Propugnatore: studii filologici, storici e bibliografici di varii soci della Commissione pe'testi di lingua, Tom 15G. Romagnoli, 1882 |
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Strona 271 - dantesco episodio di Sordello? Eccolo: Molti rifiutan lo comune incarco; Ma il popol tuo sollecito risponde Senza chiamare, e grida: I' mi sobbarco. Pondera permulti detrectant publica, at ista Plebs tua respondet, nullis suadentibus: Ecce Me... me... adsum clamans; humeris onus ipse subibo. Mi è grato qui confessare, di avere ad uno ad uno
Strona 415 - nel De Vulgari Eloquio, avea scritto: Secondo umano corso di natura A nullo amato amar perdona Amore. Ed il Guinicelli chiama Dante, altrove : .... il padre Mio e degli altri miei miglior, che, mai, Rime d'amore usar, dolci e leggiadre;
Strona 81 - il quale avea già alzato il braccio con lo stocco in mano e tutto si gravava sopra il colpo. Avvenne quello, che egli non avrebbe voluto; ciò è, che, prima passò lo stocco il petto della donna, che egli aggiugnesse Polo. Per lo quale accidente turbato Gianni, siccome colui, che più che sé
Strona 14 - Intanto i dialetti rimangono unica memoria di quella prisca Europa, che non ebbe istoria, e non lasciò monumenti. Giova dunque raccogliere con pietosa cura tutte queste rugginose reliquie; studiare in ogni dialetto la pronuncia e gli accenti; notare quanto il suo dizionario ha di commune colla lingua nazionale, e quanto ha di diviso.
Strona 416 - Al cor gentil, ripara, sempre, Amore Siccome augello in selva alla verdura (1); Ne fé amore anzi che gentil core, Né gentil core, anti che Amor, Natura. Foco d' amore in gentil cor s' apprende, Come virtute in pietra
Strona 79 - per certi mezzani, fu trattata e composta la pace tra loro. La quale, acciocché più fermezza avesse, piacque a ciascuna delle parti di volerla fortificare per parentado ; e '1 parentado trattato fu, che il detto messer Guido dovesse dare per moglie una sua
Strona 73 - più la paura, ond' è sospesa L'anima mia, del tormento di sotto, Che già lo incarco di laggiù mi pesa. Confessa le sue gozzoviglie; e di averle
Strona 420 - 10 impeto del vento, rompete e perdete voi medesimi, là ove tanto camminato avete ! Certo, il cavaliere Lancillotto non volle entrare colle vele alte, nò il nobilissimo nostro Latino, Guido Montefeltrano. Bene questi nobili
Strona 419 - Nel XVI Paradisi, implicitamente, dove, quand'egli da del voi a Cacciaguida : .... Beatrice, eh' era un poco scevra, Ridendo, parve quella, che tossio Al primo fallo scritto di Ginevra.
Strona 305 - animi gentili; agli altri è noia, Ch'hanno posto nel fango ogni lor cura. Ed ora il morir mio che sì t' annoia Ti farebbe allegrar, se tu sentissi La millesima parte di mia gioia.