Tu intanto, s'entro te non venne meno Il bel desio d'onor, questa fedele Norma ch'io ti prescrivo, accogli in seno. Guarda che per fuggir l'onda crudele Non urti in scoglio, ed al propizio vento Libere non lasciar tutte le vele. Ma la tema in tuo core e l'ardimento Componga un misto che prudenza sia; E seco ti consiglia ogni momento. Dell'onesto e del ver quello ch'io pria Seme in te sparsi, serba e scorgerai Quai felici germogli un giorno dia. Di tutto quello che comprendi e sai, Pompa non far, che un bel tacer talvolta Ogni dotto parlar vince d'assai. Muto de'saggi il ragionare ascolta; Nè molto ti doler s'unqua ti fura Dovuto premio ignara turba e stolta. Noto prima a te stesso esser procura; Preceda ogni opra tua saggio consiglio, E poi lascia del resto al ciel la cura. Diss' egli; e mentre a replicare io piglio, Sen fugge il sogno, e nel medesmo istante Umido apersi e sbigottito il ciglio: E, dalle piume al suol poste le piante, Vidi del dì la face omai vicina, Che la compagua del canuto amante Rosseggiava su l'Indica marina. IMPERIAL RESIDENZA DI SCHÖNBRUNN ODE Composta in Vienna dall' Autore e pubblicata colle stampe del GHELEN nel 1776. COME, Euterpe, al tuo fedele Come mai la cetra usata, Or di nuovo ardisci offrir? Tempo fu che l'aure intorno Rauco suon che, mal temprato, Di Belfonte il gran recinto Se in mirar mi trema il core Là la mente creatrice Tutto il grande e tutto il bello Della squadra e del pennello Ingegnosa radunò. L'arricchì regia larghezza; Ma il saper della ricchezza Ogni vanto superò. I ricetti luminosi Passa quindi, e dì, se puoi, Quanto s'offra agli occhi tuoi Di delizia e di stupor. Dì, se a prova in altra parte, Come qui, natura ed arte Quanto può mostrasse ancor. |