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D I

FAMIANO NARDINI

EDIZIONE QUARTA ROMANA

RISCONTRATA, ED ACCRESCIUTA DELLE ULTIME
SCOPERTE, CON NOTE ED OSSERVAZIONI
CRITICO ANTIQUARIE

DI ANTONIO NIBBY

MEMBRO ORDINARIO DELL'ACCADEMIA ROMANA DI ARCHEOLOGIA

E CON DISEGNI

RAPPRESENTANTI LA FACCIA ATTUALE
DELL'ANTICA TOPOGRAFIA

DI ANTONIO DE ROMANIS

MEMBRO DELLA STESSA AGCADEMIA

TOMO I

ROMA

NELLA STAMPERIA DE ROMANIS

MDCCCXVIII.

Con Licenza de' Superiori.

Niuno

A' LETTORI

DELLA PRESENTE EDIZIONE

IL TIPOGRAFO DE ROMANIS.

iuno de' moderni scrittori seppe meglio descrivere e con maggior esattezza delineare la Topografia antica della città eterna quanto il Nardini, il quale primo di tutti gli Archeologi ha indicato la retta, e sicura norma, che in siffatta materia si dee tenere, cioè quella de' Classici. Nè mi saprei dispensare dal rilevare i pregj straordinarj de' quali l'Opera sua va fornita, se ciò non fosse stato già pienamente eseguito dal Falconieri (1), che ne fu il primo Editore: dal Fabretti (2): dal Borrichio (3) dal Mabillon (4) dal Grevio (5) dal Montfaucon (6) dal Fabricio (7) dal Fontanini (8) dal Bianchini (9) dal Vignoli (10) ed in generale da tutti coloro i quali hanno studiato e trattato le Romane antichità con impegno, e con successo.

Pubblicata quest' Opera nel 1666 la prima volta dopo la morte dell'Autore per cura di Ottavio Falconieri, anch' egli dottissimo Antiquario, ne fu sì grande l' applauso, che nell'anno 1704 fu duopo venirne ad una seconda edizione, la quale sebbe

(1) Prefaz. alla prima Edizione ristampata ora qui e Carmina ad Alex. VII.

appresso,

(2) De Columna Trajani p. 107.

(3) De Antiquit. Urbis Romæ facta ap. Grev.T.IV. (4) Comment. ad Ordinem Roman.

(5) Prolegom. ad T. III. Ant. Rom. Præf. ad IV.

(6) Diarium Italicum p. 280.

(7) Bibliograph. Antiqu. c. VI. p, 154. 160.

(8) De Antiquit. Urb. Hortæ L. I. Cap. IV. p. 82. (9) Prolegomena ad Anastas. T. II. p. 138.

(10) De Columna Antonini Pii C. I. p. 8. C. 2. p.22.

*

ne fosse accresciuta delle Memorie di Flaminio Vacca, pure non fu tanto esatta quanto l'altra, essendosi omesse per errore tipografico otto pagini del Discorso di Falconieri sulla Piramide di Cestio. Queste due edizioni furono eseguite ambedue in 4.o e senza note: ed a queste si deve aggiungere la traduzione latina della stessa opera inserita per intero nel quarto volume dell' Antichità Romane di Grevio. La terza edizione però del testo Italiano corredata di note, e di una breve notizia sull'antichità de' contorni di Roma fu pubblicata a spese del Barbiellini nel 1771 in doppio sesto, cioè in un volume in 4.a, ed in 4. vol. in 8.o; le quali edizioni essendo divenute tutte assai rare, e continue essendo le ricerche, che di quest' opera si facevano, diedero campo a questa nuova edizione; la quale mi sono studiato che riuscisse di gran lunga superiore alle altre, sia per il materiale e correzione della stampa, sia per le note e giunte del Sig. Professore Antonio Nibby già caro abbastanza agli Amatori delle belle Arti e dell' Archeologia per altre Opere antiquarie di recente pubblicate, sia finalmente per le nuove tavole in rame aggiunte per cura e studio del nostro Architetto Antonio de Romanis, in num.o di 21, le quali oltre le vecchie ripetute e rettificate, e quelle delle Medaglie, formano in tutto un corredo di 45 Tavole incise in rame dai nostri migliori artisti.

Ma poichè sembra, che avvenisse al Nardini ciò che accade non di rado ad uomini di sommo ingegno, che prevenuti dalla morte non poterono perfezionare i loro lavori ; quindi è che, o per negligenza dei copisti, o perchè egli stesso avesse tratto le testimonianze degli antichi Scrittori da opere

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