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affermativa, non tolsero la facoltà ai loro successori, di definire di fede la sua contraria, num. 365.

Nè per questo verrebbero tacciati da eretici i contrarii, purchè non vi fosse pertinacia, potendo ognuno errare di errore d'intelletto senza essere eretico. Ibid.

Se per non porgere ansa ai vincitori d'insultare ai vinti deve astenersi dal decidere l'augusto mistero, la Chiesa non sarebbe dovuta mai venire alla decisione di alcuno, essendo questo un inconveniente inevitabile. Ma chi insulterebbe ai vinti?'i malvagi, non maí i veri divoti di Maria, num. 266.

Non furono i testi scritturali o tradizionali, che la sentenza affermativa sembra avere in suo favore, che trattennero i Papi dal definire la negativa, ma altre ragioni totalmente diverse. Così altri errori che sembravano patrocinati dalla Scrittura e dalle Tradizioni furono dannati dalla Chiesa, e che ebbero a difensori uomini sommi in scienza, ed anche in santità, num. 567.

Tale decisione non arrecherebbe pregiudizio alcuno alla insigne e sacra Famiglia di S. Domenico, sì perchè la sentenza affermativa non fu mai sentenza del Sacro Ordine, si per altre ragioni, num. 368.

Fatto prodigioso del P. Giovanni da Viterbo Domenicano, celebre predicatore, e prima nemico acerrimo della Immacolata, e dopo illustre difensore della medesima.

CAPITOLO VIII.

Se più esistano quelle estrinseche cagioni, per cui i Pontefici Sommi e lo stesso sacro Concilio Tridentino, giudicarono miglior consiglio di sospendere la definizione del mistero della Concezione Immacolata di Maria Vergine.

Oltre quella che espressero i Legati pontificii nel S. Concilio, due furono le cagioni principali per cui e detto Concilio, ed i Papi in seguito, si astennero da tal decisione.

I. Per non porgere occasione agli eretici di vomitare contro della Chiesa e di Maria santissima nuove bestemmie.

II. Il timore fondato e giusto di non suscitare fra i cattolici qualche seisma, num. 369.

Ma tali pericoli non sussistono più ?

Si risponde, non più sussistere, o sussistere sì debolmente da non averli più in considerazione. Non per parte degli eretici, i quali sonosi oggimai resi indifferentissimi su ciò che fa o decide la Sede Apostolica, num. 570.

Non per parte dei cattolici, di che si adducono molte convincenti ragioni, n. 371. Che da tale definizione prendano occasione di bestemmiare il mistero quei che venduti sono alla moderna empietà, essendo questo uno degl'inconvenienti inevitabili, non deve essere nemmen considerato. Ibidem.

Corollario in cui sono brevemente enumerati i principali argomenti che dimostra

no ineluttabilmente la verità e santità del mistero della Immacolata Concezione, num. 272.

Pochi sono perciò i misteri o verità per lo passato definite dalla Chiesa, che abbiano tanti argomenti, e ragioni di definibilità, quante ne ha questo di cui si tratta. Ibidem.

Si espongono un poco più di proposito gli argomenti sopra citati complessivamente, onde meglio dimostrare la verità dell' asserto, num. 375.

Ab extrinseco danno un potente impulso a tal definizione le suppliche umiliate al Pontificio Soglio a codesto oggetto di Principi Sovrani, dei Vescovi, di Accademie, Corporazioni Religiose, non esclusa la edificantissima di S. Domenico, n, 374. Conclusione.

affermativa, non tolsero la facoltà ai loro successo traria, num. 365.

Nè per questo verrebbero tacciati da eret' tinacia, potendo ognuno errare di errore

Se per non porgere ansa ai vincitor dere l'augusto mistero, la Chiesa alcuno, essendo questo un inc

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ESAME CRITICO

SULLA DOTTRINA DELL'ANGELICO DOTTORE

S. TOMMASO DI AQUINO

Circa il peccato originale relativamente alla Beatissima Vergine Maria del P. M. FR. MARIANO SPADA de' Predicatori già Reggente del Collegio della Minerva in Roma.

(Napoli presso Saverio Giordano 1839)

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