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3. E spedito che fu dalle cerimonie del funerale,parlò co'figliuoli di Heth dicendo: 4. Io son forestiero e pellegrino presso di voi: datemi tra voi il dritto di sepoltura, affinchè io possa seppellire il mio morto.

5. Risposero i figliuoli di Heth, e dissero:

6. Signore, ascoltaci: Tu sei presso di noi un principe di Dio: seppellisci il tuo morto in quella, che più a te piacerà, delle nostre sepolture, enissuno sarà, che possa vietarti di seppellire il tuo morto nel suo monumento.

7. Si alzò Abramo, e sʼinchinò al popolo della terra, vale a dire a figliuoli di Heth:

8. E disse loro: Se piace a voi, che io seppellisca il mio morto, ascoltatemi, e intercedete per me presso Ephron figliuolo di Seor:

Vers. 6. Tu sei presso di noi un principe di Dio, ec. Tutto questo trattato si faceva alla porta di Hebron, raunandosi in que' tempi il popolo alle porte delle città, come in oggi nelle piazze. Principe di Dio vale principe grande, esimio. Vedesi il concetto grande, in cui era Abramo presso tutti per le sue virtù assai più, che per le sue ricchezze; perocchè le ricchezze disgiunte dalla virtù partoriscono piuttosto invidia, e malevoglienza.

Seppellisci il tuo morto in quella, che più a te piacerà, ec. Ei non compresero, che Abramo non voleva aver comunanza di sepolcro con essi, perchè erano idolatri .

9. Ut det mihi speluncam duplicem, quam habet in extrema parte agri sui: pecunia digna tradat eam mihi coram vobis in possessionem sepulchri.

10. Habitabat autem Ephron in medio filiorum Heth. Responditque Ephron ad Abraham, cunctis audientibus, qui ingrediebantur por tam civitatis illius, dicens: 11. Nequaquam ita fiat, domine mi; sed tu magis ausculta, quod loquor: Agrum trado tibi, et speluncam, quae in eo est, praesentibus filiis pópuli mei: sepeli mortuum

tuum.

12. Adoravit Abraham coram populo terrae;

13. Et locutus est ad Ephron, circumstante plebe: Quaeso, ut audias me: dabo pecuniam pro agro: suscipe eam, et sic sepeliam mortuum meum in eo.

mere

9. Affinchè egli mi conceda la doppia caverna, che egli ha al fondo del suo campo: a prezzo giusto me la dia alla vostra presenza, affinchè io sia padrone di farne una sepoltura.

10. Or Ephron si stava in mezzo a' figliuoli di Heth. E rispose Ephron ad Abramo, a sentita di tutti quelli, che entravano nella porta della città, dicendo :

11. Non sia così, signor mio: ma fa tu piuttosto a modo mio in quel, ch' io ti dico: Io ti fo padrone del campo, e della caverna, che iviè, alla presenza de figliuli del popol mio: seppellisci il tuo morto.

12. S'inchinò Abramo dinanzi al popolo della terra;

13. E parlò ad Ephron, stando tutt' all' intorno la moltitudine: Digrazia ascol tami: io darò il denaro per il campo: prendilo, e così vi seppellirò il mio morto.

Vers. 9. La doppia caverna ec. Alcuni intendono che avesse due cauna per seppellirvi gli uomini, l'altra per le donne.

Vers. 10. Ephron si stava in mezzo ec. Questo è il senso della volgata. Ephron, la caverna del quale volea comprare Abramo, si trovava presente tralla gente, che era alla porta, dove Abramo parlava. Or egli alzó la e fece sua risposta. Vedi gli Atti VII. 16.

voce,

14. Responditque Ephron: 15. Domine mi, audi me : Terra, quam postulas, quadringentis siclis argenti valet: istud est pretium inter me, et te: sed quantum est hoc? sepeli mortuum tuum.

16. Quod cum audisset Abraham, appendit pecuniam, quam Ephron postulaverat, audientibus filiis Heth, quadringentos siclos argenti pro batae monetae publicae.

17. Confirmatusque est ager quondam Ephronis, in quo erat spelunca duplex, respiciens Mambre, tam ipse, quam spelunca, et omnes arbores ejus in cunctis terminis ejus per circuitum.

18. Abrahae in possessio nem, videntibus filiis Heth, et cunctis, qui intrabant tam civitatis illius.

por

14. Ed Ephron rispose: 15. Signor mio, ascoltami: Il terreno, che tu domandi, vale quattrocento sicli d'ar gento: questo è il prezzo tra me, e te: ma che gran cosa è ella questa? seppellisci il

tuo morto.

