Cronica di Giovanni Villani: a miglior lezione ridotta coll' aiuto de' testi a pennaMinerva G.M.B.H., 1844 - 1346 |
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Strona 21
... Cicilia ; e poi tornando verso ponente per la riva del nostro mare a Napoli e Gaeta infino a Roma ; e poi la Maremma e ' l paese nostro di Toscana infino a Pisa e Ge- nova , lasciandosi allo ' ncontro l'isola di Corsica e di Sardigna ...
... Cicilia ; e poi tornando verso ponente per la riva del nostro mare a Napoli e Gaeta infino a Roma ; e poi la Maremma e ' l paese nostro di Toscana infino a Pisa e Ge- nova , lasciandosi allo ' ncontro l'isola di Corsica e di Sardigna ...
Strona 26
... Cicilia . Questo Sicano edificò in Cicilia la città di Saragosa , e fecela capo del reame ond'egli fu re e i suoi discendenti ap- presso per grandissimo tempo , come fanno menzione le storie di Ciciliani , e Virgilio nell'Eneide ...
... Cicilia . Questo Sicano edificò in Cicilia la città di Saragosa , e fecela capo del reame ond'egli fu re e i suoi discendenti ap- presso per grandissimo tempo , come fanno menzione le storie di Ciciliani , e Virgilio nell'Eneide ...
Strona 30
... . Come Troia fu distrutta per li Greci . Per la detta ruberia d'Elena , il re Menelao col re Talamone e col re Agamennone suo fratello , che allora era re di Cicilia , con più altri re e signori di Grecia e di 30 GIOVANNI VILLANI.
... . Come Troia fu distrutta per li Greci . Per la detta ruberia d'Elena , il re Menelao col re Talamone e col re Agamennone suo fratello , che allora era re di Cicilia , con più altri re e signori di Grecia e di 30 GIOVANNI VILLANI.
Strona 40
... Cicilia , per lo antico parentado de'Troiani discendenti di Sicano di Fiesole . Poi si parti di Cicilia e arrivò in Italia nel golfo di Baia , che oggi si chiama Mare mor- to , al capo di Miseno assai presso dov'è oggi Napoli ; nella ...
... Cicilia , per lo antico parentado de'Troiani discendenti di Sicano di Fiesole . Poi si parti di Cicilia e arrivò in Italia nel golfo di Baia , che oggi si chiama Mare mor- to , al capo di Miseno assai presso dov'è oggi Napoli ; nella ...
Strona 94
... e Toscana e terra di Roma ma Napoli e ' l regno di Puglia e Cicilia e ancora Affrica , cre- scendo il loro errore , e vivendo sanza legge , e consumando le province e ' popoli tanto , che gli Romani si 94 GIOVANNI VILLANI.
... e Toscana e terra di Roma ma Napoli e ' l regno di Puglia e Cicilia e ancora Affrica , cre- scendo il loro errore , e vivendo sanza legge , e consumando le province e ' popoli tanto , che gli Romani si 94 GIOVANNI VILLANI.
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acciocchè addietro Alamagna ambasciadori antichi appresso Arezzo Arno assedio avea avea nome baroni battaglia buono cacciati cagione CAPITOLO cardinali Carlo Magno Carlo Martello castello cavalieri cavallo ch'era chiamato Cicilia città di Fiesole città di Firenze cittadini colla cominciò contado conte Guido Costantinopoli cristiani Cristo Curradino Currado d'Araona detto anno detto papa duca ebbe ebbono erano essendo faremo menzione fece Federigo Fiesole figliuolo Filippo Fiorentini Firenze forza Franceschi Francia furono sconfitti galee gente ghibellini Giovanni guelfi guerra Guiglielmo imperadore imperciocchè incontanente innanzi l'oste Lombardia Luis luogo mandò Manfredi Maometto messer Gianni moglie mori morte mperio nome Oltrarno oste papa Martino papa Niccola passo perocchè piè Pisa Pisani popolo porta pregione prenze prese Puglia quegli reame regno rimase Romani rubelli Ruberto san Piero Sanesi santa Chiesa sanza saracini Siena signoria terra terra santa tornò Toscana Totile Vedi Appendice n.º veggendo venne verbo Villani T. I. Vocab
Popularne fragmenty
Strona 537 - Liberamente nel campo di Siena, Ogni vergogna deposta, s' affisse : E lì, per trar l' amico suo di pena, Che sostenea nella prigion di Carlo, Si condusse a tremar per ogni vena. Più non dirò, e scuro so che parlo ; Ma poco tempo andrà che i tuoi vicini Faranno sì, che tu potrai chiosarlo. Quest' opera gli tolse quei confini.
Strona 397 - Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, miserere nobis. Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, miserere nobis. Agnus Dei, qui tollis peccata mundi, dona nobis pacem.
Strona 553 - Beata la terra lo cui re è nobile, e li cui principi usano il suo tempo a bisogno e non a lussuria. — Ponetevi mente , nemici di Dio, a' fianchi, voi che le verghe de' reggimenti d'Italia prese avete.
Strona 149 - Saracini ch' erano venuti a guastare il paese, e con loro combatteo, e con grande spargimento di sangue de' cristiani gli cacciò e conquise. Questo Currado si dilettò assai della stanza della città di Firenze quando era in Toscana, e molto l'avanzò, e più cittadini di Firenze si feciono cavalieri di sua mano e furono al suo servigio.
Strona 389 - Questi per suo senno e industria si pensò di sturbare il detto passaggio , e di recare la forza del re Carlo in basso stato...
Strona 546 - Mentre eh' io forma fui d' ossa e di polpe, Che la madre mi die, l'opere mie Non furon leonine, ma di volpe. Gli accorgimenti e le coperte vie Io seppi tutte; e si menai lor arte, Ch' al fine della terra il suono uscie.
Strona 292 - Lombardia; e' cittadini di Padova molta gran parte consumò, e acceconne, pur de' migliori e de' più nobili in grande quantità, e togliendo le loro possessioni, e mandogli mendicando per lo mondo, e molti altri per diversi martirii e tormenti fece morire, ea un'ora...
Strona 276 - Firenze per onore del comune , ordinare col popolo e comune che si battesse moneta d'oro in Firenze; e eglino promisono di fornire la moneta d'oro, che in prima battea moneta d'ariento da danari dodici l'uno. E allora si cominciò la buona moneta d'oro fine di ventiquattro carati, che si chiamano fiorini d'oro, e contavasi 1
Strona ix - E trovandomi io in quello benedetto pellegrinaggio nella santa città di Roma, veggendo le grandi e antiche cose di quella, e leggendo le storie e
Strona 538 - Mostrocci un' ombra dall' un canto sola, Dicendo: Colui fesse in grembo a Dio Lo cor che in sul Tamigi ancor si cola. 120 Poi vidi genti, che di fuor del rio * Tenean la testa ed ancor tutto il casso: E di costoro assai riconobb