Cronica di Giovanni Villani: a miglior lezione ridotta coll' aiuto de' testi a penna, Tom 6Magheri, 1823 |
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Strona 6
... l'Arno per la città ricevere , e per cagione di di- fetto di molte pescaie fatte infra la città per le molina , onde l'Arno per le dette pescaie era alzato to oltre l'antico letto di più di braccia sette ; 6 GIOVANNI VILLANI.
... l'Arno per la città ricevere , e per cagione di di- fetto di molte pescaie fatte infra la città per le molina , onde l'Arno per le dette pescaie era alzato to oltre l'antico letto di più di braccia sette ; 6 GIOVANNI VILLANI.
Strona 9
... cagione fu detto , che per isperienza s'è provato , come in questa cronica farà menzione . E caduto Marte , e quante case avea dal ponte Vecchio a quello dalla Carraia , e infino alla gora lungo l'Arno ro- vinato , e in borgo san Iacopo ...
... cagione fu detto , che per isperienza s'è provato , come in questa cronica farà menzione . E caduto Marte , e quante case avea dal ponte Vecchio a quello dalla Carraia , e infino alla gora lungo l'Arno ro- vinato , e in borgo san Iacopo ...
Strona 13
... cagione fu per lo corso celeste e forti congiunzioni di pianete , assegnandone più ragioni , le quali in parte racconteremo in brieve e al grosso , per me- glio fare intendere , in questo modo , cioè ; che a dì 14 del Maggio passato fu ...
... cagione fu per lo corso celeste e forti congiunzioni di pianete , assegnandone più ragioni , le quali in parte racconteremo in brieve e al grosso , per me- glio fare intendere , in questo modo , cioè ; che a dì 14 del Maggio passato fu ...
Strona 15
... Toscana , fu risposto , che prima ci fu la cagione della mala provvedenza de ' Fio- rentini , come detto è , per l'altezze delle pescaie ; l'altra secondo istorlomia , Saturno , il quale dà infortuna LIBRO UNDECIMO 15.
... Toscana , fu risposto , che prima ci fu la cagione della mala provvedenza de ' Fio- rentini , come detto è , per l'altezze delle pescaie ; l'altra secondo istorlomia , Saturno , il quale dà infortuna LIBRO UNDECIMO 15.
Strona 16
... cagione del soperchio diluvio e dammaggio alla città di Firenze più che a Pisa . E basti quello che in questo avemo raccolto di più lunghe di- sposizioni degli astrolaghi sopra questa questione . Sopra la detta questione i savi ...
... cagione del soperchio diluvio e dammaggio alla città di Firenze più che a Pisa . E basti quello che in questo avemo raccolto di più lunghe di- sposizioni degli astrolaghi sopra questa questione . Sopra la detta questione i savi ...
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addietro Adoardo Alberto della Scala alquanto Altopascio ambasciadori appresso Aretini Arezzo Arno assai assedio avea avemo Azzo Visconti battaglia Bologna borgo Bovolento Brabante cacciarono cagione capitano castello cavalieri e popolo cavallo e a piedi ch'era Cicilia città di Firenze città di Lucca cittadini colla comune di Firenze conestabili contado conte d'Arezzo d'Inghilterra detto anno detto messer diluvio dugento ebbono erano essendo fece Fiandra figliuolo Fiorentini fiorini d'oro Francia furono gabella galee ghibellini Giovanni guardia guastò guelfi guerra Iacopo Iddio incontanente infino innanzi l'oste lega Lombardia Luchino Visconti mandò marchese masnade Mastino della Scala menzione messer Alberto messer Azzo messer Luchino messer Mastino messer Piero Rosso moneta nimici oste Padova papa Parma patti peccati pedoni perocchè Perugini piccioli Pisa Pisani ponte ponte alla Carraia presi reame rentini rubellò Ruberto santa sanza savi sconfitta signore soldati terra tiranno trattato uficio Valdinievole veggendo Veneziani venne Verona vittuaglia دو وو
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Strona 184 - Troviamo ch'e' fanciulli e fanciulle che stanno a leggere, da otto a dieci mila. I fanciulli che stanno ad imparare l'abbaco e algorismo*) in sei scuole, da mille in milledugento. E quegli che stanno ad apprendere la grammatica e loica in quattro grandi scuole, da cinquecentocinquanta in seicento. Le chiese ch'erano allora in Firenze e ne...
