Saggi sopra le belle arti. Iphigenie en Aulide : opera

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Presso Marco Coltellini, 1764
 

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Strona 226 - Masaccio e d'altri; tantoché in meno di dugento anni arrivò a mostrare qualche bella fattezza nelle opere del Ghirlandai, di Gian Bellino, del Mantegna, di Pietro Perugino, di Lionardo da Vinci, il più fondato di tutti, uomo di gran dottrina e che, il primo, seppe dar rilievo ai dipinti. Ma con tutto che in varie parti d'Italia avessero questi differenti maestri portato innanzi l'arte, seguivano però tutti a un dipresso la stessa maniera e si risentivano, chi più e chi meno, di quel fare duro...
Strona 266 - I soggetti cavati dalla mitologia, atteso il gran numero di macchine e di apparimenti che richiedono, metter sogliono il poeta a troppo ristretti termini, perché egli possa in un determinato tempo tessere e sviluppare una favola come si conviene, perché egli abbia campo di far giocare i caratteri e le passioni di ciascun personaggio; che è pur necessario nell'opera, la quale non è altro in sostanza che una tragedia recitata per musica.
Strona 206 - Vergine madre, figlia del tuo Figlio, Umile ed alta più che creatura, Termine fisso d' eterno consiglio: Tu se' colei, che l' umana natura Nobilitasti sì, che il suo Fattore Non disdegnò di farsi sua fattura. Nel ventre tuo si raccese l'Amore, Per lo cui caldo, nel!' eterna pace, Così è germinato questo fiore. Qui se...
Strona 37 - La mossa coll'* ombrar Veneziano E il degno colorir di Lombardia; Di Michelangiol la terribil via II vero natural di Tiziano, Di Correggio lo stil puro e sovrano E di un Raffael la vera simmetria; Del Tibaldi il decoro e il fondamento, Del dotto Primaticcio l'inventare, E un po...
Strona 152 - ... di tutti. Per via di Una lente di vetro e di uno specchio, si fabbrica un ordigno, il quale porta la immagine o il quadro di che che sia, e di un'assai competente grandezza , sopra un bel foglio di carta, dove altri può vederlo a tutto suo agio e contemplarlo : e cotesto occhio arlifiziale ^ Camera ottica si appella.
Strona 71 - ... non l'ha. Quelle non hanno in certa maniera che ad aprir gli occhi, contemplare gli oggetti che sono loro dattorno, e sopra quelli formare un sistema...
Strona 235 - ... suoi componenti. E la maggior lode che diasi alle opere dei Caracci, non si ricava quasi mai da un certo carattere di originalità che presentino, per avere imitato la natura ; ma dalla somiglianzà, che portano in fronte, del fare di Tiziano, di Raffaello, del Parmigianino, del Coreggio o d'altri, nel cui gusto siano condotte. Non mancarono del rimanente i Caracci di munire la loro scuola de...
Strona 234 - ... solo ebbero per guida la natura, o, ciò che in essa fu imitato di più perfetto, le greche statue, vennero quegli altri artefici, che non tanto si fecero discepoli della natura, quanto di questi stessi maestri, che poco tempo innanzi ristorato aveano l'arte della pittura e rimessa nell
Strona 273 - Tra quella, per esempio, che precede la morte di Didone abbandonata da Enea, e quella che precede le nozze di Demetrio e di Cleonice? Suo principal fine è di annunziare in certo modo l'azione, di preparar l'uditore a ricevere quelle impressioni di affetto che risultano dal totale del dramma. E però da esso ha da prendere atteggiamento e viso, come appunto dalla orazione l'esordio. Ma la sinfonia non altrimenti viene riputata al...
Strona 152 - Nelle partì rifleflàte degli oggetti fi fcuopre una infinità di tinte , che male fi potriano fenza ciò diftinguere : E in ogni forta di colori ,^per il ribattimento de|l lume dall'uno all'altro, ci è una tale armonia , che ben pochi fon quelli , che chiamare fi poflano veramente nemici . Né Né punto è da ftupirfi , che con tale or'digno quello arriviamo a Icernere, che altrimenti «OH faremmo . Quando noi volgiam l...

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