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Pescara aveva già messo piede nel 16.mo anno di sua età. In secondo luogo il Guicciardini, il quale conosceva molto bene il D'Avalos e delle cose di lui era informato minutamente, nel dirci che costui mori, quando ancora « non passava trentasei anni», (1) io inclino a credere che egli abbia voluto darci ad intendere che « il primo dicembre 1525, in cui fa morire il gran capitano cesareo, questi finisse di compiere 35 anni e cinque o sei mesi, e non 35 e giorni, come pare al signor Tordi, il quale pensa che l'illustre storico « può ben aver voluto per un anno intiero anche quei pochi giorni dall'Avalos vissuti nel 1490, primo anno della sua vita» (2).

Resta cosi assodato che il D'Avalos nacque non giorni, ma mesi prima del cadere di dicembre del 1490. Ed ora cerchiamo di vedere quanti prossimamente furono questi mesi, per istabilire un periodo di tempo più che sicuro per la nascita, ma non con precisione il mese di essa e molto meno il giorno. In ciò ci farà da guida Rinaldo Corso, il notissimo espositore delle rime della Poetessa, nato nove mesi e mezzo prima della morte del D'Avalos e ben informato di quanto riguardava l'illu

(1) Cfr. Storia d'Italia, Firenze, tip. Borghi e Comp., 1837, lib. XVI, cap. V, p. 613.

(2) Cfr. Luogo ed anno ecc. citati, p. 13.

stre vedova del Pescara, sia dai contemporanei, sia principalmente dalla premurosa amica della Marchesana, la poetessa Veronica Gambara. Il Corso dice: «Giove fra tutti gli altri (pianeti) essendo nella seconda faccia di Cancro fa l'huom valoroso, et possente, et gli dà signoria. Questo lume peraventura fiammeggiava allora che nacque il Pescara» (1). Ora per fissare con questa attestazione almeno il periodo di 30 giorni, nel quale nacque il D'Avalos, mi è necessario ricordare un pò della dottrina astrologica secondo Tolomeo ne' tre libri dell'Armonia, come l'ho appreso dal medesimo Corso. In essa si ammette che, de' sette pianeti, il sole e la luna principalmente si convengono al viver nostro e gli altri, alcuni no ed altri, come Giove e Venere, si, e che quando uno di questi due si congiunge con il sole e con la luna in armonia convenevole, « quel parto riesce felicissimo, et perfetto; onde i Greci l'huomo nato sotto si aventuroso ascendente, chiamarono compiuto, et senza menda ». Or bene, alla nascita del D' Avalos cui « Dio volse compiutamente ornare de' beni dell'animo, del corpo et della Fortuna »>

(1) Cfr. Tutte le rime della Illustriss, et Eccellentiss. Signora Vittoria Colonna, Marchesana di Pescara, con l'Esposizione. Venetia, per Giovanni Battis ta et Melchior Sessa fratelli, MDLVIII, pp. 12 e sg.

(1), e che « unicus ætatis suæ faventibus astris futurus esset imperator» (2), trovatosi Giove congiunto col sole, mentre questo era nella sfera del Cancro, ed essendo il sole in quella sfera solo dal 21 di giugno, dove « per ispatio di 30 giorni si dimora » (3), resta come assodato che solo in quel periodo di tempo si può e si deve collocare il giorno natalizio di lui.

In nostra conferma viene Vittoria con l'ultima terzina del son. XXVII, par. I. In essa, lasciando da parte la veste poetica, ella dice che alla nascita dell' amato consorte la terra stava

Col sen carco di gigli e di viole,

i quali, com'è noto, sono fiori primaverili. Anzi, il giglio bianco, detto fior di S. Luigi o giglio di S. Antonio, fiorisce proprio in quel tempo.

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Cosi parmi poter ritenere che Francesco Ferrante D'Avalos sia nato non in Ischia, come vuole l'Ariosto ed il Corso, o in Gifone, « luogo non lontano da quella » isola, come pare al Ruscelli (4), ma in Na

(1) Cfr. CORSO R., op. cit. pp. 10 -14.
(2) Cfr. Yovi P., op. e lib. cit. p, 289.
(3) Cfr. CORSO R., op. cit. p. 473.

(4) Cfr. ARIOSTO L., Or. Fur., c. XXXIII, ott. 28 e 47 CORSO R., Esp. cit. p. 44 e 48, e RUSCELLI G., Pref. ai lettori che precede l'Esposiz, cit, face, I.

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poli, secondo si legge nel Giovio (5) tra il 21 di giugno e il 20 di luglio del 1490.

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