Obrazy na stronie
PDF
ePub

Cap. 14. Fiet enim virtute divina, ut cui-Homil. 1. Ecco le sue parole: Ostenditur que opera sua vel bona, vel mala in me-ex his nobilitas nostra, quod non nuper, moriam revocentur, et mentis intuitu mira sed olim et ab ipsis initiis dilecti sumus. celeritate cernantur, ut accuset vel excuset 40 Questo dirsi ex his fratribus meis scientia conscientiam. minimis, mi pare che col DI QUESTI accenni 3 Questo parlare della sua ultima ve-la persone presenti. Chi sa che quella panuta gloriosa, quando Gesú od avea pre-rola non si debba riferire ai suoi più innunziata la sua Passione, o stava cometimi amici, e peculiarmente ai suoi Apoqui sul punto d' incontrarla, fu ordinato, stoli e loro successori, che si troveranno secondo che scrive S. Ilario (In Matth.- assisi con lui a giudicare!

Can. XXVIII) a fare, che i discepoli Sa- 41 Del come l'inferno sia stato prepacramentum Crucis admixtum esse gloriae rato per Lucifero e per gli altri spiriti aeternitatis agnoscerent.

35 Matth. XIII, 49.

ribelli, e del modo del loro supplizio, qui detto fuoco, hanno disputato larga36 VIRGILIUS, (Aeneid. Lib. VI): mente gli Scolastici (in 3. p. D. Thom. Dextera quae Ditis magni sub moenia tendit. q. 64 et in 2. Sentent. Dist. 6, et in 4. Hac iter Elysium nobis; at laeva malorum Dist. 50); ma più diffusamente ancora lo Exercet poenas, et ad impia Tartara mittit. fece il Suarez (De Angelis, Lib. VIII, 37 Che la vita eterna sarà data a ti-Cap. 12, num. 2, et seq.). Qui non potrei tolo di eredità, non ci significa altro, che neppure toccare il frutto di quelle prol'essere data a figliuoli, secondo quella fonde speculazioni: al lettore basti sapere, parola dell'Apostolo (Rom. VIII, 17): Si non vi essere nella presente materia quiautem filii, et haeredes. Questo tuttavia stione così minuta ed astrusa (quasi vorrei non impedisce, che la sia data come mer- aggiungere: così curiosa), la quale non sia cede delle buone opere, secondo che dal stata da essi esaminata, e, per quanto l'ar séguito di tutto questo contesto si racco- duo suggetto lo permetteva, anche risoluta. glie: anzi sarà data dal giusto giudice co- 42 Tra i tanti che hanno discorso di me corona di giustizia (II. Tim. IV, 8); questo fuoco sono notevoli le cose, che quantunque di giustizia conseguente alle se ne leggono in Lattanzio (Divin. Instit. promesse divine, ed alla grazia necessaria Lib. VII, Cap. 21) e S. Agostino (De Cialle buone opere per acquistarne il titolo. vit. Dei Lib. XXII, Cap. 7.) V. S. Agostino. Lib. De Fide et Operib. 43 Osserva l'Alapide, che per l'ibunt 38 Si noti che qui dell'avere preparato nel greco si legge antheúçovta:, abibunt; il regno ai benedetti dal Padre, non si dove quel and premesso all'epouzi, come nessuna ragione; ma ben si reca l'ab all'eo, significando separazione, indiimmediatamente dopo del conferirlo loro: cherebbe l'andare dei reprobi lungi da Esurivi enim etc. Questa è osservazione ca- Cristo, dai Santi ecc. L'osservazione pare pitale in tutta la materia della predestina- giusta e mi piacerebbe; ma ad ammetterla zione; nella quale il darsi la vita eterna a fa ostacolo il doversi quella identica voce merito delle buone opere è tutt'altra cosa, sottintendere dei giusti per la vita eterna; che l'essere la creatura a riguardo di quelle ora questi vi andranno non DA, ma coN preordinata fin dall' inizio a riceverla. Quel Cristo. Di qui l'ibunt della Vulgata, semprimo è domma cristiano; questo secon- bra da preferirsi, perchè applicabile ad do non si potrebbe affermare senza errore. entrambi gli estremi. ** Iac. I, 4.

reca

39 CHRYSOSTOMUS, In Epist. ad Titum,|

FINE DEL QUARTO VOLUME

INDICE

DELLE LEZIONI CONTENUTE IN QUESTO VOLUME

LEZIONE LXVIII.

LXIX.

LXX.

LXXI.

LXXII.
LXXIII.

LXXIV.

Di nuovo la Lucerna sul candelabro, ed i parenti
del Signore. Gesù convitato da un Fariseo
riprende acremente quella setta. ... Pag. 5
Ammonimenti varii. Gesù rifiuta arbitrare in liti.

Il ricco soddisfatto. Cura dei beni terreni, ed
aspettativa del Giudizio ...

Il ministro fedele e l'infedele. Gesù porta separa-
zione, e suoi ammonimenti. Gli uccisi da Pi-
lato e da una torre ruinata. La ficaia infrut-
tuosa; una donna guarita

Di nuovo la Senapa ed il Lievito. Gesù a Geru-
salemme alle ENCENIE. Altra sua disputa coi
Giudei; si ritira di là dal Giordano.

[ocr errors][merged small][ocr errors]

26

46

[ocr errors]

67

87

106

126

LXXV.

Il Fattore astuto; la fedeltà nel poco e nel mol-
to. I Farisei avari. L' Epulone e Lazzaro. Scan-
dalo e remissione delle offese .

147

[blocks in formation]
[ocr errors]
[ocr errors]
[blocks in formation]

QUESTO ED IL PRECEDENTE VOLUME

FURONO PUBBLICATI

in Firenze il giorno 30 Giugno 1875.

!

« PoprzedniaDalej »