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usque Bethleem, et videamus no a Betlemme a vedere quello, che è ivi accaduto, come il Signore ci ha manifestato.

hoc verbum, quod factum est, quod Dominus ostendit nobis.

16. Et venerunt festinantes: et invenerunt Mariam et Ioseph et Infantem positum in praesepio.

17. Videntes autem cognoverunt de verbo, quod dictum erat illis de Puero

hoc.

18. Et omnes, qui audierunt, mirati sunt: et de his, quae dicta erant a pastoribus ad ipsos.

19. Maria autem conservabat omnia verba haec, conferens in corde suo.

20. Et reversi sunt pastores glorificantes et laudantes Deum in omnibus, quae au

16. E andarono con prestezza: e trovarono Maria e Giuseppe e il Bambino giacente nella mangiatoja.

17. E vedutolo, intesero quanto era stato detto loro di quel Bambino.

18. E tutti quelli, che ne sentirono parlare, restarono maravigliati delle cose, che erano state riferite loro dai pastori.

19.Maria però di tutte queste cose facea conserva, paragonandole in cuor suo.

20. E i pastori se ne ritornarono glorificando, e lodando Dio per tutto quello, che

Vers. 18. Restarono maravigliati ec. La semplicità de' pastori toglieva ogni sospetto di finzione e di falsità, come osservò s. Ambrogio.

Vers. 19. Facea conserva, paragonandole ec. Paragonava tutto quel, che vedeva, e udiva con quello, che era scritto in Mosè e ne' profeti, nutreudo la sua fede e la sua gratitudine verso Dio, al quale era piaciuto, che in cose si grandi toccasse a lei ad aver si gran parte, ma contentandosi di adorare in silenzio le opere di Dio, conservando in mezzo a tante grandezze la modestia e l'umiltà, che tanto convengono a una vergine.

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Vers. 21. Compiti, che furono gli otto giorni. Questa maniera di parlare non significa, che gli otto giorni fossero già passati dalla nascita di Cristo ; ma che era venuto l'ottavo giorno, dentro del quale dovea circoncidersi il bambino e darsegli il nome .

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Vers. 22. Venuto il tempo della purificazione di lei. La Vergine si soggettò alla legge della purificazione pello stesso motivo, per cui Cristo volle esser circonciso; vale a dire, per dare a tutti esempio d' umiltà e di obbedienza. Secondo la legge di Mosè la donna, che avea partorito un maschio, restava immonda per sette giorni, e l'ottavo giorno si circoncideva il suo parto, e per altri trentatrè giorni non potea nè toccar nulla di santo, nè entrare nel tempio: se partoriva una femmina, si raddoppiavano i sette, e i trentatrè giorni.

Vers. 23. Qualunque maschio primogenito ec. In memoria dei primogeniti egiziani uccisi dall' Angelo comandava la legge, che fossero offerti a Dio i primogeniti tanto degli uomini, come degli animali. Ma in

dam, sanctum Domino vocabitur:

24. Et ut darent hostiam, secundum quod dictum est* in lege Domini, par turturum, aut duos pullos columbarum.

* Levit. 12. 8.

25. Et ecce homo erat in Ierusalem, cui nomen Simeon: et homo iste iustus et timoratus, expectans consolationem Israel: et Spiritus sanctus erat in eo.

26. Et responsum acceperat a Spiritu sancto, non vi

mogenito sarà consacrato al Signore :

24. E per fare l'offerta, conforme sta scritto nella legge del Signore, un pajo di tortore, o due colombini .

25. Era allora in Gerusalemme un uomo chiamato Simeone: e questi uomo giusto e timorato, che aspettava la consolazione d'Israele: ed era in lui lo Spirito santo.

26. Ed eragli stato rivelato dallo Spirito santo, che non

:

luogo de' primogeniti erasi Dio riserbata la intera tribù di Levi consacrata al sacerdozio quindi si offerivano bensì a Dio i primogeniti nel tempio, ma immediatamente si riscattavano col prezzo di cinque sicli da' genitori. Di questo prezzo pagato per Gesù non parla s. Luca, forse perchè nulla ebbe di particolare, essendo in virtù della legge ordinata la medesima somma per tutti e poveri e ricchi .

Vers. 24. E per fare l'offerta, per la purificazione di Maria. Que. sta offerta era di un agnello e di un colombo, o di una tortora, ma alle povere donne si permetteva di offerire un pajo di tortore o due colombi, Levit. XII. 8.

Vers. 25. Aspettava la consolazione d'Israele. La venuta del Cristo, la quale con queste parole era intesa non solamente ne' profeti, ma anche tra gli Ebrei comunemente. Vedi Isaia XLIX. 13., LII. 9., LXVI. 13., Ierem. XXXI. 13., Ezech. I. 17. Ed era in lui lo Spirito santo. In. tendesi lo spirito di profezia, il quale avea cessato già tempo nella sina goga; ma dovea rinnovarsi con gran vantaggio alla venuta del Salvatore.

