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ין

no si ristringa, e si riduca, e come si annienti in un punto per me! rivolti tutte le leggi della natura, e faccia sette o otto miracoli per amore, che mi porta! Oh quanto è vero, o mio Signore, che avendo amato i vostri figlj, gli avete amati particolarmente nel fine, istituendo questo ammirabile e Divino Sacramento!

Considerazione della Bontá e Bellezza di Dio.

Dio mio, voi sì che siete buono, voi essenzialmente l'istessa bontà. In vero non vi è cosa buona fuori di Voi; tutte le creature so

no colme di malizia, e se hanno qualche filo di bontà, bisogna che venga da Voi, che siete l'origine di ogni bontà.

Come dunque è possibile ch'io possa amare altra cosa che Voi? O Anima mia, se potessi vedere la bellezza e bontà di Gesù, giammai ti potresti risolvere ad amare altro oggetto? Ah! Dio mio, tiratemi sempre più dentro nel vostro cuore, affinchè l' amor vostro mi nasconda; e che io sia tutto immerso nella vostra bontà e dolcezza, stimando la vostra bontà incomparabilmente, e preferendola al tutto. Sì, sì, mio Dio, io proferisco il vostro

amore e la vostra bontà a quanto si trova nel mondo, e Voi siete l'unico oggetto del mio cuore, e de'miei affetti. Io non voglio più amar altri che Voi, Io voglio abbandonare quanto è nelmondo, e me stesso, e tutto ciò tuttociò che possiede il mio corpo, e l'anima mia, il mio cuore, e la mia vita, per amarvi. Fatemi la grazia, o mio Dio, che niente posso, senza di Voi.

Considerazione di ciò che siamo in comparazione di Dio.

Bisogna far riflessione sopra i peccati passati, che ci rendono indegni della Gra

ap

zia, e per conseguenza della Ss. Comunione: e di più considerare la poca disposizione, purità, umiltà, amore e fervore, che noi portiamo a questo gran mistero; paragonando ciò che noi siamo, a quello che facciamo a quello che è nostro Signore, e a ciò che fa per venire a noi.

Atto d'Umiltá.

mio Dio, e mio tutto, eccomi, che vengo a Voi, per essere un instrumento di vostra Maestà. Conosco, che tutto ciò che potessi fare sino alla morte è un niente; e perciò vi supplico di tutto cuore di glorificarvi di me, secondo che voi volete, e

nel modo che Voi desiderate. Ah! mio diletto, se volete che io vi rimiri, rimirate prima me, e col vostro spirito tirate il mio, che è così indegno della vostra presenza, nè ardisco di offerirvi, ma qui mi fermo con una profonda riverenza, ed una grandissima cognizione del mio niente. In niente sono, niente posso, niente vaglio; e perciò vi prego a non lasciarmi quì solo, ignorante, e sconoscente di tante grazie e benefizj, che vi siete compiaciuto di farmi. Io mi offerisco a Voi, e mi rassegno ad essere, per vostro amore, totalmente privo di ogni sorta di consolazioni sensibili,

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