Cosmogonia naturale comparata col GenesiCoitipi della Civiltà cattolica, 1862 - 566 |
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abbiamo acquatici acque Adamo Agostino alcuni allora almeno altre antichi antracite appellati assai astri atomi avanzi avventura bruti caeli caelum cagione carbonifero catastrofe certo cetacei cielo colla corpi cosmogonia creata Creatore creazione credere dacchè depositi Deus dice dicotiledoni diluvio divina dottrina Ebrei elefanti elevata esistenza esso eterno eziandio fenomeni forma formazione fossili Genesi geologi giorno globo gran Iddio interpretazione intorno l'uomo leggi luce luogo mammiferi mare materia medesimo mente molluschi mondo mosaica Mosè Mosè Maimonide natura naturali necessario niun Noè nuovo oggidì omnia Onkelos opere organi organizzati osservazioni paleozoici parallasse pensare peraltro periodo pesci piante plesiosauri possono poteva presente primitiva principio quae quod regno animale rettili rinoceronte rocce rocce ignee rocce plutoniche sacro scienza sembra sieno sistema soltanto sostanze specie stelle strati sunt Targum temperatura terram terreni terrestri terziarii troviamo umana uomo vede vegetabili veggiamo verisimile vertebrati viventi volatili Volgata zione
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Strona 276 - Lo maggior don, che Dio per sua larghezza Fesse creando, e alla sua bontate Più conformato, e quel eh' ei più apprezza , Fu della volontà la liberiate, Di che le creature intelligenti, E tutte e sole furo e son dotate. Or ti parrà, se tu quinci argomenti, L' alto valop, del voto, s' è sì fatto, Che Dio consenta , quando tu consenti : Che nel fermar tra Dio e 1' uomo il patto, Vittima fassi di questo tesoro , Tal, qual io dico, e fassi col suo atto.
Strona 429 - Ge'osa d' altre dee, qui temon l' ire. * Quanto nell' alpe e nelle aerie rupi Natura metallifera nasconde, Quanto respira in aria e quanto in terra, E quanto guizza negli acquosi regni, Ti fla schierato all' occhio: in riechi scrigni Con avvedota man l'ordin dispose Di tre regni le spoglie. Imita il ferro Crisoliti e rubin; '- sprizza dal sasso II liquido mercurio; arde funesto L' arsenico; traluce ai sguardi avari Dalla sabbia nativa il pallid'oro.
Strona 118 - Terra: perch'io non credo che le stelle siano sparse in una sferica superficie, egualmente distanti da un centro, ma stimo che le loro lontananze da noi siano talmente varie, che alcune ve ne possano esser...
Strona 55 - Cur supera bellum Thebanum et funera Troiae Non alias alii quoque res cecinere poetae ? Quo tot facta virum totiens cecidere neque usquam Aeternis famae monimentis insita florent? Verum, ut opinor, habet novitatem summa recensque 330 Naturast mundi neque pridem exordia cepit.
Strona 434 - ... et erectos ad sidera tollere vultus. sic, modo quae fuerat rudis et sine imagine, tellus induit ignotas hominum conversa figures.
Strona 434 - Quirinum ? nonne vides, hominum ut celsos ad sidera vultus sustulerit deus ac sublimia finxerit ora, 85 cum pecudes volucrumque genus formasque ferarum segnem atque obscenam passim stravisset in alvum ? ad laudes genitum, capiat si munera divum...
Strona 447 - Iddio : non è bene che l'uomo sia solo: Facciamogli un aiuto che gli convenga. V. 19. « Avendo dunque il Signore Dio formali dalla terra lutti gli animali terrestri e tutti i volatili del ciclo , li fé venire alla presenza dell...
Strona 449 - Opera naturale è ch'uom favella; ma così o così, natura lascia poi fare a voi, secondo che v'abbella.
Strona 427 - Che qui già forse italici elefanti Pascea la piaggia, e Roma ancor non era: Né lidi a lidi avea imprecato ed armi Contrarie ad armi la deserta Dido.* Non lungi accusan la vulcania fiamma Pomici scabre, e scoloriti marmi.
Strona 479 - CREATURE, quoniam in ipso condita sunt universa in cœlis et in terra, visibilia et invisibilia, sive Throni, sive Dominationes, sive Principatus, sive Potestates : omnia per ipsum et in ipso creata sunt...