Obrazy na stronie
PDF
ePub
[merged small][graphic][subsumed][subsumed]

(Exavit ergo Jesus portans

lans coronam spineam

et purpureum vestimentum) Et dicit eis: Ecce Homo.

Cap. XIX. v: 5.

ce adduco vobis eum foras, ut cognoscatis, quia nullam invenio in eo causam .

5. (Exivit ergo Tesus portans coronam spineam et purpureum vestimentum). Et dicit eis: Ecce homo.

6. Cum ergo vidissent eum Pontifices et ministri, clamabant, dicentes: Crucifige, crucifige eum. Dicit eis Pilatus: Accepite eum vos, et crucifigite; ego enim non inve

nio in eo causam .

7. Responderunt ei Iudaei: Nos legem habemus, et secundum legem debet mori, quia Filium Dei se fecit.

8. Cum ergo audisset Pilatus hunc sermonem, magis magis timuit.

Ecco, che io ve lo meno fuori, affinchè intendiate, che non trovo in lui reato alcuno.

5. E uscì fuora Gesù portando la corona di spine e la veste di porpora. E disse loro (Pilato): Ecco l'uomo. 6. Ma visto che l'ebbero i Pontefici e i ministri, alzaron le voci, dicendo: Crocifiggi, crocifiggilo. Disse loro Pilato: Prendetelo voi, e crocifiggetelo: imperocchè io non trovo in lui reato .

7. Gli risposero i Giudei: Noi abbiamo la legge, e secondo la legge dee morire perchè si è fatto figliuolo di

Dio.

[ocr errors]

8. Quando udi Pilato queste ste parole, s'intimidì maggiormente.

Vers. 4. Affinchè intendiate, che non trovo ec. Parole notabili, perchè con esse questo giudice si dimostra talmente persuaso e chiarito dell' innocenza di Gesù, che condanna fin se medesimo della pena fattagli soffrire, sebbene non aveva ciò ordinato, se non col fine di raddolcire quegli animi crudeli.

Vers. 5. Ecco l'uomo . Vedete, se un uomo ridotto a sì mal termine sia da temersi .

Vers. 7. Noi abbiamo la legge, ec. Vedendo, che Pilato non facea caso del delitto di ribellione a Cesare, lo accusano di un delitto di religione, di aver procurato di farsi creder Profeta e anche il Messia .

Vers. 8. Si intimidi maggiormente, ec. Inquietato quindi dalla propria coscienza, quindi da' clamori della moltitudine, sentendo ora, che reo lo vogliono di bestemmia contro la legge, conoscendo il carattere della nu

9. Et ingressus est praetorium iterum, et dixit ad Iesum: Unde es tu ? Iesus autem responsum non dedit ei.

10. Dicit ergo ei Pilatus: Mihi non loqueris? Nescis, quia potestatem habeo crucifigere te, et potestatem habeo dimittere te?

11. Respondit lesus: Non haberes potestatem adversum me ullam, nisi tibi datum esset desuper. Propterea, qui me tradidit tibi, maius peccatum habet.

12. Et exinde quaerebat Pilatus dimittere eum; Iudaei autem clamabant, dicentes: Si hunc dimittis, non

9. Ed entro nuovamente nel pretorio, e disse a Gesù: Donde se'tu? Ma Gesù non gli diede risposta.

10. Dissegli perciò Pilato: Non parli con me? Non sai, che sta nelle mie mani il crocifiggerti, e sta nelle mie mani il liberarti ?

11. Rispose Gesù: Non avresti potere alcuno sopra di me, se non ti fosse stato dato di sopra, Per questo colui, che mi ti ha dato nelle mani, è reo di più gran peccato.

12. Da indi in poi cercava Pilato di liberarlo: ma i Giudei alzavan le strida dicendo: Se liberi costui, non

,

zione e la facilità, con la quale ogni leggero pretesto in tal materia serviva per cagionare deʼmovimenti e sollevazioni nel popolo, si sbigottì, e temè, che il fuoco non s'accendesse senza rimedio.

Vers. 11. Non avresti potere alcuno sopra di me, ec. Nè da Cesare, nè da' miei nemici avresti diritto di far cosa alcuna contro di me, se per ispeciale consiglio della Provvidenza divina non fosse dato a te l'arbitrio della mia vita. Così sostiene modestamente la dignità del suo essere, ed esorta Pilato a non temere sì fattamente il furore di quella pazza moltitudine, che si dimentichi di quella potestà infinitamente superiore, alla quale era anch' egli soggetto.

Per questo colui, che mi ti ha dato nelle mani, ec. Giuda, i Pontefici, i Giudei hanno le Scritture, dalle quali potevano comprendere l'esser mio, sono stati testimonj de' miei miracoli, hanno udita la mia dottrina; peccano perciò con malizia più grande, abbenchè tu pure non sei senza colpa.