16. Udito ciò Abramo pesò il denaro domandato da Ephron alla presenza de figliuoli di Heth, quattrocento sicli d'argento di buona moneta mercantile.

17. E il campo una volta di Ephron, nel quale era una doppia.caverna, che guar dava verso Mambre, tanto esso, come la caverna e tutte le piante, che erano all'intorno dentro de' suoi confini.

18. Fu ceduto in pien dominio ad Abramo alla presenza de' figliuoli di Heth, e di tutti quelli, che entravano nella porta di quella città.

Vers. 16. Pesò il denaro. L' Ebreo pesò l'argento non eravi ancora la moneta battuta e coniata.

Di buona moneta : L'Ebreo: d'argento, che corre traʼ mercatanti. I quattrocento sicli verrebbero a fare poco più di cinquanta tre zecchini e mezzo, contando il siclo d'argento a soldi trentadue e sei denari di Francia, col Calmet, dissert. sopra le monete ec.

Vers. 17 e 18. Fu ceduto in pien dominio. Non si parla di scrit tura, perchè non era ancora in uso ne' contratti .

Abramo, a cui Dio avea promesso il dominio di tutta la terra di Chanaan, e il quale per la ferma fede in questa promessa fa l'acquisto della caverna di Ephron per farvi una sepoltura per Sara e per se stes

19. Atque ita sepelivit Abraham Saram uxorem suam in spelunca agri duplici, quae respiciebat Mambre: * haec est Hebron in terra Chanaan.

* Infr. 35. 27.

20. Et confirmatus est ager et antrum, quod erat in eo, Abrahae in possessionem monumenti a filiis Heth.

19. E così Abramo seppelli Sara sua moglie in quel campo, nella doppia caverna, che guardava verso Mambre, la quale è Hebron nella terra di Chanaan.

20. E i figliuoli di Heth confermarono ad Abramo il dominio del campo e della caverna,che era in esso, per servirsene di monumento.

come

so, non ebbe da Dio in quel paese nemmen un piede di terra, notò s. Stefano negli Atti cap. VII. 5. Abramo vi compra un campo per avervi ragione di sepoltura; e così si confessa ospite e pellegrino sopra la terra, e dimostra, che ad una terra e ad una patria migliore egli anela, come dice l' Apostolo, cioè alla celeste, di cui era figura la terra di Chanaan. Vedi Hebr. XI. 13. 16..

CAPO XXIV.

Il servo di Abramo dopo aver prestato giuramento è mandato nella Mesopotamia a cercare una moglie ad Isacco: chiede dal Signore un segnale, o trova Rebecca, e col consenso de' genitori e del fratello e di lei la conduce ad Isacco, ed egli la prende per sua moglie, e si cousola della perdita della madre.

1.

Erat autem Abraham senex dierumque multorum: et Dominus in cunctis benedixerat ei.

2. Dixitque ad servum seniorem domus suae, qui praeerat omnibus, quae habebat: * Pone manum tuam sub. ter femur meum

* Infr. 47. 29.

1. Ma Abramo era vecchio, e ďetà avanzata: e il Signore lo avea benedetto in tutte le cose.

2. E disse al più antico servo di casa sua, che avea il governo di tutto il suo: Metti la tua mano sotto la mia coscia

ANNOTAZIONI

Vers. 1. Era vecchio ec. Aveva cento quarant'anni, e Isacco ne avea quaranta .

Vers. 2. Al più antico servo. Eliezer. Vedi cap. XV. 2.

Metti la tua mano sotto la mia coscia. Questo rito in simile occasione si osserva da Giacobbe, cap. XLVII. 29, e il non vederlo mai più adoperato in tutta la Scrittura porse ragionevole motivo a' Padri di considerare l'azione di questi due Patriarchi come misteriosa, e di altissimo significato. Con essa adunque veniva ad annunziarsi il Cristo, il quale dalla carne de' medesimi Patriarchi dovea nascere e pel quale facevasi giuramento, usandosi tal ceremonia: ed è qui, dice s. Gregorio, come se Abramo dicesse al servo: Tocca il mio figliuolo, e giura pel mio Dio. Vedi s. Girolamo, s. Agostino, s. Ambrogio, s. Prospero, s. Bernardo, Isidoro, ec.

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