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15. Tu, terra di Zabulon, e terra di Neftali, via del mare oltre il Iordano, Galilea delle genti,

16. il popolo che andava nelle tenebre, vide la grande luce; e alli sedenti nella regione dell' ombra della morte, a loro è nata la luce.

17. E d' indi incominciò Iesù a predicare e dire: fate penitenza; imperò che si appresserà il regno de' cieli.

18. Andava Iesù appresso il mare di Galilea, e vide due fratelli, cioè Simone Pietro, e Andrea suo fratello, che ponevano le reti in mare; imperò che erano pescatori.

19. E (Iesù) disse a loro: venite dopo me, imperò ch' io vi farò pescatori di uomini.

20. Ed egli immantinente abbandorono le reti, e seguitoronlo.

21. E partendosi quindi, vide altri due fratelli, cioè Iacobo di Zebedeo e Ioanne suo fratello, nella nave con Zebedeo suo padre, che reconciavano le reti; e (Iesù) li chiamò.

15. Terra Zabulon, et terra Nephtalim, via maris trans Jordanem, Galilæa gentium,

16. populus, qui sedebat in tenebris, vidit lucem magnam: et sedentibus in regione umbræ mortis, lux orta est eis.

17. Exinde cœpit Jesus prædicare, et dicere: Pœnitentiam agite: appropinquavit enim regnum cælorum.

18. Ambulans autum Jesus iuxta mare Galilææ, vidit duos fratres, Simonem, qui vocatur

Petrus, et Andream fratrem ejus, mittentes rete in mare, (erant enim piscatores).

19. Et ait illis: Venite post me, et faciam vos fieri piscatores hominum.

20. At illi continuo relictis retibus secuti sunt eum.

21. Et procedens inde, vidit alios duos fratres Jacobum Zebedæi, et Joannem fratrem ejus in navi cum Zebedæo patre eorum, reficientes retia sua: et vocavit eos.

22. Ed egli abbandonorono il padre e le reti, e seguitorono lui.

23. E lesù circuiva tutta Galilea, insegnando nelle sinagoghe, e predicando l'evangelio del regno, e sanando ogni pessima infirmità nel popolo.

24. E la sua opinione spargevasi in tutta la Siria; e offerivano a lui tutti li infermi di varie infermità, e tenuti da' tormenti, e quelli che avevano li demonii, e' lunatici e' paralitici; ed egli li sanava.

25. E da Galilea il seguitorono molte turbe, e da Decapoli (ch' era città capo di dieci città), e da Ierusalem e da Iudea, e dalle terre ch' erano oltra lordane.

CAPO V.

1. Ma vedendo Iesù le turbe, salì in sul monte; (puosesi a sedere), e sedendo egli, i discepoli suoi andorono a lui.

22. Illi autem statim relictis retibus et patre, secuti sunt

eum.

23. Et circuibat Jesus to

bebant, et lunaticos, et paralyticos, et curavit eos.

25. Et secutæ sunt eum turbæ multæ de Galilæa, et

tam Galilæam, docens in sy- | Decapoli, et de Jerosolymis, et de Judæa, et de trans Jorda

nagogis eorum, et prædicans evangelium regni: et sanans omnem languorem, et omnem infirmitatem in populo.

24 Et abiit opinio ejus in totam Syriam, et obtulerunt ei omnes male habentes, variis languoribus, et tormentis comprehensos, et qui dæmonia ha

nem.

CAPUT V.

1. Videns autem Jesus turbas, ascendit in montem, et cum sedisset, accesserunt ad eum discipuli ejus.

2. Ed egli incominciò a (parlare e) ammaestrare loro, dicendo:

3. Beati li poveri per spirito; imperò che di loro è il regno del cielo.

4. Beati li miti; imperò che possederanno la terra.

5. Beati coloro che piangono; imperò che saranno consolati.

6. Beati coloro che hanno fame e sete della giustizia; imperò che saranno saziati.

7. Beati i misericordiosi; imperò che troveranno misericordia.

8. Beati coloro che sono mondi di cuore; imperò che vederanno Iddio.

9. Beati li pacifici; imperò che saranno chiamati figliuoli di Dio.

10. Beati coloro che patiscano persecuzione per la giustizia; imperò che di loro è il reame del cielo.

11. Beati sarete, quando li uomini vi maledi

2. Et aperiens os suum docebat eos, dicens:

3. Beati pauperes spiritu: quoniam ipsorum est regnum cælorum.

4. Beati mites: quoniam ipsi possidebunt terram.

5. Beati, qui lugent: quoniam ipsi consolabuntur.

6. Beati, qui esuriunt et sitiunt iustitiam; quoniam ipsi saturabuntur.

niam ipsi misericordiam consequentur.

