Storia pittorica della Italia dal Risorgimento delle belle arti fin presso al fine del XVIII secolo, Tomy 3-4Silvestri, 1823 |
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Popularne fragmenty
Strona 261 - Io mi son un che, quando Amore spira, noto, ed a quel modo Che detta dentro, vo significando. O frate, issa vegg...
Strona 196 - Fidia istesso, dicea Marco Tullio, ebbe in mente una più bella Minerva ed un più bel Giove di quel che potè scolpire ; ed è consiglio da saggio aspirare all'ottimo, ma contentarsi del buono. Il Vinci non era contento del suo lavoro, se non lo rendeva così perfetto come vedovalo nella sua idea; e non trovando via di giungere a sì alto grado con la mano e col pennello, or lasciava l'opera sol disegnata, or la...
Strona 60 - Adunque tutto era in ricercare la castigatezza de' contorni , la beltà delle idee , e de' corpi ; nè solo adottava quella strettezza di vesti, quelle pieghe parallele , e quella diligenza di parti , che degenera facilmente in secchezza ; ma trascurava quella parte, che anima le morte immagini , a cui diciamo espressione . Peccò in questa singolarmente dipingendo agli Eremitani il martirio di S. Jacopo ; e lo Squarcione non lasciò di motteggiarnelo acremente . Tali mormorazioni lo misero per altra...
Strona 242 - Il disegno è castigato come ne' veronesi comunemente ; ed è timido alcune volte sul metodo di quegli scolari de' quattrocentisti, che, mentre i contorni fan più pastosi che i loro maestri, par che temano in ogni linea di allontanarsi troppo da' loro esempi : tale è il suo gusto nelle pitture di S. Egidio a Padova. In altre fatte in più adulta età sembra aver voluto imitare più moderni autori, qualche volta Paolo e talora Tiziano stesso nel disegno e specialmente nelle teste...
Strona 141 - ... ne fa uso ; il pennello è fine , diligente , minuto, che sembra scrivere , giusta la espressione oggidì comune, ciò che dipinge. Quanto al colorito il Moretto siegue un metodo, che sorprende per la novità e per l'effetto. Il più che lo caratterizzi è un granosissimo giuoco di bianco e di scuro in masse non grandi, ma ben temperate fra loro , e ben contrapposte.
Strona 181 - Giolfino fosse aneh' egli in Venezia a studiare in Tiziano e in Giorgione: a giudicarne dallo stile si direbbe assai volte che Giulio Romano fosse il suo maestro di disegno, e che nelle tinte non trascurasse i Veneti, ma si formasse un suo sistema. Visse ottanttm anni, ajutato anco dal buon umore; e coiu' è uso de' vecchi si pregiò di sì lunga età; talchè nel quadro che fece a S.
Strona 225 - AaclMBOLDIjùttor di corte da Massimiliano II Augusto ; nel quale uffizio continuò anche sotto Ridolfo. E l'uno e l'altro valsero in certi capricci, che poi andarono in disuso. Eran figure che, vedute in distanza, parean uomo , o donna ; ma appressandosi al quadro , la Flora diveniva un composto di vari fiori e frondi ; il Vertunno una composizione di frutti con le lor foglie. Scherzarono questi due pennelli non solo intorno a soggetti già fabbricati dalla Favola...
Strona 237 - Nel che forse ha oltrepassali i limiti del decoro per servire alla grazia , come ha pur fatto nella Nunziata a s. Antonio di Milano ; ove la s. Vergine e il s. Angiolo sorridono insieme ; cosa men degna di tal tempo e di tal mistero.
Strona 195 - ... più attento in osservare o più pronto a disegnar subito i moti delle passioni, che si dipingono ne' volti e negli atti. Frequentava i luoghi di più concorso, e gli spettacoli dove l'uomo spiega la maggiore sua attività; e in un libricciuolo, che sempre si tenea pronto, delineava le attitudini che andava scegliendo, solito a far conserva di tali disegni e ad usarli di espressione più o meno forte, secondo le opportunità e le gradazioni che vplea fare.
Strona 210 - Litta e in altre case patrizie i suoi quadri da stanza più studiati; e dicamisi quanti altri allora potessero a par di lui. Nel resto non sembra essere stato il Luini punto lento, almeno in lavori a fresco. La Coronazione di spine, che si vede entro il Collegio del S.