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visitarlo da sua parte, sarebbe anche maggior maraviglia. Ma se si levasse egli stesso da tavola, e portasse il pranzo a quel povero, sostenendo con ambe le mani il piatto, noi diremmo, che fosse un eccesso di amore inaudito; e non mancherebbe chi dicesse essere specie di pazzia. E se la vivanda fosse di qualche parte del corpo dell' istesso Re, che si direbbe; anzi che non si direbbe ?

Oh amore incomprensibile e infinito di Dio! Oh eccesso di carità smisurata che non caderebbe mai nel cuor di un Re della terra, che per altro non è che un

uomo, e un verme della terra! E pure si pratica ogni giorno dal Dio dell' Universo, allora che scende di Cielo in terra, e porta se stesso (non già per ministero di Angioli, che sarebbe senza dubbio molto ) la più squisita vivanda, che s'imbandisca nel banchetto Celeste, il suo Corpo, l'Anima sua, la sua Divinità ad un' uomo povero miserabile, che si trova quaggiù infermo e bisognoso, come in un vero spedale.

Sarà utilissimo, durante la Messa,trattenersi in questo paragone, o nelle considerazioni poste qui avanti, o inqualche meditazione e ora

zione del 4 Libro dell'Imitazione di Gesù Cristo. Quelli che non avranno comodità dipraticare questa preparazione,ne prenderan quel che potranno, ove la divozione li chiamerá a far quel che si deve.

Avanti di ricevere l'Ostia santissima, alorchè il Sacerdote la mostra, bisogna riguardarla, tenendo gli occhi modestamente fermi, e con lo spirito vigoroso aver una salda fede, pensando, e dicendo nel suo cuore.

Io credo fermamente mio Dio, sì lo credo, che Voi siate realmente in questa Santa Ostia in Corpo, in Anima, colla Divinità, e

Umanità, benchè gli occhi miei non vi vedano; e con questa Fede io vi ci adoro, e vi ringrazio con tutte le forze dell'Anima mia, che vi siate posto in questo stato per mia cagione, acciocchè venendo Voi in me, io venga a Voi per unirmi a Voi, e glorificarvi in me.

Divote Aspirazioni da dirsi immediatamente avanti la Comunione.

Venite, sì venite, Signo

re, tanto amato, e tanto amabile; e fate eccellentemente in me, ciò per cui Voi ci venite.

O diletto del mio cuore, non differite più lungo tempo la vostra venuta.

Ah Dio! ardentemente desidero di alloggiarvi nel

mio cuore.

Io non sono che una miserabile creatura, lo cognosco, ma Voi siete tutto buono, nè riguarderete la mia miseria.

Venite mio diletto Salvatore, e non tardate.

Nella Comunione.

O mio Dio venite nell'anima mia, e santificatela. Mio Dio, prendete possesso del mio cuore, e purificatelo, mio Dio, entrate nel mio cuore, e custoditelo; e non mi separate mai dal vostro amore.

Bruciate, o fuoco consumatore, tutto ciò che vede

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