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OPERE

DI

PIETRO METASTASIO

ΤΟΜΟ ΧΙΙ.

FIRENZE

DAL GABINETTO DI PALLADE

MDCCCXIX.

Ital 8180.6.5 (12)』

B

HARVARD
UNIVERSITY
LIBRARY

DA' TORCHJ DELLA STAMPERIA GRAN-DUCALE

LA MORTE

DI CATONE

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LA MORTE

DI CATONE

ELEGIA

1

POICHÈ fu il capo al gran Pompeo reciso,

E che in Cesare sol concorse intero
Quel poter che in due parti era diviso,
La forza egli spiegò del proprio impero
Su l'Africo superbo e sul Britanno,
E sul Partico suolo e su l'Ibero:

Ea

Roma, ancor piena di grave affanno, Fu forza alfin la disdegnosa fronte Sotto il giogo piegar del suo tiranno. Fin nell'estremo là del Tauro monte, Che coll'alta cervice al ciel confina, Rese le genti al suo comando pronte. Ma non poteo perciò l'alma divina Mai soggiogar di quel Romano invitto, Con cui morì la libertà Latina:

Il qual poichè restò vinto e sconfitto L'infame Tolomeo che contendea Alla bella Cleopatra il pingue Egitto, I mesti giorni in Utica traea, Ove ripieno il cor di patrio affetto, Di Pompeo l'aspro fato ancor piangea. Nè per timor che gli nascesse in petto Ivi n'andò, ma sol perchè fuggia Della Romana servitù l'aspetto.

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