Obrazy na stronie
PDF
ePub

pono quattro galee fedendo in terra cariche di pregioni, che i più scamparono. Lasceremo alquanto de' fatti di Firenze e d'altre novità d'Italia, e diremo della guerra del re di Francia e del re d'Inghilterra e de' suoi collegati Fiamminghi e Brabanzoni e Anoieri.

CAP. CIX.

Come ricominciò la guerra dal re di Francia al re d'Inghilterra.

Nel detto anno, a dì 9 di Dicembre, i Fiamminghi e'Brabanzoni con gli Anoieri rifermarono lega insieme contro al re di Francia. E poi a dì 23 di Gennaio Adoardo terzo re d'Inghilterra venne d'Analdo a Ganto, e giurò la detta lega, faccendosi nominare re di Francia per lo retaggio della madre, portando per insegne e in suggello l'arme di Francia e d'Inghilterra dimezzata. E poi a di 20 di Febbraio si partì da Bruggia, e andonne in Inghilterra, promettendo di tornare assai tosto con tutto suo isforzo. Partito il re d'Inghilterra, la gente di Francia ch' era in Tornai corsono infino ad Odinardo in Fiandra all' entrare d'Aprile 1340, faccendo arsione e gran danno al paese. Per la qual cosa quelli di Bruggia e quelli di Ganto per comune con gli altri Fiamminghi vennono ad oste sopra Tornai, e stețtonvi più di cinque giorni guastando d'intorno. Quelli d' Ipro col conte di Soffolco e con quegli di Salisbiera e altra gente del re d' Inghilterra cavalcarono sopra Lilla, e per aguato furono sconfitti,

e presi i detti conti. Per la qual cosa i Fiamminghi, ch' erano ad oste sopra Tornai, se ne partirono sconciamente. E poi in quelli giorni del mese d'Aprile il conte, e messer Gianni d' Analdo, e il sire di Falcamonte cavalcarono in sul reame di Francia infino a Remso, faccendo grande uccisione e incendio di case; faccendo grande danno, e levando grande preda sanza contasto alcuno. Poi a dì 7 di Maggio il conestabile di Francia con gente assai a cavallo e a piede venne sopra Valenziena in Analdo, e stettonvi tre settimane faccendo al paese grandissimo danno. E così per guerra guerriata si consumarono gran parte di quel paese a danno di ciascuna parte,.

CAP. CX.

Come il re d'Inghilterra sconfisse in mare l'armata del re di Francia.

Gli anni di Cristo 1340, il dì di san Giovanni Battista, a dì 24 di Giugno, il buono Adoardo terzo re d'Inghilterra arrivò in Fiandra al porto della Suina con centoventi cocche armate, che v'era suso duemila cavalieri gentili uomini e popolo infinito con molti arcieri inghilesi; e trovovvi l'armata del re di Francia, ch' erano dugento cocche con trenta galee e barche armate, delle quali era ammiraglio Barbanero di Portoveneri grande corsale, il quale aveva fatto gran danno in mare sopra gl' Inghilesi e Guasconi e Fiamminghi alle loro riviere, e presa l'isola del Gaggiante, ch'è alla 'ncontra della detta Suina

[ocr errors]

e rubata e arsa, e morti più di trecento Fiamminghi. Quelli di Bruggia come sentirono la venuta del re d'Inghilterra, gli mandarono loro ambasciadori alle Schiuse, pregandolo per Dio e per loro amore, che non si mettesse a battaglia contra l'armata del re di Francia, perocch'erano altrettante quanto la sua, e più erano le galee genovesi; e ch'egli attendesse due giorni e riposasse sua gente, perocchè di presente armerebbono cento cocche di buona gente in suo aiuto, e poteva avere sicura vittoria. Il valente re non volle attendere, ma fece armare suoi cavalieri e sergenti, e comparti per le navi, oltre a' marinai, di quella gente, e cominciò la battaglia francamente; la qual fu aspra, e durò tutto il giorno, che non si sapeva chi avesse il migliore,infino alla notte. Il franco re Adoardo colle cocche bene armate di suoi baroni, e riposato che fu, percosse la sera con piena marea e a piene vele sopra i nimici sparti e stanchi del combattere, e misegli in rotta e in sconfitta; che tutti furo tra presi e morti, e non ne campò che due galee e venti barche, e ciò fu perch' era di notte, e i Fiamminghi v'erano tratti delle marine d'intorno co' loro legni e barche, e chiusono le due bocche della Suina ch'è tra l'isola del Gaggiante ch'è alla bocca del porto, e alla terra ferma, sicchè tutti rimasono rinchiusi siccome in una gabbia. E rimasonvi tra morti e annegati più di diecimila uomini, e più d'altrettanti presi dell' armata del re di Francia. E tutto il suo navilio e loro arnesi rimasono in preda agl' Inghilesi e a' Fiamminghi.

