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l'arrostino si cambierà in focaccia con zucchero e mandorle ! (temi XXII, XXVII, XXI, XX).

Afferrato con gioia selvaggia il manico della scopa : « Hurr, hopp, hopp, Galopp » si dà a cavalcare: « Nell'oscura notte, quando nessuno veglia, esco pel camino, vado al banchetto delle streghe! Di cinque e sei, faccio sette e otto, così la cosa è compiuta; e nove son uno, e dieci nessuno, e molto è niente, è la strega che lo dice» (1). Qui abbiamo la Cavalcata delle streghe, già udita nell'intermezzo fra il 1° ed il 2o quadro, svolta sui temi VII, VIII e IX. Discesa dalla scopa, la strega solletica Hänsel con un ramoscello (XVI): « Giovinotto, mostrami la tua linguetta; saporito birichino, mostrami i tuoi ditini »

XXIX (pag. 113).

(nuova forma del tema XXII).

Ma Hänsel fa vedere un bastoncino... << Ohimè, ragazzo, i tuoi ditini sono coserelle ben meschine... su, Gretel, qua delle mandorle e dell'uva passa, Hänsel ne chiede ancora! » (XVI col XVII).

Gretel ubbidisce, e, mentre la strega porge la frutta ad Hänsel, di nascosto toglie col ramoscello di ginepro l'incantesimo e pronunzia sommessa la formola « Hokus, Pokus, ramoscello di ginepro, scompari, rigidezza » (XXVI B).

La strega mette in bocca a Gretel dell'uva passa: << Mangia, uccello, e muori, acquisterai la felicità della focaccia! » (XXVIII). Apre quindi il chiusino del forno. « Sorellina, guardati bene », dice Hänsel (XXI). La strega fissa con avidità Gretel, e la invita ad osservar nel forno il pan pepato (XXII, XXVII, XXI). Gretel si

(1) Passo imitato dal Faust, prima parte.

finge goffa come ha da fare? (XX). « È semplicissimo, devi alzarti un po' e chinar la testa » (XXVII e XX). Ma Gretel vuol che le insegni.« Sorellina, sta attenta », ripete Hänsel.

La strega introduce il capo nel forno, i fanciulli le dànno un urtone... la cacciano del tutto nel forno, e ne chiudono in fretta l'apertura. Eccola in vece di Gretel un arrostino! (XX, XXI, XXII. XXVII).

I fanciulli cadono l'uno l'altro nelle braccia: O gioia! La strega è morta, è finito ogni spavento ed incantesimo! Danziamo al chiaror del fuoco e facciamo nella casetta un gran festino! Qui appare in tempo di waltzer il tema

XXX (pag. 120 ... 122).

che non è che il tema VIII della Cavalcata: lo segue il tema XX. I fanciulli si abbracciano ed entrano ballando nella capanna, e s'impossessano di tutto.

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Questo tema (derivato dal XXIV ed affine al XVII) si combina col XXX. Subentra il tema XIX combinato col XXX e col XXXI, quindi il tema XXV. Infine abbiamo una splendida sovrapposizione di quattro temi, cioè del XXXI, XIX, XXX, XXV, oltre una quinta parte reale affidata al Glockenspiel che ripete a canone il tema XXXI. Non so trattenermi dal citare:

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Intanto nel forno magico crepita e la fiamma avvampa (XXVII); dopo un grande scricchiolio il forno precipita. I fanciulli accorrono: Stupore! Ai bambini dello steccato è caduto l'involucro di focaccia! Sciolti, liberati per sempre! essi cantano sottovoce :

XXXIII (pag. 124).

Ma hanno gli occhi chiusi: «Toccami affinchè io possa svegliarmi ! » Gretel li accarezza e li sveglia; però non si muovono ancora. Hänsel prende il ramoscello di ginepro e recita la formola << Hokus pokus, ecc. ». La tromba fa udire il tema in forma più completa:

XXXIV (pag. 126, 130).

I bambini sorgono e circondano Hänsel e Gretel, ringraziando e giubilando con questo tema:

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che racchiude in sè il XXXIV. Sono gli angeli che hanno detto in sogno ai due ragazzi ciò che ora si è fatto realtà: agli angeli sia lode e mercè !

Qui si svolge un breve concertato a quattro voci sul tema del Risveglio (XVIII) combinato col frammento A del tema XXXV, oltre a qualche accenno del tema XXXIV.

« Rallalalà », ecco arrivare il padre e la madre. Qual gioia, quali abbracci! Intanto i due ragazzi han tratto fuor dalle rovine del forno magico la strega tramutata in un gran pan pepato. Oh, il miracolo! (tema A VII combinato col II e col A XXXV). Ecco il castigo del cielo! E tutti a mo' di corale religioso (XV), cantano:

<< Quando il pericolo è maggiore, allora il Signore ci dà la mano! » E i bambini si mettono allegramente a ballare (combinazione dei temi A VII con A XXXV, con quello della Preghiera XV, e quello di danza II).

Ho riserbato per la fine l'analisi del preludio, un gioiello dello spartito. Esso sta da sè ed è architettato su alcuni temi dell'opera. È in tono di Do maggiore: incomincia colla Preghiera (XV) proposta dai corni. Viene in seguito (Vivace a cappella) il tema Hokus Pokus nella forma XXXIV, attaccato in Mi maggiore dalla tromba. Dopo un breve lavoro tematico i violini cantano il tema del Risveglio (XVIII), mentre nell'accompagnamento perdura ancora l'impressione del tema antecedente (XXXIV). Succede il festevole e giocondo canto dei bambini di focaccia (XXXV): a questo punto finisce l'esposizione delle idee. Dopo un secondo accenno al tema del Risveglio (XVIII) abbiamo un lavoro tematico di molto interesse: il tema della Preghiera (XV aumentato) esposto piano dai tromboni si alterna col tema XXXV (oboe) combinato col XXXIV (corno); nel ripetersi del periodo l'istrumentazione cambia, indi si modula d'improvviso nella regione dei bemolli. Qui il tema della Preghiera si presenta contemporaneamente sotto tre aspetti: nella sua forma ordinaria (quella citata) con imitazione, in forma aumentata pure con imitazione e in forma diminuita nell'accompagnamento.

Questo ricco svolgimento con un crescendo di grande effetto prepara il ritorno del tema XXXV fortissimo. Dipoi l'orchestra si calma e ci presenta una triplice combinazione di temi:

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