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23. Pace sia alli fratelli, e carità con fede, da Dio padre e dal Signore Iesù Cristo.

24. La grazia di Dio sia con tutti quelli che amano il Signore nostro Iesù Cristo con nettezza. Amen.

23. Pax fratribus, et charitas cum fide a Deo Patre et Domino Jesu Christo.

24. Gratia cum omnibus,

qui diligunt Dominum nostrum Jesum Christum in incorruptionem. Amen.

ARGOMENTO

Li Filippensi sono Macedoni; questi, ricevuta la parola della verità, stettero fermi nella fede, e non ricevettero li falsi apostoli. L' apostolo molto li loda, scrivendoli da Roma per Epafrodito, essendo egli in pregione.

Qui comincia

la epistola di Santo Paulo alli Filippensi.

CAPO I.

1. Paulo e Timoteo, servi di Iesù Cristo, a tutti li santi che son in Filippi, con li vescovi e con li diaconi.

2. Grazia sia a voi e pace da Dio padre nostro e dal Signore Iesù Cristo.

CAPUT I.

1. Paulus et Timotheus, servi Jesu Christi, omnibus sanctis in Christo Jesu, qui

sunt Philippis, cum episcopis et diaconibus.

2. Gratia vobis et pax a Deo Patre nostro et Domino Jesu Christo.

3. Grazia riferisco al mio Dio, facendo sempre ricordanza,

4. in tutte le mie orazioni per tutti voi; e faccio prego con allegrezza

5. sopra vostra unità nell' evangelio di Cristo dal principio insino a qui,

6. confidandomi di questo, che quelli che cominciò la buona opera in voi, la compierà insino al die di Iesù Cristo,

7. sì come questa cosa è convenevole a me di sentire per tutti voi; imperò ch' io ho voi nel mio. cuore e nelli miei legami, e nella defensione e confirmazione dell' evangelio (e desidero), che voi siate li miei compagni nel mio gaudio.

8. E Dio è mio testimonio, come io desidero che tutti voi siate nell' amore di Iesù Cristo.

9. E questo è il mio priego, che la vostra carità abbondi maggiormente, più l' uno dì che l' altro, in (ogni) sapienza e in ogni senno;

3. Gratias ago Deo meo in omni memoria vestri,

4. semper in cunctis orationibus meis pro omnibus vobis, cum gaudio deprecationem faciens,

5. super communicatione vestra in Evangelio Christi a prima die usque nunc:

6. confidens hoc ipsum, quia qui cœpit in vobis opus bonum, perficiet usque in diem Christi Jesu :

7. sicut est mihi justum hoc sentire pro omnibus vobis, eo quod habeam vos in corde, et in vinculis meis, et in defensione et confirmatione Evangelii, socios gaudii mei omnes

vos esse.

8. Testis enim mihi est Deus, quomodo cupiam omnes vos in visceribus Jesu Christi.

9. Et hoc oro, ut charitas vestra magis ac magis abundet in scientia et in omni sensu,

10. che proviate le migliori cose, e siate sinceri e senza offensione nel giorno di Cristo,

11. e che siate ripieni di frutto della giustizia per Iesù Cristo, in lode e gloria di Dio.

12. Fratelli, voglio che voi sappiate che quelle cose che son avvenute a me (in quello che fui messo in carcere), tutto fu ad utilità dell' evangelio;

13. sì che li miei legami son fatti manifesti per Cristo in ogni corte, e per tutti gli altri luoghi;

14. sì che molti fratelli, confidandosi nel Signore per li miei legami, più grandemente ardiscono di parlare la parola di Dio senza paura.

15. Alquanti certamente per invidia e contenzione, e alquanti predicano Cristo per buono volere. 16. E alquanti (annunciano Cristo) con carità, (imperò che alquanti) sapiendo ch' io son posto (in pregione) per defensione dell' evangelio.

17. [Alquanti] sì annunciano Cristo per contenzione, e non puramente, credendosi fare distringere ancor più li miei ligami.

10. ut probetis potiora, ut sitis sinceri et sine offensa in diem Christi,

11. repleti fructu justitiæ per Jesum Christum, in gloriam et laudem Dei.

12. Scire autem vos volo, fratres, quia quæ circa me sunt, magis ad profectum venerunt Evangelii,

13. ita ut vincula mea manifesta fierent in Christo in omni prætorio, et in ceteris omnibus,

14. et plures e fratribus in Domino confidentes vinculis

meis, abundantius auderent sine timore verbum Dei loqui.

15. Quidam quidem et propter invidiam et contentionem, quidam autem et propter bonam voluntatem Christum prædicant.

16. Quidam ex charitate, scientes quoniam in defensionem Evangelii positus sum.

17. Quidam autem ex contentione Christum annuntiant non sincere, existimantes pressuram se suscitare vinculis meis.

18. E che mi fa più, che la parola di Dio si predichi, se non allegrezza, o per cagione o per la verità ch' ella sia predicata?

19. Chè io so questo per fermo, che questo fatto sarà a mia salute, per la vostra orazione, e per l'amministrazione del Spirito di Iesù Cristo,

20. secondo la mia aspettazione e la mia speranza; imperò ch' io in niuna cosa mi vergognerò, anzi con vera fidanza (e ardire) farò ora, come sempre feci, che Cristo sia magnificato nel mio corpo, o per vita o per morte.

21. Chè il mio vivere sì è Cristo, e morire per lui si è guadagno.

22. E se il mio vivere in questa carne presente è a me frutto d' opera (e utile), non so qual mi pigli. 23. Anzi son costretto di queste due cose (di vivere e di morire); chè (voglio e) desidero di morire, e d'essere con Cristo, molto maggiormente ; 24. [ma] è più necessario di dimorare ancora per voi.

18. Quid enim? Dum omni modo, sive per occasionem, sive per veritatem, Christus annuntietur: et in hoc gaudeo, sed et gaudebo.

19. Scio enim quia hoc mihi proveniet ad salutem, per vestram orationem, et subministrationem Spiritus Jesu Christi,

20. secundum exspectationem et spem meam, quia in nullo confundar: sed in omni fiducia sicut semper, et nunc magnificabitur Christus in cor

pore meo, sive per vitam sive per mortem.

21. Mihi enim vivere Christus est, et mori lucrum.

22. Quodsi vivere in carne, hic mihi fructus operis est, et quid eligam ignoro.

23. Coarctor autem e duobus: desiderium habens dissolvi, et esse cum Christo, multo magis melius:

24. permanere autem in carne, necessarium propter

Vos.

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