Scelte poesie italianeTasso, 1833 - 312 |
Inne wydania - Wyświetl wszystko
Kluczowe wyrazy i wyrażenia
alfin allor alma alto altrui amico Amor anco Arno avea beata belle Brembo canto cara sposa caro cavalier celeste Chè chiome cielo ciglio cocchio collo crin Dama Dio fidando divin dolce Druidi Ecco Ellesponto Epicuro eroi eterno Felsina fianco figlio fugge gentil giorno GIOVANNI PARADISI Giove GIUSEPPE PARINI gran grida guance guardo Iliade Imene ingegno intanto intorno Ippolito Pindemonte Jolco l'ali l'alma l'altro labbra lagrime leggiadro Lesbia lieti LORENZO MASCHERONI lungo madre medesmo membra mensa mente mille mira molle mortali morte Mugge Muse nobil notte novelle novo Nume occhi Omero onor opra orecchi padre pensier petto pianto piè pietoso Pindemonte Poesie di div poeta polve pria rapito sacro sangue serba siede Signor soave sonno spirto sposa suol suon superbo terra Tigurina Ugo Foscolo Uscian veggo versi volge volto vulgo
Popularne fragmenty
Strona 71 - E a questi marmi venne spesso Vittorio ad ispirarsi. Irato a' patrii Numi, errava muto ove Arno è più deserto, i campi e il...
Strona 198 - D'illustre voratore. Intanto addio Degli uomini delizia, e di tua stirpe, . E de la patria tua gloria e sostegno. Ecco che umili in bipartita schiera T accolgono i tuoi servi : altri già pronto Via se ne corre ad annunciare al mondo, Che tu vieni a bearlo ; altri a le braccia Timido ti sostien mentre il dorato Cocchio tu sali, e tacito, e severo Sur un canto ti sdrai. Apriti, o vulgo, E cedi il passo al trono ove s' asside 11 mio Signore : ahi te meschin s
Strona 70 - A egregie cose il forte animo accendono l'urne de' forti, o Pindemonte; e bella e santa fanno al peregrin la terra che le ricetta. Io, quando il monumento vidi ove posa il corpo di quel grande che temprando lo scettro a...
Strona 74 - Il sacro vate, placando quelle afflitte alme col canto, i Prenci Argivi eternerà per quante *" abbraccia terre il gran padre Oceano. E tu onore di pianti, Ettore, avrai ove fia santo e lagrimato il sangue per la patria versato, e finché il Sole risplenderà su le sciagure umane.
Strona 272 - Torna a fiorir la rosa che pur dianzi languia , e molle si riposa sopra i gigli di pria : brillano le pupille di vivaci scintille. La guancia risorgente tondeggia sul bel viso; e, quasi lampo ardente, va saltellando il riso tra i muscoli del labro, ove riede il cinabro. I crin , che in rete accolti lunga stagione, ahi! foro, sull' omero disciolti qual ruscelletto d' oro forma attendon novella d' artificiose anella. Vigor novo conforta l' irrequieto piede : natura ecco ecco il porta, sì che al vento...
Strona 67 - Pur nuova legge impone oggi i sepolcri fuor de' guardi pietosi, e il nome a' morti contende. E senza tomba giace il tuo sacerdote, o Talia, che a te cantando nel suo povero tetto educò un lauro con lungo amore, e t'appendea corone; e tu gli ornavi del tuo riso i canti che il lombardo pungean Sardanapalo, cui solo è dolce il muggito de' buoi che dagli antri abduani e dal Ticino lo fan d'ozi beato e di vivande.
Strona 67 - ... nembi e dal profano piede del vulgo, e serbi un sasso il nome, e di fiori odorata arbore amica le ceneri di molli ombre consoli.
Strona 248 - Rimescola i color vari infiniti, E via gli sgombra con l'immenso lembo Di cosa in cosa; e suora de la morte, Un aspetto indistinto, un solo volto Al suolo, ai vegetanti, agli animali...
Strona 291 - Te, quando sorge, e quando cade il die, E quando il sole a mezzo corso il parte, Saluta il bronzo che le turbe pie Invita ad onorarte.
Strona 278 - Ed ecco il debil fianco per anni e per natura vai nel suolo pur anco fra il danno strascinando e la paura: nè il sì lodato verso vile cocchio- ti appresta, che te salvi a traverso de' trivi dal furor de la tempesta.