La divina commedia, Tom 1Dallo stab. Civelli, 1868 |
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Strona 24
... costam , quam tulerat de Adam , in mulierem , et adduxit eam ad Adam . Dixitque Adam : Hoc nunc os ex ossibus meis , et caro de carne mea . ( II , 21 , 22 , 23. ) 3. Innocenza d ' entrambi : Erat autem uterque nudus 24.
... costam , quam tulerat de Adam , in mulierem , et adduxit eam ad Adam . Dixitque Adam : Hoc nunc os ex ossibus meis , et caro de carne mea . ( II , 21 , 22 , 23. ) 3. Innocenza d ' entrambi : Erat autem uterque nudus 24.
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Adamo alcuni allora altre anime appunto assai avea aver bella bene Bianchi bisogno bolgia buon caduta Calvario Canto capo caso centro cerchio certo ch'io chiama Chiesa cielo città colla colpa comincia Commento conoscere corpo credo Cristo dannati Dante demoni dice dire disse Divina Comedia Ecco Enea erano faceva fanno fare fece figlio Firenze fondo forma fosse furono gente giorno gran guarda Guido Inferno invece l'altro l'uno lascia legge luce Lucifero Luna lungo luogo Maestro maggior male mano mare medesimo mente mezzo mondo monte morte natura naturale Neri nome nota noti nuovo occhi papa Paradiso parla parole passo peccato peccatori pena perduto persona piedi poco poeta ponte porta poteva prese principio proprio punto quei ragione resto salute santo sapere sarebbe segue senso sente serpente sino terra testa tratto trova umana uomo Vedi venire vero verso viaggio vidi Virgilio vivo voleva volte vuol
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Strona 179 - Soli eravamo e senza alcun sospetto. Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso; Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante. Galeotto fu il libro e chi lo scrisse: Quel giorno più non vi leggemmo avante.
Strona 72 - Nel mezzo del cammin di nostra vita, Mi ritrovai per una selva oscura Che la diritta via era smarrita.
Strona 82 - Tu se' lo mio maestro e il mio autore: Tu se' solo colui, da cui io tolsi Lo bello stile, che m
Strona 170 - Nel freddo tempo, a schiera larga e piena ; Così quel fiato gli spiriti mali Di qua, di là, di giù, di su gli mena : Nulla speranza gli conforta mai, Non che di posa, ma di minor pena. 45 E come i gru van cantando lor lai, Facendo in aer di sè lunga riga ; Così vid...
Strona 87 - Ch' ella mi fa tremar le vene ei polsi. A te convien tenere altro viaggio, Rispose, poi che lagrimar mi vide, Se vuoi campar d' esto loco selvaggio: Chè questa bestia, per la qual tu gride, Non lascia altrui passar per la sua via, Ma tanto lo impedisce, che l...
Strona 602 - E come a gracidar si sta la rana Col muso fuor dell'acqua, quando sogna Di spigolar sovente la villana: Livide insin là dove appar vergogna, Eran 1' ombre dolenti nella ghiaccia, Mettendo i denti in nota di cicogna.
Strona 31 - Et ait Dominus Deus ad serpentem: Quia fecisti hoc, maledictus es inter omnia animantia et bestias terrae; super pectus tuum gradieris, et terram comedes cunctis diebus vitae tuae. Inimicitias ponam inter te et mulierem, et semen tuum et semen illius; ipsa conteret caput tuum, et tu insidiaberis calcaneo ejus.
Strona 88 - Quand' io udi': se io mi trascoloro, Non ti maravigliar; che, dicend' io, Vedrai trascolorar tutti costoro. Quegli ch' usurpa in terra il luogo mio, II luogo mio, il luogo mio che vaca Nella presenza del Figliuol di Dio, Fatto ha del cimiterio mio cloaca Del sangue e della puzza, onde 'l perverso Che cadde di quassù laggiù si placa'. Di quel color che per lo sole avverso Nube dipinge da sera e da mane, Vid...
Strona 249 - O Tosco che per la città del foco Vivo ten vai così parlando onesto , Piacciati di restare in questo loco : La tua loquela ti fa manifesto Di quella nobil patria natio Alla qual forse fui troppo molesto. Subitamente questo suono uscio D' una dell' arche ; però m' accostai, Temendo, un poco più al duca mio.
Strona 119 - Vergine madre, figlia del tuo Figlio, Umile ed alta più che creatura, Termine fisso d...