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CAPO XXI.

Precetti giudiciali riguardanti i servi comprati, e le serve, i furti, gli omicidj, i parricidj, il plagio, le maledizioni contro i genitori, le risse, la pena del taglione, e il bue, che cozza.

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Vers. 2. Uno schiavo Ebreo, ec. Un Ebreo potea vendere la sua libertà trovandosi in miseria; un figliuolo potea essere venduto dal padre, un debitore decotto diveniva schiavo del creditore; il ladro, che non potea restituire si vendea: in qualunque di queste maniere un Ebreo fosse divenuto schiavo, egli non dovea servire più di sei anni : perocchè il settimo anno, l'anno sabatico, dovea mettersi in libertà. Così uno, che era fatto schiavo l'anno avanti del sabatico, serviva solamente fino all'anno seguente.

Vers. 3. Con tal veste se n'andrà : ec. Se avea una veste nuova, quando fu fatto schiavo, se gli darà una vesta nuova, quando è messo in libertà; e se avea moglie, menerà seco la moglie; e se avea anche de' figliuoli, li menerà via, Levit. XXV. 41.

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Vers. 4. Se il padrone gli avrà dato moglie, ec. Se il padrone ha dato per moglie allo schiavo Ebreo una schiava d'altra nazione, la quale non può godere il privilegio dell' anno sabatico, quegli, venuto quell'anno, avrà la libertà; ma la moglie e i figliuoli non usciranno con lui, e resteranno al padrone. Si rompeya forse perciò il matrimonio? lo nega l' Estio, pretendendo, che sia divisa la coabitazione, salvo il vincolo del matrimonio: altri credono, che tali donne non fossero tragli Ebrei considerate come vere mogli, nè tali congiunzioni per veri matrimonj; i Romani chiamavano contubernio o sia coabitazione, e non matrimonio l'unione di uno schiavo e d'una schiava; la volontà del padrone faceva tali unioni, e le scioglieva.

Vers. 6. Lo presenterà agli dii. A' giudici rappresentanti la persona del supremo giudice.

Accostatolo alla porta. Col forargli l'orecchia, e quasi inchiodarla alla porta della casa veniva a significarsi, che costui sarebbe sempre schiavo in quella casa, o almeno fino all'anno del giubileo, Levit. XXV. 40. Così questo era un marco d'ignominia per un Ebreo, che potea essere libero, e preferiva di rimanere nella schiavitù.

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7. Se uno vende la propria figliuola al servigio altrui, ella non tornerà in libertà nel modo che vi tornan le schiave.

8. Se diviene sgradita agli occhi del suo padrone, a cui fu data, ei la licenzierà: e non avrà diritto di venderla

ad altra gente, s' ei la disprezzò.

9. Che se l'avrà data in isposa al suo figliuolo, la tratterà come un' altra fanciulla.

10. Ma se egli dà a lui un'altra sposa, provvederà di partito la fanciulla, e di vestimenta, e non negherà il prezzo della verginità .

Vers. 7. Se uno vende la propria figliuola ec. Intendesi di uno, che ha venduto la figliuola colla promessa, o almen presunzione, che il padrone, o il di lui figliuolo la sposasse in qualità di moglie almeno secondaria, o sia concubina. Una tale fanciulla Ebrea, benchè comprata come schiava, se non la sposava il padrone, o il figliuolo del padrone, dovea rimettersi in libertà; e non essere sempre schiava, come le donne di altra nazione.

Vers. 8. Se diviene sgradita ... la licenzierà: e non avrà diritto ec. Se ella più non gli piace, la lascerà andar libera, e non avrà diritto (dopo averne abusato) di venderla ad altra gente, vale a dire ad un' altra famiglia Ebrea. Quelle parole della volgata populo alieno non possono significare una nazione straniera, Gentile perocchè nulla si sarebbe detto in favore di questa fanciulla oltre quello, che era di comun diritto tragli Ebrei; vale a dire, che nissuno di essi potesse essere venduto ad uomo d'altra nazione. Si cerca con queste leggi di provvedere di collocamento le figlie de' poveri.

