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A questo fatto nissun argomento risponde: come non v'è che opporre all' assioma che la verità

è una.

Il Cattolicismo, é la Monarchia déstano égualmente lo sdegno del sig. Manuel, il quale con quésté parole aspramente rinfaccia al convertito i suoi scritti politici, non che i religiosi.

« L'animo vostro vuole il potere assoluto nella » società politica; non è meraviglia, se vuole lo >> stesso nella società religiosa. Tutto credete per>> duto senza un Sultano, che comandi le azioni >> esterne senza un Papa tiranno delle coscienze.» A taluno sarà paruto per avventura alquanto

solo il può. Giungeranno in quelle contrade Missionarii nostri: santi, bollenti di zelo: e potenti nell opere: la loro predicazione desterà memoria di quel volume arcano : saran rícercati d' interpretarlo. In nome di Gesù sorgi: abbi la saluté, l'údito, la vita! A commento siffatto s' arrenderanno quos Deus praescivit. Reposita est haec spes mea in sinu meo.

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più sultanesco il trattamento usato a M. Haller da chi non era nè Papa, nè Sultano. Non occorre riassumere una materia egregiamente già trattata da M. de Bonald. Ma stando sulla proposizione del sig. Manuel, la riportiamo con singolar compiacenza, perchè conferma la teoria nostra, che il Gattolico è buon suddito, non solo per dovere, ma per l'analogia, che è tra il Governo della Chiesa, e la Monarchia. Replichiamo bensì la protesta fatta altrove, che l' obbedienza cattolica è pel governo legittimo qual egli siasi. Quest' obbedienza comandavano gli Apostoli a' sudditi d'un Claudio, e d' un Nerone e può ravvisarsi il provveder di Dio, che quel sacro COmando volle intimato regnando tali malvagi, finchè non mai nel decorrere de' secoli potessero i sudditi addurre i torti de' regnanti per ribellare. In tutti i varii reggimenti, fossero a popolo, o ad ottimati, fu costante la pratica del precetto. Sin dal secondo secolo Tertulliano si compiaceva notando tal carattere del Cristiano: ed è pure a' di nostri oggetto di giusta compiacenza, udire il Ministero Britannico lodar la fedeltà de'

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Cattolici d' Irlanda fra le turbolenze, onde è travagliata quell' isola,

Ritornando allo Haller, non è meraviglia, che le vicende di trenta, e più anni seguite sotto gli occhi suoi per effetto delle dottrine democratiche, lo abbiano indotto a preferire la Monarchia ad ogni altro reggimento. Primo ineguagliabil pregio d'un governo è la stabilità: e d'ogni governo il più stabile è quello, il cui Sovrano è indubitato ed indivisibile.

11 N. A. riporta quindi un passo del Manuel, chiaro abbastanza da non abbisognar di commento. « Si è formata, dic' egli, un'alleanza tra i pro» testanti, e coloro, che nelle contrade cattoli>> che abborriscono gl' eccessi della tirannia spi» rituale (la tirannia di Pio VII?) da lungo >> tempo è ferma la pace tra loro, e noi: ci te>> niamo quai fratelli. »

Qui siam d'accordo: noi pure crediamo consorti d'errore coi protestanti coloro, che educati in seno alla nostra Chiesa, ricusano l'obbedienza al Papa. Ma badino ad una citazione così significante i Cattolici inavveduti, che tanto temono l'autorità del Successor di S. Pietro! temano di

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secondar involontari la lega quì indicata per un timor vano al pari di chi mentre il diluvio avesse temuto il fuoco. Il paragone è d'un Vescovo Anglicano.

Un raffronto singolare mi ha suggerito la lettura di questi opuscoli. Il Cattolico crede vera soltanto la propria Religione, e perduto chi ne siegue altra. Adoprandosi a convertire, egli si mostra amante del suo prossimo; non altrimenti, che vedendo taluno incontrare un grave periglio, chi ha senso d'umanità cerca di ritrarnelo, e se d'uopo, potentemente lo afferra per salvarlo, quasi ancora a suo malgrado. Noi adunque operiamo coerentemente alle nostre massime procacciando conversioni. Un Vescovo poi, che abbia nella sua greggia pecorelle traviate, dee per proprio uffizio tentar di ricondurle.

Ma si travagli pure coll' esortazioni, coll' affettuosa carità, con accoglienze oneste, ad opra sì santa cauto s'astenga dal provocar verun atto d'autorità secolare contro di loro: ed anzi l' implori con felice riuscita per salvar la vita d'un condannato per delitto capitale: non importa. È un Cattolico è un Vescovo: i suoi ragionamenti

sono convincenti: non v'è modo di confutarli: dunque ha il torto: dunque si dee accusare, e si hanno a stampare volumi di menzogne, perchè oltre monti ed oltre mari si propaghino i lamenti, il biasimo contro di lui, contro l' intolleranza de' Cattolici.

Tra i protestanti poca, debole e circoscrittà è la gerarchia, se pur ve n'ha: libero il pensare per decisione di vari loro concistori può il Cattolico salvarsi tenendo la propria fede. Un uom rispettabile, Patrizio Bernese Patrizio Bernese, abbraccia questa

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fede e dà conto de' suoi motivi in una lettera non solamente dotta, e moderata ma affettuosa è commovente. Qual diritto hanno, o qual ragione di assalirlo, di vilipenderlo uno studente Ginevrino, un professore di Lipsia, e questo M Manuel, che nel paese di Vaud nascea suddito de' Bernesi ? che ministro in Francfort è affatto estraneo alla Svizzera? (3)

(3) Non è nuova questa contraddizione ai proprii principii ne' protestanti. Il Rousseau così lor rinfacciava l'autorità-, che

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