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COMUNE DEI SANTI

Per un Martire Pontefice.

Epistola: S. Giacomo, I.

Beato l'uomo che tollera tentazione; perchè, quando sarà stato provato, riceverà la corona di vita promessa da Dio a quelli che lo amano. Nissuno, quand'è tentato, dica che è tentato da Dio: imperocchè Dio non è tentatore di cose male; ed ei non tenta nissuno. Ma ciascuno è tentato dalla propria concupiscenza, che lo tragge e lo alletta. Indi la concupiscenza, quando ha conceputo, partorisce il peccato: il peccato poi, consumato che sia, genera la morte. Non vogliate adunque ingannarvi, fratelli miei dilettissimi. Ogni buon dato e ogni perfetto dono viene di sopra, scendendo da quel Padre de' lumi, in cui non è mutamento, né alternativa di adombramento. Imperocchè

egli per sua volontà ci generò per la parola di verità, affinchè noi siamo quali primizie delle

sue creature.

Vangelo: Luca, XIV.

Gesù disse alle turbe:

Se uno vien da me, e non odia il padre suo, e la madre, e la moglie, e i figliuoli, e i fratelli, e le sorelle, e fin l'anima sua, non può essere mio discepolo. E chi non porta la sua croce, e mi segue, non può essere mio discepolo. Imperocchè chi di voi fabbricar volendo una torre, non fa prima a tavolino i conti delle spese, che vi vorranno, e se abbia con che finirla; affinché, dopo gettate le fondamenta non potendo egli terminarla, non comincino tutti quei, che veggono, a burlarsi di lui, dicendo: Costui ha principiato a fabbricare, e non ha potuto finire? Ovvero, qual è quel re, che stando per muover guerra a un altro re non consulti prima a tavolino, se possa con diecimila uomini andar incontro ad uno, che gli vien contro con ventimila? Altrimenti mentre

questi è tuttora lontano, gli spedisce ambasciatori, e lo prega di pace. Cosi pertanto chiunque di voi non rinunzia a tutto quel che possiede, non può esser mio discepolo.

ORAZIONE. Risguardate, onnipotente Iddio, alla nostra infermità: e poichè ci aggrava il peso del nostro mal operato, proteggaci del beato N. vostro Martire e Pontefice la gloriosa intercessione. Per N. S. G. C.

SEGRETA. Accettate benignamente, o Signore, il sacrificio che vi offeriamo in memoria dei meriti del beato N. vostro Martire e Pontefice: e concedete che ci torni a perpetuo sussidio. Per N. S. G. C.

POSTCOMUNE. Ristorati per la partecipazione del sacro dono, noi vi preghiamo, o Signor Dio nostro, che mediante l'intercessione del beato N. vostro Martire e Pontefice, ci avvenga di sperimentare l'effetto di ciò che celebriamo. Per N. S. G. C.

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