Scritti su Dante, Tom 1

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Tip. Reale Gir. Burato, 1872
 

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Strona 77 - Or vo' che sappi, innanzi che più andi, Ch'ei non peccaro; e s'elli hanno mercedi. Non basta, perch' e' non ebber battesmo, Ch' è porta della fede che tu credi : E, se furon dinanzi al Cristianesmo, Non adorar debitamente Dio. E di questi cotai son io medesmo. Per tai difetti, e non per altro rio, Semo perduti, e sol di tanto offesi, Che senza speme vivemo in disio. Gran duol mi prese al cor quando lo intesi, Però che gente di molto valore Conobbi che 'n quel limbo eran sospesi. Dimmi, Maestro...
Strona 213 - Lo pane altrui, e com' è duro calle Lo scendere, e 'l salir per l' altrui scale. E quel, che più ti graverà le spalle, Sarà la compagnia malvagia e scempia, Con la qual tu cadrai in questa valle : Che tutta ingrata, tutta matta ed empia Si farà contra te : ma poco appresso Ella, non tu, n
Strona 325 - Ben se' tu manto, che tosto raccorce, Sì che, se non s'appon di die in die, Lo tempo va dintorno con le force...
Strona 77 - Maestro, che è quel ch' i' odo? E che gent' è, che par nel duol sì vinta ? Ed egli a me: Questo misero modo Tengon l' anime triste di coloro, Che visser senza infamia e senza lodo. Mischiate sono a quel cattivo coro Degli angeli, che non furon ribelli, Nè fur fedeli a Dio, ma per sè foro. Cacciarli i Ciel per non esser men belli ; Nè lo profondo Inferno gli riceve, Ch' alcuna gloria i rei avrebber d
Strona 97 - Vera3o mente li teologi questo senso prendono altrimenti, che li poeti; ma perocchè mia intenzione è qui lo modo delli poeti seguitare, prenderò il senso allegorico secondo che per li poeti è usato.
Strona 250 - ... io, che cercava di consolare me, trovai non solamente alle mie lagrime rimedio, ma vocaboli d'autori e di scienze e di libri: li quali considerando, giudicava bene che la filosofia, che era donna di questi autori, di queste scienze e di questi libri, fosse somma cosa.
Strona 41 - Fitti nel limo dicon: tristi fummo: Nell' aer dolce che dal sol s' allegra, Portando dentro accidioso fummo: Or ci attristiam nella belletta negra. Quest...
Strona 325 - Quaggiù, dove l' affetto nostro langue, Mirabil cosa non mi sarà mai : Che là, dove appetito non si torce, Dico nel Cielo, io me ne gloriai. Ben se...
Strona 407 - Tal, ch' ogni vista ne sarebbe schiva. Qual è quella ruina, che nel fianco Di qua da Trento l'Adice percosse, O per tremuoto o per sostegno manco; Che da cima del monte, onde si mosse, Al piano è sì la roccia discoscesa, Ch'alcuna via darebbe a chi su fosse, Cotal di quel burrato era la scesa.
Strona 217 - Ch' avrà in te sì benigno riguardo Che del fare e del chieder, tra voi due, Fia primo * quel che tra gli altri è più tardo.

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