La Divina commedia di Dante Alighieri: già ridotta a miglior lezione dagli accademici della Crusca, Tom 1G. Comino, 1727 |
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10 teft 11 Stamp 9 Stamp 9 teft affai afpetto amor appreffo avea bafti Beatrice Cacciaguida cagion CANTO CANTO XII CANTO XXVII ch'a ch'è ch'i che'l ciafcun ciel cofe cofta coftui colui Crifto Dante deftra dice diffe difio difs dimanda diverfi dolce duca Edegli effa effer effo falute fangue fanta fanza fece fecondo fegno feguir feme fempre fenti fenza ficura fiede fifa foffe foffer fommo fonno fopra forfe fotto fpira fpirto ftato fteffo ftella fufo fuol fuono gente giufo giufto gridò infieme intefa l'altro l'un lafcia Libreria lume maeftro mente mife moffe moftra Mondo noftra occhi omai paffi parea penfando penfier perfona Perocchè piè poco Poeta pofa Pofcia poffa pofto preffo preſſo pria quafi quefto quinci quivi Rifpofe terra teſt tofto torità trifta Varchi veder vedi veggio verfo vidi vifo vifta virtù voftra volfe
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Strona 48 - ngegno tuo da quel , ch' e' suole? Over la mente dove altrove mira ? Non ti rimembra di quelle parole, Con le quai la tua Etica pertratta Le tre disposizion , che 'I Ciel non vuole , Incontinenza , malizia , e la matta Bestialitade?
Strona 56 - Per le nuove radici d' esto legno Vi giuro che giammai non ruppi fede Al mio Signor, che fu d' onor sì degno. E se di voi alcun nel mondo riede, Conforti la memoria mia, che giace Ancor del colpo che invidia le diede. Un poco attese, e poi: Da ch...
Strona 333 - Or quel che t' era retro t' è davanti ; Ma perchè sappi che di te mi giova, Un corollario voglio che t' ammanti. Sempre natura, se fortuna trova Discorde a sè, come ogni altra semente Fuor di sua region, fa mala prova. E, se il mondo laggiù ponesse mente Al fondamento che natura pone, Seguendo lui, avria buona la gente. Ma voi torcete alla religione Tal che fia nato a cingersi la spada, E fate re di tal ch' è da sermone ; Onde la traccia vostra è fuor di strada.
Strona 14 - Ed ecco verso noi venir per nave Un vecchio bianco per antico pelo. Gridando : Guai a voi, anime prave! Non isperate mai veder lo cielo : I' vegno, per menarvi ali' altra riva Nelle tenebre eterne in caldo, e 'n gielo: E tu, che se...
Strona 159 - Amor che nella mente mi ragiona, Cominciò egli allor sì dolcemente, Che la dolcezza ancor dentro mi suona. Lo mio Maestro, ed io, e quella gente Ch' eran con lui, parevan sì contenti, Come a nessun toccasse altro la mente.
Strona 112 - Lo maggior corno della fiamma antica Cominciò a crollarsi mormorando, Pur come quella cui vento affatica. Indi la cima qua e là menando, Come fosse la lingua che parlasse, Gittò voce di fuori, e disse : Quando Mi diparti...
Strona 100 - ... vanno, quando la brina in su la terra assempra l'imagine di sua sorella bianca, ma poco dura alla sua penna tempra; lo villanello a cui la roba manca, si leva, e guarda, e vede la campagna biancheggiar tutta; ond'ei si batte l'anca, ritorna in casa, e qua e là si lagna, come '1 tapin che non sa che si faccia...
Strona 198 - Così ha tolto l' uno ali' altro Guido La gloria della lingua: e forse è nato Chi l' uno e l
Strona li - Lucevan gli occhi suoi più che la stella : E cominciommi a dir soave e piana, Con angelica voce, in sua favella : O anima cortese Mantovana Di cui la fama ancor nel mondo dura, E durerà quanto il moto lontana : L' amico mio, e non della ventura, Nella diserta piaggia è impedito Sì nel camtnin, che volto è per paura : E temo che non sia già sì smarrito, Ch' io mi sia tardi al soccorso levata, Per quel ch' io ho di lui nel Cielo udito.
Strona 322 - Per lo regno mortai, eh' a lui soggiace, Diventa in apparenza poco e scuro, Se in mano al terzo Cesare si mira Con occhio chiaro e con affetto puro...