Strona 184 - Firenze circa yenticinquemila uomini da portare arme,1 da' quindici anni infino in settanta, tutti cittadini, intra' quali avea millecinquecento cittadini nobili e potenti, che sodavano per grandi1 al Comune. Aveva allora in Firenze da settantacinque cavalieri di corredo.* Bene troviamo che innanzi che fosse fatto il secondo popolo, che regge al presente,* erano i cavalieri più di dugentocinquanta; che poiché '1 popolo fu, i grandi non ebbono stato né signoria come prima, e però pochi si facevano...
Strona 177 - 1 suo contado, Colle di Valdelsa e la sua corte, e in ciascuna di queste terre avea fatto fare uno castello, e teneva diciotto castella murate del distretto e contado di Lucca, e del nostro contado e distretto quarantasei castella forti e murate, sanza quelle di proprj cittadini, e più terre e ville sanza mura, che erano in grandissima quantità.
Strona 185 - Calimala de' panni franceschi e oltramontani erano da venti, che faceano venire per anno più di diecimila panni, di valuta di trecento migliaia di fiorini d'oro, che tutti si vendeano in Firenze, sanza quelli che mandavano fuori di Firenze. I banchi de
Strona 183 - Comune, stimati l'anno fiorini cinquemila d'oro, e più. Per castellani e guardie di rocche, si tengono per lo Comune di Firenze fiorini quattromila d'oro. Per fornire la camera dell'arme di balestra, sagittamento e palvesi, fiorini millecinquecento d'oro. Somma l'opportune spese, sanza i soldati a cavallo ea piedi, fiorini quarantamila d'oro o più l' anno. A' soldati a cavallo ea piedi non ci ha regola né numero fermo, eh...
Strona 171 - Lombardia, molto mancò la potenza e stato de' mercatanti di Firenze e di tutto il comune , e la mercatanzia e ogni arte n' abbassò, e venne in pessimo stato , come innanzi si farà menzione; perocché fallite le dette due compagnie, ch'erano due colonne, e per la loro potenzia, quando erano in buono stato, condivano con i loro traffichi grande parte della mercatanzia e'trafflchi de'cristiani, ed eran quasi alimento di tutto il mondo, ogn' altro mercatante fu sospetto e mal creduto.
Strona 182 - Comune e campanai delle due torri, cioè quella de' priori e quella del podestà, lire cinquecentocinquanta. Il capitano con sessanta fanti che stanno al servigio e guardia de" Signori priori, lire cinquemiladugento di piccioli. Il notaio forestiere sopra le riformagioni e il suo compagno; lire quattrocentocinquanta di piccioli. Il cancelliere del Comune e il suo compagno, lire quattrocentocinquanta di piccioli l'anno. Per lo pasto de' lioni, torchi e candele e panelli 26 per li priori, lire duemilaquattrocento,...
Strona 182 - Per limosine a' religiosi e spedali, l'anno lire duemila di piccioli. Seicento guardie, che guardavano di notte alle poste 3 della città, lire diecimilaottocento di piccioli. Il palio di sciamito * che si corre l'anno per san Giovanni, e quelli di panno per san Barnaba e per santa Reparata costano l'anno fiorini cento d'oro. Per ispese in spie e messi che vanno fuori per lo Comune, l'anno lire milledugento di piccioli.
Strona 185 - Firenze e ne' borghi, contando le badie e le chiese de' frati religiosi , troviamo che sono centodieci, tra le quali sono cinquantasette parrocchie con popolo , cinque badie cun due priori con da ottanta monaci , ventiquattro m (misteri di monache con da cinquecento donne, dieci regole di frati , trenta spedali con più di mille letta ad allogare i poveri e infermi , e da dugentocinquanta in trecento cappellani preti. Le botteghe dell'arte della lana erano dugento o più, e facevano da settanta in...
Strona 100 - Et misericordia ejus a progenie in progenies timentibus eum. Fecit potentiam in brachio suo: dispersit superbos mente cordis sui. Deposuit potentes de sede, et exultavit humiles.