Vers. 12. Da indi in poi cercava Pilato ec. Indica il santo Evangelista con queste parole, che quello, che detto aveva Gesù Cristo intorno

es amicus Caesaris. Omnis enim, qui se regem facit, contradicit Caesari.

13. Pilatus autem cum audisset hos sermones, adduxit foras Iesum: et sedit pro tribunali in loco, qui dicitur Lithostrotos, Hebraice autem Gabbatha.

14. Erat autem Parasceve Paschae, hora quasi sexta, et dicit Iudaeis: Ecce Rex

vester.

15. Illi autem clamabant: Tolle, tolle,crucifige eum. Dicit eis Pilatus: Regem vestrum crucifigam? Responderunt Pontifices: Non habemus regem, nisi Caesarem.

sei amico di Cesare: dappoichè chiunque si fa re, fa contro a Cesare.

13. Pilato adunque, sentendo questo discorso, menò fuori Gesù: e si pose a sedere sul tribunale nel luogo detto Litostrotos, e in Ebreo Gabbata.

14. ( Ed era la Parasceve della Pasqua, e circa la sesta ora), e disse a' Giudei: Ecco il vostro Re.

15. Ma essi gridavano: To gli, togli, crocifiggilo. Disse loro Pilato: Crocifiggerò io il vostro Re? Gli risposer i Pontefici: Non abbiamo re fuori di Cesare.

16. Tunc ergo tradidit eis 16. Allora adunque lo dieillum, ut crucifigeretur. Su- de nelle lor mani, perchè fos

alla sua innocenza e intorno ai doveri di un giudice, avea fatto breccia nell'animo di Pilato.

Vers. 13. Sentito questo discorso, ec. Temè di non essere accusato di lesa maestà dinanzi a Tiberio principe sospettosissimo, sotto di cui i più leggeri maucamenti erano puniti, come delitti di Stato.

e

Nel luogo detto Litostrotos. Questo luogo era fuori del pretorio, si chiamava così, perchè il pavimento era di piccoli pezzi di marmi rari, , come dicesi, pavimento a mosaico. Il nome, che al luogo stesso davano gli Ebrei, fa vedere che era un luogo elevato.

Vers. 15. Non abbiamo re fuori di Cessare, ec. Tanto può negli animi di costoro l'ingiusto odio contro Gesù, che e rinunziano alla speranza di quel Re tante volte promesso ne' loro Profeti, oggetto e fondamento della loro religione, e si riconoscono soggetti all'impero di un re gentile essi, che solevauo dire, Non abbiamo altro Re, che Dio .

sceperunt autem Iesum, et eduxerunt.

17. Et baiulans sibi cru

cem, exivit in eum, qui dicitur Calvariae locum, Hebraice autem Golgotha :

*Matth. 27. 33. - Marc. 15. 22.
- Luc. 23 33.

18. Ubi crucifixerunt eum, et cum eo alios duos, hinc et hinc, medium autem Iesum.

19. Scripsit autem et titulum Pilatus, et posuit super crucem. Erat autem scriptum: Iesus Nazarenus Rex Iudaeorum.

20. Hunc [ergo titulum multi Iudaeorum legerunt: quia prope civitatem erat locus, ubi crucifixus est Iesus. Et erat scriptum Hebraice, Graece et Latine.

21. Dicebant ergo Pilato Pontifices Iudaeorum: Noli scribere, Rex Iudaeorum: sed quia ipse dixit: Rex sum Iudaeorum.

22. Respondit Pilatus : Quod scripsi, scripsi.

23. Milites* ergo cum crucifixissent eum, acceperunt vestimenta eius (et fecerunt * Matth. 27. 35. - Marc. 15. 24. - Luc. 23. 34.

se crocifisso. Presero pertan to Gesù, e lo menarono via,

17. Ed egli portando la sua croce, s'incamminò verso il luogo detto del Cranio, in Ebraico Golgotha:

18. Dove crocifissero lui, e con lui due altri, un di qua e uno di là, e Gesù nel mez

ZO.

19. E scrisse di più Pilato un cartello, e lo pose sopra la croce. Ed eravi scritto: Gesù Nazzareno Re de Giudei.

20. Or questo cartello lo lessero molti Giudei: perchè era vicino alla città il luogo, dove Gesù fu crocifisso. Ed era scritto in Ebraico, in Greco e in Latino.

21. Dicevan però a Pilato i Pontefici de' Giudei: Non iscrivere, Re de' Giudei: ma che costui ha detto: Son Re de' Giudei.

22. Rispose Pilato: Quel, che ho scritto, l'ho scritto.

23. I soldati poi crocifisso che ebber Gesù, presero le sue vesti (e ne fecer quattro

« PoprzedniaDalej »