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e molti altri per non dir quasi tutti (5). Il miglior viaggiare in Africa si è per l'impero d'Etiopia. « Que» sto popolo, dice Burckardt, supera di gran lunga » gli Egiziani nel coraggio, e nell' energia : ei nutre » una grande affezione al suo suolo natìo, e uma pro» bità, la quale tanto più bella risplende, quanto è

più nera la furfanteria degli Arabi suoi confinanti. >> Ma sono in Africa i soli cristiani liberi gli Etiopi. Fatti cristiani anche gli altri popoli diverrebbono col tempo e più umani fra di loro, e più trattabili cogli stranieri. I Portoghesi ne' loro floridi tempi vi mandavano 'frequenti missioni. L'autore della storia compiuta ne ri

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(5) Negli ultimi venti anni, che M Walckenaer prende ad esaminare, la di lui narraziore diviene un vero necrologio: chè quasi tutte le spedizioni intraprese per conoscere il Niger sono state funeste agli esploratori. Journal des Débats 1 juillet 1822.

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vela le croniche: le narrazioni di lui sono altrettante commedie, nelle quali i PP. Gabriel, Bonaventura, Carli, Merolli ecc. fanno ciascuno a sua volta la parte del caratterista. Uno scrittore di storia narra schietta- mente ciò, che a lui pare esser vero : ma il ridere, quando si vede la causa dell'umanità andar perduta o a mal partito, è certamente allora un ridere usquequaque.

Lettere di Evasio ad Uranio toccanti lo studio delle Matematiche.

II.

Ben lo sapea, che ingannato non mi sarei quando scrissi dietro la conoscenza delle ottime doti del tuo ingegno, e del tuo cuore, o mio dilette Uranio, che a te pure sarebbe tornato gradevole il progetto di questo nostro epistolare trattenimento, e senza noja quel primo tentativo, col quale io procurai di ridur subito all' atto l'utile divisamento. Tu infatti accogliesti quella mia lettera nei modi più cortesi, e così aggiugnesti forza alla inclinazione già in me spontanea di proseguire a discorrerla teco intorno alle medesime materie. Eccomi al secondo esperimento: e se nell'antecedente io parlai in generale delle Matematiche considerate ju se stesse, e poi nelle opere de' loro scrittori, per iscoprire se un tale studio possa qualche nocumento recare ai principii religiosi per divina bontà in noi radicati: tenterò questa volta, discendendo più al particolare di esaminare una questione importante, la di cui trat

tazione gioverà a munirci contro uno scandalo dc' nostri giorni, nei quali vedemmo alcune obbiezioni della miscredenza vestita di quel linguaggio, e di quelle fogge, ch'io chiamai nella mia letterà per se medesime innocenti. Essendo gravissime l'argomento e sottile la disputa, non potrò a meno, o amico, di gravarti talvolta lo spirito con astratte 9 e poco amene considerazieni ma di ciò fare io mi credo in diritto presso chi non rifugge dalle spine dell' alta Geometria..

Fuvvi già tempo, che essendo ancor fervida l'ammirazione per gl' insperati progressi, che in tutte le loro parti facevano le Matematiche invase gli animi certa mania di voler ridurre sotto il dominio di tali scienze ogni altra provincia delle umane cognizioni, cognizioni, fino ad imprigionare entro note tutte irte di cifre algebraiche le vivaci inspirazioni della musica, e a rendere schiave di figure poco intese alcune teoriche dell'arte salutare. Più posati pensatori i filosofi da noi per età meno lontani, riconobbero la vanità di quelle troppo ardite ricerche, e lasciaronle cader nell' obblio, tranne una sola, la più ardita di tutte, che si proposero di soste nere, e d' ingrandire con tutti gli sforzi de' loro molti talenti. È dessa l'applicazione delle matematiche a

va

rie questioni proprie delle scienze morali; Condorcet vuole persuaderci dietro l'opinione di un suo amico sul principio della Prefazione alla sua opera intorno alla

probabilità delle decisioni rese a pluralità di voci, che le verità delle scienze morali e politiche sono suscettibili di ottenere coll' aiuto delle matematiche una certezza simile a quella delle scienze fisiche: e Laplace nel suo Saggio filosofico sulle probabilità ( 4 édit. pag. 134.) c invita anche più palesemente ad applicare alle prime lo stesso metodo fondato nella osservazione, e nel calcolo, che sì bene ci serve per le seconde. Eppure io già ti scrissi, che una barriera separa le scienze morali dalla scienza delle quantità: la mia asserzione è dunque in conflitto con quella di alcuni grandi Geometri. Che pertanto si dovrà dire? Qual peso accordare alle con-. trarie sentenze? Ecco il soggetto, ch' io scelsi per trato Uranio, questa volta le nostre attente ri

tenere, flessioni.

Trovo sul principio assai conveniente avvertire, che quando io dico non potersi le Matematiche applicare alle scienze morali, sono ben lungi d' intendere l' applicazione di quel metodo geometrico, che usato precipuamente in que' libri, ove si tratta per sintesi delle proprietà dell' estensione, venne anche da chiarissimi autori adoperato in molte altre questioni filosofiche niente affini colla Geometria. Un tal metodo non è in rigore, se non il dettato di una fina dialettica, onde in poche parole si serrino i ragionamenti, e si dirigano con tutta la loro forza per la via più breve a convincere l'intelletto. Egli è indubitato, come ben lo sentiva il Meta

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fisico Inglese, ch'esso deve it suo perfezionamento alla Geometria, dove avendo ritrovato un soggetto in modo egregio alla sua indole conforme, si educò, e crebbe. in vigore dietro il lungo uso delle scuole, e delle Accademie: ma è pure certissimo, ch' esso non è colla Geometria cosi intrinseco, che non potesse nascere е sussistere senza di esso. Quindi non è meraviglia, se in qualche argomento proprio delle scienze morali, il metodo geometrico riuscì per avventura il più idoneo : per tacere di molti, citerò io in unico esempio l'opuscolo sull'immaterialità dell' anima, di cui l'Italia va debitrice ad un Geometra illustre, che trasse di recente, ahi troppo presto, intorno alla sua tomba l'amaro compianto de' veri amici dell' onor nazionale, ed insieme (è glorioso il dirlo) degli amici della Religione.

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In seguito è d'uopo riflettere quando si parla d'applicazione delle matematiche, che una gran parte di queste scienze (ed è di quelle, che si appellano miste) è essa stessa il risultamento dell'applicazione a' diversi rami della filosofia naturale della semplice analisi logica, o di un'altra analisi, che propriamente dicesi ma-, tematica. Intendo per quest'ultima quella scienza, che ha il suo elemento nella numerazione, il suo progresso nelle regole generali per operare sulle espressioni simboliche letterali rappresentanti ogni numero, il suo perfezionamento in quelle teoriche più elevate, che for

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