GLI EDITORI L CONVITO di Dante, benchè da Giovanni Villani (a) e dal Boccaccio (b) esaltato con magnifiche lodi, è venuto alla posterità lacero e guasto per guisa, che in sì deplorata condizione non si trova forse alcun libro d'antico scrittore. La cagione di che non è già da attribuirsi all'essergli stato troppo tardi conceduto l'onore della stampa, poichè anzi esso fu dato in luce dal Bonaccorsi nel 1490, e vale a dire diciotto anni solamente dopo la Divina Commedia, la cui prima edizione, della quale i bibliografi conoscano con certezza la data, ¿ del 1472. Ma vuolsi pensare che Dante, rivoltosi con tutto l'animo al gran Poema, lasciasse non solamente imperfetta quest'opera, (a) Lib. 9, Cap. 134. (¿) Vita di Dante. |