CAP. CXI.

Come parte de' Fiamminghi furono sconfitti a santo Mieri.

Nel caldo della sopraddetta vittoria, quegli di Bruggia e d'Ipro con messer Ruberto d'Artese vennono sopra santo Mieri con diecimila a piedi, e dovea essere loro dato. In santo Mieri v'era il duca di Borgogna e'l conte d'Armignacca con milledugento cavalieri. Quegli di Bruggia assalirono una porta, che doveva essere loro data, e già presa quella, quegli d'Ipro rimasono addietro male ordinati. Il conte d'Armignacca uscì fuori colla cavalleria per un' altra porta, e assalì quegli d'Ipro; ma quegli non ressono, ma si misono in fuga; e poi sanza seguire la caccia assalirono que'di Bruggia, i quali feciono alcuna retta, e morironvi più di cinquecento uomini. Essendo in fuga quegli d'Ipro, ed era già notte, si fuggirono al loro campo quegli di Bruggia sanza seguito di nemici; e la notte per paura si fuggirono verso Cassella, e lasciarono tutto il loro campo, e ciò fu a dì 28 di Luglio.

CAP. CXII.

Come il re d'Inghilterra co'suoi collegati si puosono ad assedio alla città di Tornai, e poi fu' triegua da loro al re di Francia.

Lo re Adoardo avuta la detta vittoria di mare,

come dicemmo addietro, non stette ozioso; in

contanente scese in terra con sua gente, e venne a Bruggia e poi a Ganto, e da' Fiamminghi gli fu fatto onore, come a loro signore, faccendogli omaggio come al re di Francia. E là fece parlamento, che vi fu il duca di Brabante e 'l conte d'Analdo e tutti i collegati, e quivi ordinarono generale oste sopra la città di Tornai; e sanza indugio vi cavalcarono e accamparsi intorno il detto re d'Inghilterra, e il duca di Brabante, e il conte d'Analdo, e il duca di Giulieri, e quello di Ghelleri, e il conte di Los, e il sire di Falcamonte, con più baroni di Valdireno della Magna in quantità. di più di ottomila cavalieri; e le ville di Fiandra, e di Brabante e d'Analdo per comune con più di ottantamila uomini bene armati i più a corazze e barbute, e fecion vi quattro campi; nè già per quella piccola rotta avuta a santo Mieri non las sciarono, ma vigorosamente seguirono l'oste del re d'Inghilterra. I due campi furono di. qua dal fiume dello Scalto, e i due di là dal fiume, faccendo grandi ponti in sulla riviera per passare dall'una oste all'altra per potere avere spedita la vittuaglia e guernigione dell' oste. In Tornai era il conestabile di Francia con bene quattromila ca valieri e diecimila sergenti a piè sanza i cittadini, ch' erano più di quindicimila ; e tra quegli d'entro e que' di fuori ebbe molti assalti e punghe e badalucchi a cavallo e a piedi ; e per la moltitu→ dine ch' era nella città di bestie, non provveduta di vittuaglia a sofficienza, n' avea assai difetti. Onde i cittadini si cominciarono a dolere al conestabile, che levasse loro l'assedio, o eglino cercherebbono loro accordo. Il conestabile inau

« PoprzedniaDalej »