8. Beati mundo corde: quoniam ipsi Deum videbunt. 9. Beati pacifici: quoniam filii Dei vocabuntur.

10. Beati, qui persecutionem patiuntur propter justitiam: quoniam ipsorum est regnum cælorum

1. Beati estis, cum maledixerint vobis, et persecuti vos

7. Beati misericordes: quo- fuerint, et dixerint omne ma

ranno, e perseguiteranno, e diranno contra di voi ogni male, mentendo egli, per amor mio.

12. Godete e rallegratevi imperò che la mercede vostra copiosa è in cielo; perchè così perseguitorono li profeti che furono innanzi da voi.

13. Voi sete il sale della terra. Se il sale si estinguerà, in che si salerà? A nulla vale più, se non da metterlo fuori, e serà conculcato dagli uomini.

14. Voi sete la luce del mondo. Non si può ascondere la città ch'è posta sopra il monte.

15. La lucerna, quando s' accende, non si pone sotto lo staio, ma sopra il candeliere, acciò ch' ella faccia lume a tutti quelli che sono in casa.

16. Così risplenderà la luce vostra dinanzi dagli uomini, acciò che veggano le vostre buone opere, e che glorifichino il padre vostro il quale è in cielo. 17. Non vogliate pensare ch' io sia venuto a sciogliere la legge ovver li profeti; non sono venuto a guastare, ma adempiere.

lum advesum vos mentientes, propter me:

12. Gaudete, et exultate, quoniam merces vestra copiosa est in cælis: sic enim persecuti sunt prophetas, qui fuerunt ante vos.

13. Vos estis sal terræ. Quod si sal evanuerit, in quo salietur? ad nihilum valet ultra, nisi ut mittatur foras, et conculcetur ab hominibus.

14. Vos estis lux mundi. Non potest civitas abscondi supra montem posita.

15. Neque accendunt lucernam, et ponunt eam sub modio, sed super candelabrum, ut luceat omnibus qui in domo sunt.

16. Sic luceat lux vestra coram hominibus, ut videant opera vestra bona, et glorificent patrem vestrum, qui in cælis est.

17. Nolite putare quoniam veni solvere legem, aut prophetas: non veni solvere, sed adimplere.

18. In verità vi dico, che insino a tanto che trapassi il cielo e la terra, una minima particella della legge non mancherà (nè verrà meno), insino che tutte queste cose non siano fatte.

19. Ma qualunque (vorrà insegnare, e) non farà uno di questi (miei) minimi comandamenti, e insegnerà così alli uomini, sarà chiamato minimo nel reame del cielo; ma qualunque osserverà, e così (ad altri) insegnerà, sarà chiamato grande nel regno del cielo.

20. Ma io vi dico, che se la vostra giustizia non abbonderà più che quella de' Scribi e Farisei, non intrarete nel regno de' cieli.

21. Avete udito ch' egli è detto dalli antiqui : non ucciderai; colui che ucciderà, sarà degno del giudicio.

22. Ma io vi dico, che ogni uomo che si adirarà contro il suo fratello, sarà degno del giudicio; e colui che dirà al suo fratello: sei pazzo, sarà degno di consiglio colui che dirà: pazzo, sarà degno del fuoco eternale.

18. Amen quippe dico vobis, donec transeat cælum et terra, jota unum, aut unus apex non præteribit a lege, donec omnia fiant.

19. Qui ergo solverit unum de mandatis istis minimis, et docuerit sic homines, minimus vocabitur in regno cælorum: qui autem fecerit et docuerit, hic magnus vocabitur in regno cælorum.

20. Dico enim vobis, quia nisi abundaverit justitia vestra

plus quam Scribarum, et Pharisæorum, non intrabitis in regnum cælorum.

21. Audistis, quia dictum est antiquis: Non occides: qui autem occiderit, reus erit judicio.

22. Ego autem dico vobis: quia omnis, qui irascitur fratri suo, reus erit judicio. Qui autem dixerit fratri suo, raca: reus erit concilio. Qui autem dixerit, fatue: reus erit gehennæ ignis.

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