Vers. 9. La tratterà come un'altra fanciulla. Il padre dello sposo darà ad essa la dote, i vestiti ec. > e procurerà, che il figliuolo la tratti come sua sposa.

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11. Che se egli non farà queste tre cose, ella se n'anderà gratis, senza pagamento di prezzo.

12. Chi percuoterà un uomo, uccidendolo volontariamente, morrà senza remissione.

13. Che se non l'ha fatto appostatamente, ma Dio ha fatto, che quegli cadesse nelle sue mani, io ti determinerò il luogo, in cui debba fuggire.

14. Se uno appostatamente, e insidiosamente avrà ucciso il suo prossimo, lo strapperai dal mio altare per farlo morire.

Vers. 11. Che se egli non farà queste tre cose, ec. Se il padre non farà una di queste tre cose, cioè o di sposarla per se, o di farla sposare al figliuolo, o di trovarle un partito, la fanciulla sarà ipso jure libera, senza che si aspetti l'anno sabatico.

Altri riferiscono queste parole alle tre cose prescritte, vers. 10: se non provvederà la fanciulla di partito, se non le darà le vestimenta convenienti, se non darà il prezzo della verginità, qualunque di queste tre cose ometta il padre di famiglia, la fanciulla è libera.

Vers. 12. Morrà senza remissione. Vedi Gen. IX. 6.

Vers. 13. Che se non l'ha fatto appostatamente, ec. Sopra par lò dell'omicidio volontario, qui poi del casuale, il quale però abbia (come credono molti) annessa qualche colpa di negligenza, o d'imprudenza : se quegli non avea intenzione di uccidere l' altro uomo, ma Dio permise, volle, che questi cadesse per le mani di lui, allora l' uccisore potrà rifugiarsi in una delle città, che saranno stabilite, e chiamate città di refugio .· Vers. 14. Lo strapperai dal mio altare. L'omicida volontario non godea dell'asilo. Vedi III. Reg. II. 28.

15. Qui percusserit patrem suum aut matrem, morte moriatur.

16. Qui furatus fuerit hominem, et vendiderit eum, convictus noxae morte moriatur.

17. * Qui maledixerit patri suo, vel matri, morte moriatur.

*Lev. 20. 9. Prov. 20. 20. •Matth. 15. 4. Marc. 7. 10. 18. Si rixati fuerint viri, et percusserit alter proximum suum lapide, vel pugno, et ille mortuus non fuerit; sed jacuerit in lectulo:

19. Si surrexerit, et ambulaverit foris super bacu

lum suum, innocens erit qui percusserit; ita tamen, ut operas ejus, et impensas in medicos restituat.

15. Chi batterà il padre, o la madre, sarà messo a

morte.

16. Chi avrà rubato un иото, e l' avrà venduto, convinto del delitto sia mesSo a morte.

17. Chi maledirà il padre, o la madre sua, sia messo a morte.

18. Se due uomini vengo no a rissa, e uno percuote il suo prossimo con un sasso, o col pugno, e questi non muoja; ma sia stuto giacen

te in letto :

19. Se (poi) si leverà, e anderà fuori appoggiato al suo bastone, il percussore sarà esente dalla pena; con questo però, che rifaccia i danni, e quello, che fu speso pe❜medici.

Vers. 15. Chi batterà il padre, o la madre, ec. Mosè non parla del parricidio, supponendo impossibile una tal empietà .

Vers. 17. Chi maledirà il padre, o lo madre ec. Maledire nelle Scritture significa molte volte ingiuriar di parole; e così in questo luogo.

Vers. 19. Sarà esente dalla pena. Sarà libero dalla pena di morte, checchè poi avvenga dell' uomo percosso da lui; perchè quando ei venisse a morire, la sua morte non si presumerebbe avvenuta per ragione di quella percossa, ma per altre cause.

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