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STORIA DI TIVOLI

I.

LIBRO XVI.

Fra gli uomini che per dottrina, per

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talenti, e per religione fiorirono in Tivoli nel Secolo XV, Angelo Lupi meritar deve la più onorata menzione. Egli può giustamente chiamarsi il sostenitore della decadenza della sua -Patria, suo sublime ornamento, decoro, e luminare della Chiesa Tiburtina. Fin dalla più tenera età agli studj applicatosi dellà sacra, e profana Letteratura, fece così grandi progressi, che la fama delle sue cognizioni, e de' suoi lumi penetrò fino al trono de' Pontefici. Conoscendo allora il Papa Sisto IV. i vantag gi, che ritrar poteva da questo esimio Ecclesiastico Tiburtino in affari politici e morali, prima di tutto lo sollevò alla Cattedra della predetta Chiesa Tiburtina nello anno 1471., quindi addossandogli aziende della più alta importanza, lo spedì ne' Governi di Rieti, di Città di Castello, di Ascoli, di Perugia, e di Fano, e dovunque si distinse mirabilmente per la sua integrità, per la sua prudenza, e per la saviezza di sua condotta. E ad onta delle fazioni, cagione fune sta in que' tempi di dior dini, e di stragi, nulladimeno la subordina

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zione, la pace, ed uno amore scambievole regnò sempre fra suoi amministrati, presso i quali lasciava in fine del suo ministero la dolce, e grata memoria del suo governo, e della sua dimora fra di essi (1).

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2. Nel 1472. occupava in Perugia la carica di Vice-Legato del Cardinale Ammanati Era così sodisfacente la maniera, con cui disimpegnava impiego tanto geloso, che quel Porporato gliene dimostrò il suo compiacimento, e la sua riconoscenza in replicate lettere officiose, in alcuna delle quali fa egli conoscere la grande stima, che aveva del nostro Prelato Tiburtino. Il Papa mi chiama in Roma (gli dice il Cardinale in una lettera dei 15. Fe,,braro 1472.), e ne ignoro il motivo. So"no però assicurato, che quantoprima tornerò nella mia Provincia... Procura intanto di continuare nel tuo officio con quella con,, dotta, che finora la Umbria ha sperimenta"to con tua, e mia lode... Se poi serberai ,, fino al termine della carica quella opinione di virtù, di cui sei attualmente in pos,, sesso, ne ritrarrai moltissimo bene. Quel- . ,, lo che io dirò di te in Roma voglio, che giunga a tua notizia da ogn' altro, e non da me lo sodisferò sicuramente al dove,, re, che esiggono i tuoi meriti, e la nostra

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(1) Giustiniani Vescovi di Tivoli pag. 56. Marzi Stor. di Tivoli lib. 6. Ughelli Ital. Sac. Tom. 1. Ansaloni loc. cit. Secol XV.

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amicizia... Tu sei prudente, tu sei bravo », e collo ingegno, e colla lingua. Vegga tut

ta la Legazione, che nel tuo ministero sei » sempre disposto a sollevare i poveri

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Mostrati sempre eguale a te stesso, e le » preclare azioni della età tua più giovane „, non siano obbliate negl'anni tuoi adulti (1).„,

3. Essendosi poco dopo manifestati dei tor bidi nella sudetta Città di Perugia, e ne'contorni, il Cardinal Legato con altra lettera dei 10. del mese di Aprile dello stesso anno, eccitò il coraggio, e la vigilanza di Angelo per contenere i malintenzionati e ricondurre là calma fra le popolazioni di quelle contrade. ,, Nuovamente ti esorto (dice il Cardinale ), ,, nuovamente ti prego a tenere in coutegno », non solo i Perugini, ma tutti i provinciali

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eziandio, onde non si dilati il fuoco della dissenzione di Todi, da cui tutta la Provin,, cia fu finora angustiata. Tu stesso mostrati in campo, e perlustra que' luoghi, che per la vicinanza sono più proclivi al tumulto. ,, lo temo, che il nostro Governatore di Sutri sia troppo languido in simili circostan,, Ze; ma spetta a te tutto lo incarico, giacchè tu sei quello, che a tutti presiedi ... Fin 'chè mi sarà concesso di tornare in cotesta ,, Residenza, procura di rimediare a si fatti » sconcerti,, (2).

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(1) Card. Papiens. Epist. 435. (2) Loci çit. Epist. 442.

sostanza

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4. Tante cure, e sollecitudini, al peso delle quali il Vescovo Tiburtino si sottoponeva con zelo, e con vero spirito di adempiere ai proprj doveri, alterarono la sua salute. Inquieto però il Cardinal Legato lo esorta non solo a moderarsi, ma ancora a desistere affatto da qualunque imbarazzo. La lettera, che scrive a tale effetto in data dei 13. del mese medesimo, è troppo lusinghiera pel nostro Concittadino, per non doversene qui riferire la Sento che tu sia incomodato da ,, frequenti insulti di stomaco ( scrive il Car,,dinale), e che pocanzi fosti assalito dalla ,, febre. Questa notizia mi amareggia somma,, mente, perchè niun altro oggetto è a me ,, più caro e più utile della tua salute. lo ,, temo, che tu ti sottoponga a travagli superiori alle forze della tua fisica costituzio,,ne. Se così è, lascia pure tutto in abban,, dono, e preferisci la tua vita ad ogni altro ,, pensiero molesto. Amo piuttosto, che peri,,sca la Legazione, che la tua mortale esisten,, za. Quella sarà mia compagna per breve tem,, po, ma tu sarai mio per sempre,, (1). Nella indicata Città di Fano Angelo trovò nel vestire delle donne un lusso eccessivo, che versava nel seno delle famiglie disesti notabili. Per rimediare a questo male formò una Prammatica salutare, colle cui savie disposizioni

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(1) Loc. cit. Ep. 443.

moderò gli effetti perniciosi di esso Sensibile poi ai bisogni del suo simile, e di tutti i po veri, ordinò nella stessa Città, che una discre. ta porzione delle successioni intestate, dovesse erogarsi a vantaggio della cassa del Monte di Pietà, affinchè uno stabilimento cosi utile venisse alimentato da rendite sempre vive, per poter somministrare incessantemente un rifugio a favor di coloro, che non trovando alle volte altra risorsa alle proprie indigenze, potessero rinvenirla nel pignoramento temporaneo di qualche mobile effetto (1).

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5. Mentre il Vescovo Lupi impiegava tutto se stesso in servigio del suo Sovrano, e andava facendo la felicità di tanti popoli, i suoi voti, ei suoi desiderj erano rivolti alla sua Chiesa Tiburtina, ed ai suoi Concittadini. Notizie disgustose gli ferivano le orecchie, engli facevano apprendere, che lo stato piuttosto infelice, in cui aveva lasciato la Patria per les interne discordie, andava tuttogiorno peggiorando. Allora implorò dal Pontefice la grazia di poter ritornare in mezzo della sua greggia per tanti titoli ad esso cara, ed è presumibile, che accelerasse il sovrano permesso, quando fu prevenuto della morte del sopralodato Clemente Brigante Infatti egli verso l'anno 1482, 0 1483. già si trovava nella sua Episcopale residenza. Le guerre, le rivoluzioni,

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(1) Giustiniani loc. cit.

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