Gerusalemme liberata, Tom 1

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R. Zotti, 1820
 

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Strona 186 - Con questi detti le smarrite menti Consola, e con sereno e lieto aspetto; Ma preme mille cure egre e dolenti, Altamente riposte in mezzo al petto. Come possa nutrir sì varie genti Pensa, fra la penuria e fra 'l difetto; Come all' armata in mar s' opponga, e come Gli Arabi predatori affreni e dome.
Strona 4 - Elicona, ma su nel ciclo infra i beati cori hai di stelle immortali aurea corona, tu spira al petto mio celesti ardori, tu rischiara il mio canto, e tu perdona s'intesso fregi al ver, s'adorno in parte d'altri diletti, che de
Strona 117 - Qui mille immonde Arpie vedresti e mille Centauri e Sfingi e pallide Gorgoni, molte e molte latrar voraci Scille, e fischiar Idre e sibilar Pitoni, e vomitar Chimere atre faville, e Polifemi orrendi e Gerioni; e in novi mostri, e non più intesi o visti, diversi aspetti in un confusi e misti.
Strona 285 - Allor vegg' io che dalla bella face, Anzi dal sol notturno un raggio scende, Che dritto là, dove il gran corpo giace, Quasi aureo tratto di pennel si stende...
Strona 56 - l velo e 'l casto manto è a lei rapito; Stringon le molli braccia aspre ritorte. Ella si tace; e in lei non sbigottito, Ma pur commosso alquanto è il petto forte; E smarrisce il bel volto in un colore, Che non è pallidezza , ma candore. XXVII. Divulgossi il gran caso; e quivi tratto Già 'l popol s' era. Olindo anco v' accorse : Dubbia era la persona, e certo il fatto : Venia, che fosse la sua donna, in forse.
Strona 86 - Così di naviganti audace stuolo, che mova a ricercar estranio lido, e in mar dubbioso e sotto ignoto polo provi l'onde fallaci e '1 vento infido...
Strona 117 - D'essi parte a sinistra e parte a destra a seder vanno al crudo re davante. Siede Pluton nel mezzo, e con la destra sostien lo scettro ruvido e pesante; né tanto scoglio in mar, né rupe alpestra, né pur Calpe...
Strona 86 - Ma quando il sol gli aridi campi fiede Con raggi assai ferventi , e in alto sorge, Ecco apparir Gerusalem si vede, Ecco additar Gerusalem si scorge: Ecco da mille voci unitamente Gerusalemme salutar si sente.
Strona 5 - Tu, magnanimo Alfonso, il qual ritogli Al furor di fortuna, e guidi in porto Me peregrino errante, e fra gli scogli E fra l'onde agitato e quasi absorto, Queste mie carte in lieta fronte accogli, Che quasi in voto a te sacrate i
Strona 126 - D'auro ha la chioma, ed or dal bianco velo Traluce involta, or discoperta appare: Così qualor si rasserena il cielo, Or da candida nube il sol traspare, Or dalla nube uscendo i raggi intorno Più chiari spiega, e ne raddoppia il giorno.

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