito; e l' età prossima a cinquant'anni, mi avvisa.

Quid brevi fortes jaculamur ævo multa?

Frattanto al librajo che si assunse la impresa, piacque che i tomi dovessero corrispondere alla forma degli altri poeti maggiori d' Italia ch' egli ha in animo di pubblicare. E inoltre desiderò, ed era giusto ch' io gli compiacessi, che non mancassero esposizioni di vocaboli, e nomi, e allusioni, a giovarne que' lettori a' quali esso mira, e che senz'altro s' abbatterebbero in nuove difficoltà ad ogni passo.

Come siasi a ciò provveduto apparirà nell' ultimo volume.

Sulla Cantica dell' Inferno ho abbondato in osservazioni critiche su le varie lezioni, tanto che bastino a lasciar desumere poscia per quali ragioni, e principj di critica io abbia nel testo del Purgatorio e del Paradiso accolte e rifiutate le varie lezioni, che io senza allungarmi a discorrerne registro a piè di pagina. I meriti de' Codici, e delle Edizioni di cui mi giovo sono osservati nell' esame critico de' Testi a penna ed a stampa, aggiunto al volume ultimo. I Codici dell' Accademia della Crusca, e il Cassinense, il Caetano, l' Angelico, il Vaticano, l' Antaldino, il Bartoliniano, lo Stuardiano, quei del Poggiali, del Mazzucchelli, di Guglielmo Roscoe sono citati con le abbreviature Cr. Cass. Caet. Ang. Vat. Antald. Bar. Stu. Pog. Maz. Ros., ed alcuni altri a tutte lettere, perciocchè occorrono raramente. Le abbreviature Vol. Edd. Fior. Edd. Bol. Edd. Pad. Ed. Ud. Ed. Bod. Ed. Nid. importano lezione volgata della Edizione degli Accademici della Crusca: Editori Fiorentini dell' Edizione dell' Ancora: Bolognesi dell' Edizione del Macchiavelli : e Padovani della Tipografia della Minerva la stampa del Codice Bartoliniano in Udine illustrato da Quirico Viviani la Bodoniana, per la quale vuolsi sempre intendere la lezione introdottavi dal

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Dionisi, e la Nidobeatina, che dove non trovisi accompagnata dall' aggiunto originale, addita il testo pubblicato secondo l' emendazione del Lombardi. Dov'è citata la Volgata, e non la Nidobeatina, o la Nidobeatina, e non la Volgata, significa che ho adottata la lezione di quella che è nominata. Queste due Edizioni si contendono oggi il primato (si qua est ea gloria!) in Italia, alla quale pur troppo i tempi di giorno in giorno par che inibiscano ogni altra gloria; e forse presto anche questa.

Ledue prime cantiche sono corredate in via di illustrazioni insieme, e di documenti di Poesia, Storia, e di critica, delle tre sue canzoni nominate nel poema da Dante; delle sue tre epistole ricordate dagli Storici, e di tre canti dell' Inferno in esametri Latini stimati a torto per suoi, e come fossero l' originale innanzi ch' ei si riconsigliasse a scriverlo in Italiano.

Dopo la terza Cantica ho aggiunto una Cronologia di avvenimenti connessi alla vita e al poema di Dante, avverata sugli annali d'Italia, e documentata con estratti dalle opere di lui.

Il volume primo che avrebbe dovuto essere narrativo, e che or è intitolato Discorso sul Testo, s'è fatto polemico di necessità, perciò che non avendo io spazio di raccontare, ho dovuto, non foss' altro, sgombrare gli errori a stabilire le opinioni mie non da storico ma da critico. Però a quel

DANTE. 1.

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discorso per ora dovrò richiamarmi più ch' io non vorrei. Forse,

Poca favilla gran fiamma seconda.

Nè parmi ch' io potrò dir lietamente addio all' Italia, e all' umane cose, se non quando le avrò mandato il suo poeta illustrato, per quanto io posso, da lunghi studj; e sdebitarmi verso di lui che mi è maestro non solo di lingua, e poesia, ma di amore di patria senza adularla; di fortezza nell' esiglio perpetuo; di longanimità nelle imprese, e di disprezzo alla plebe letteraria, patrizia, e sacerdotale della quale il genere umano ebbe ed ha ed avrà sempre necessità.

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DISCORSO SUL TESTO

E SU LE OPINIONI DIVERSE

PREVALENTI INTORNO ALLA STORIA

E ALLA EMENDAZIONE CRITICA

DELLA COMMEDIA DI DANTE

DICITO SI SILENTIUM ESSE VIDEBITUR. Nec suspicit nec circumspicit : statim respondet, SILENTIUM ESSE VIDERI. Peritus autem necesse est eum qui silentium quid sit intelligat. Hic apud majores nostros, adhibebatur peritus; nunc quilibet.

-CICERO.

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