Teosofia: opere postume, Tom 2

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Presso la Società Éditrice di Libri di Filosofia, 1863

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Strona 63 - possiede molti concetti e molti principii su cui ap« poggiarsi, e secondo cui dirigersi nella sua meditazione. È ben « vero che di questi amminicoli egli non conosce ancora la le« gittimità , nè l'attitudine a produrre un buon risultato; ma « avendo un punto saldo e indubitabile a cui applicarli , può « valersene, e tentare di giungere alla verità. Quand'egli sarà « giunto nel regno della verità, e vi si sarà riconosciuto, allora « si troveranno con ciò stesso verificati e legittimati...
Strona 472 - Non molto ha corso, che trova una lama, Nella qual si distende e la impaluda, E suoi di state talora esser grama. 81 Quindi passando la vergine cruda Vide terra nel mezzo del pantano , Senza cultura, e d'abitanti nuda. 84 Lì, per fuggire ogni consorzio umano, Ristette co
Strona 405 - Non solo riconosce con questo movimento il supremo dominio dell'Essere infinito sopra sè e tutti i reali finiti, ma tende a restituire la forma reale, cioè sè stesso subietto finito ei reali a sè congiunti, all'Essere creatore da cui provennero, per via di gratitudine. Questo movimento involge la distruzione della forma reale in quanto è separata dall'essere, acciocchè non ci sia più che l'essere, e ciò che può esistere nell'essere stesso, ciò, voglio dire, che può avere il sentimento...
Strona 195 - L'uomo dunque, lasciando se stesso, si trasporta e colloca nello stesso oggetto e, qual mostra l'oggetto, tal dice; come se l'oggetto stesso parlasse per la bocca di lui. In quel momento dunque, nel quale fa un giudizio morale, egli è inoggettivato, lo fa in quanto è nell'oggetto, non più in se stesso; e quindi il carattere d'oggettività, che accompagna sempre ciò che è morale
Strona 172 - ... con se stesso; ma, in virtù del suo atto compiuto, egli sta nell'entità sola e pura, come se altro non esistesse fuor lei. Ad essa non può applicare che il verbo È, il quale i grammatici dicono di terza persona, non riferendosi nè alla persona che lo pronuncia, nè a una persona a cui si pronuncia, ma essendo un terzo modo che, propriamente parlando, è impersonale.
Strona 46 - ... noi intendiamo subito , considerandolo , che un essere indeterminato non può venir realizzato in alcun modo, senza che prima sia determinato. Eppure non è un nulla (quarto carattere). Dunque vi ha un essere , l'essere puro indeterminato, che ha un' essenziale relazione colla mente, e che dimora nella mente, cioè che è cospicuo alla mente che lo intuisce. Ma quest...
Strona 128 - Ni 396-410. universale dell'essere , identico a quello che luce alla mente assoluta, non potendovene esser altri; benchè alla mente assoluta, insieme con quel primo atto, stanno presenti tutti i termini dell'essere. Vi ha dunque qualche cosa di comune tra il termine della mente assoluta e il termine della umana come limitata , e questo è il primo atto d'essere ; ond'anco avviene che questo primo atto si predichi ugualmente di Dio e delle creature (1).
Strona 90 - ... sieno, e fa che sieno intelligibili alla mente; il qual fatto ontologico suoi esprimersi da noi in altre parole così : l'essere identico è a un tempo ideale e reale, atto antecedente delle cose e conoscibilità delle cose. 801. — Qui si farà la solita istanza da noi già confutata tante volte : « Se voi congiungete il sentito e l'essere ideale, dovete aver prima il sentito in separato; altramente non potreste unirlo e cosi percepirlo.
Strona 173 - Conviene perciò conchiudere che, nell'atto di conoscere, il subietto rimane escluso e, per così dire, annullato, rimanendo solo l'essere in sé, oggetto, termine, e sede dell'atto
Strona 63 - Sì» finchè il senso commune non è sbandito dal mondo, rassegnatevi, signori dogmatici, all' intuito immediato ed alla vista immanente di questa realtà veramente reate, che ta filosofia eminentemente positiva det teismo sia tenuta in conto di mitologia eminentemente assurda. « Pervenuto a questo punto, egli si ritrovò nella » regione della luce, della verità, della certezza; e di » qui potè riconoscere per veri e legittimi i concetti, »i principii, le riflessioni che ve l'aveano condot»...

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