Vers. 26. Il Cristo del Signore. Dalla schiavitù di Babilonia in poi il nome di Cristo, cioè di unto, fu appropriato al Messia, come quegli, che non dagli uomini, ma dal padre per lo Spirito santo dovea essere unto in re e sacerdote, e ricolmo de'doni del medesimo Spirito senza misura; per la qual cosa dice egli medesimo in Isaia: Lo spirito del Signore è sopra di

surum se mortem, nisi prius videret Christum Domini.

27. Et venit in spiritu in templum. Et cum inducerent puerum Iesum parentes eius, ut facerent secundum consuetudinem legis pro eo,

28. Et ipse accepit eum in ulnas suas, et benedixit Deum, et dixit:

29. Nunc dimittis servum tuum, Domine, secundum verbum tuum in pace:

30. Quia viderunt oculi mei Salutare tuum,

31. Quod parasti ante faciem omnium populorum :

avrebbe veduto morte, prima di vedere il Cristo del Signo

re.

27. E condotto dallo spirito di Dio andò al tempio. E quando i genitori v'introdussero il bambino Gesù per fare rispetto a lui il consueto secondo la legge,

28. Egli lo prese tra le sue braccia, e benedisse Dio, e disse:

29. Adesso lascerai, o Signore, che se ne vada in pace il tuo servo secondo la tua parola:

30. Perchè gli occhi miei hanno veduto il Salvatore dato da te,

31. Il quale è stato esposto da te al cospetto di tutti i popoli:

me, perchè egli mi ha unto, mi ha mandato ad annunziare ai poveri la buona novella.

Vers. 28. E lo prese tra le sue braccia, ec. Lo stesso Spirito santo, che lo avea condotto al tempio, gli fe' conoscere, che quel bambino era il desiderato Messia. Ma osservisi, come Dio concede a Simeone molto più di quello, che gli avea promesso, mentre non solo può vedere, ma e toccare e abbracciare con eccesso di amore il Cristo.

Vers. 29. Adesso lascerai, o Signore, ec. Il santo vecchio pieno di consolazione, vedendo adempiuti i suoi desiderj, dice a Dio, che muor lieto e contento: e siccome secondo la parola di Dio ha veduto il Salvatore; così adesso, null' altro restandogli da bramar sulla terra, morrà in pace.

Vers. 31. Al cospetto di tutti i popoli. Questo Salvatore è stato elevato da te come segno, argomento e principio di salute non pel solo

32. Lumen ad revelatio

32. Luce a illuminare le

nem gentium, et gloriam ple- nazioni, e a gloria del popolo tuo Israele.

bis tuae Israel.

33. Et erat pater eius et mater mirantes super his, quae dicebantur de illo.

34. Et benedixit illis Simeon, et dixit ad Mariam matrem eius: * Ecce positus est hic in ruinam et in resurrectionem multorum in Israel: et in signum, cui contradice

tur:

* Isai. 8. 14. - Rom. 9. 32. - 1. Pet. 2. 7.

33. E il padre e la madre di Gesù restavano maravigliati delle cose, che di lui si di

cevano.

34. E Simeone li benedisse, e disse a Maria sua madre: Ecco che questi è posto per ruina e per risurrezione di molti in Israele, e per bersaglio alla contradizione :

Israele, ma per tutte le genti. Così Simeone profetizza la vocazione dei Gentili, della quale il mistero fu sì tardi compreso da' medesimi Apostoli. Vedi Atti XI. 18.

Vers. 32. Luce a illuminare le nazioni, Isai. XLIX. 6. Te io ho dato luce alle nazioni: e nel Salm. XCVIII. 3. Nel cospetto delle nazioni ha rivelata la sua giustizia, quella giustizia, che viene dalla fede in Cristo. E a gloria ec. Gesù fu veramente la gloria d'Israele; perchè a Israele fu primieramente promesso; in Israele fu conosciuto; d' Israele nacqne secondo la carne; con Israele passò tutto il tempo della sua vita mortale; in Israele operò i miracoli; a lui annunziò il regno di Dio, e adempi le predizioni de profeti di quella nazione, dalla quale la fede e il Vangelo si diramò a tutte le genti.

Vers. 33. Restavano maravigliati ec. Alla Vergine e a s. Giuseppe era stata rivelata la sostanza de' misterj di Cristo; ma il vederli di poi a parte a parte adempiuti sotto de' loro occhi non potea non risvegliare ne' loro cuori un vivo sentimento di ammirazione e di gratitudine verso Dio.

Vers. 34. E Simeone li benedisse. Ch' ei benedicesse anche il Bambino, nol dice il santo Evangelista; e non può presumersi, ch' egli ardisse di farlo, dopochè lo stesso Bambino avea riconosciuto e celebrato come autore d'ogni benedizione e salute. Ma è da notarsi, che la parola benedire si prende non tanto per significar benedizione sacerdotale, ma

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