Obrazy na stronie
PDF
ePub

ta. La più antica Edizione, che se ne osservi, è quella di Firenze dell'anno 1495. in 4. Dietro a questa si annovera l'Edizione del 1579. in 12. per Bartolommeo Sermartelli, procurata da Francesco da Diacceto Vescovo di Fiesole, e da lui dedicata al Cardinale Vincenzio Giustiniano. Poco dopo, cioè nel 1581. lo Specchio di Penitenza fu ristampato in 12. pure ¡n Firenze e comecchè poco corrette, e molto dall' originale difformi si ravvisavano le passate Edizioni, prese ad emendarlo coll' ajuto di un Testo a penna, che era stato del Rev, Don Vincenzio Borghini, celebre letterato di quel tempo, e di farlo ristampare dal medesimo Bartolommeo Sermartelli nel 1585. il Cav. Leonardo Salviati, di questa nostra Patria e della Toscana eloquenza lume chiarissimo, il quale al Magnifico Cavaliere Messer Baccio Valori lo dedicò: e questa per avventura è l' Edizione, di cui intende egli di ragionare nel Lib. 2. cap. 12. de' suoi Avvertimenti, là dove dice: Lo spiritual Trattato di Maestro Jacopo Passavanti de' Frati Predicatori, il quale è oggi in istampa, e più corretto vi sarà forse assai tosto, ec. Questa Edizione servì di norma a quella, che nel seguente anno 1586. ne fu fatta in Venezia da Pietro Marinelli: ed a quella del 1608. che pure ne fece iu Venezia Giovanbatista Bonfadino. Dipoi verso la fine del passato secolo, cioè nel 1681. per comandamento del Serenis. Gran Duca di Toscana Cosimo III. di gloriosa ricordanza, fu ristampata quest'opera in Firenze dal Vangelisti in 12. coll' indirizzamento del Senatore Alessandro Segni, allora ViceSegretario dell' Accademia della Crusca. Ma occupato il Segni nel gran lavoro del Vocabolario, di cui in quel tempo appunto colla sua assistenza principalmente s' andava preparando la nuova ristampa, non vi si potè con tutta la necessaria diligenza applicare, sicchè scevra da tutti i passati difetti uscisse fuori quest' Edizione, ed anche di nuovi per l' inevitabile disavvedutezza degli Stampatori, sformata non rimanesse. Ultimamente nel 1722. si è veduto in istampa lo Specchio di Pe

nitenza, portante in fronte la data di Firenze, l'insegna dell'Accademia della Crusca, e l'asserzione di essere stato dalla medesima Accademia corretto e riveduto. La qual cosa quanto al vero sia repugnante e lontana, niuno sarà, che malagevolmente s'induca a crederlo, il quale sappia, che quelle Opere, le quali escono di giorno in giorno alla luce coll' approvazione di essa Accademia, debbono necessariamente d'alcuno autentico documento essere corredate, come nel Dante e negli altri libri, a nome di essa dati alla luce, facilmente ravvisare si puote. Ma in cotesta Edizione oltrechè mancano i suddetti documenti, tali scorrezioni tratto tratto sparse per entro il Testo medesimo si ravvisano, che quasi nulla differente dalle passate la rendono: e chiarissimo argomento sono, che ella non fu mai sottoposta alla censura di quella celebre Accademia, la quale permesso certamente non avrebbe, che cotali sconci difetti pur coll' autorità sua confermati restassero e accreditati. La qual cosa acciocchè niuno creda, più tosto con soverchia animosità e passione esser detta, che con verità, potrà chicchessia agevolmente chiarirsene, il quale prendendo in mano quella impressione, vedrà per cagion d'esempio alla pag. 62. vers. 28. ridizzerallo per riducerallo alla pag. 72. vers. 25. mondo per modo; alla pag. 87. in luogo del Titolo del Capitolo primo della quinta distinzione, posto quello del Capitolo secondo: alla pag. 105. vers. 20. ingannerebbero per ingannerebbe: alla pag. 119. vers. 14. il quale per i quali: alla pag. 150. Principio dell' umana natura, la quale da lui per seminare la generazione, dișcendette il peccato, cioè originale, ed entrò nel Mondo; in vece di Principio dell' umana natura ; la quale da lui per seminale generazione discende, il peccato, cioè originale, entra nel Mondo: alla pag. 166. vers. 1. verità per varieta ; alla pag. 187. vers. 24. soggetto per soggetta: ivi vers. penult. sponendo per soppognendo: alla pag. 195. vers. 10. exercitum per exercituum: alla pag. 213. vers. 12. cercare per

[ocr errors]

creare; alla pag. 242. vers. 24. leggerezza per allegrezza. alla pag. 251. vers. 3. guardare per guadare: alla pag. 297. vers. 1. isvenuta per isvanita; per dirne di tanti solamente alcuni, a' quali ne è intervenuto l'abbattersi casualmente : Laonde affinchè con tale impostura non fosse il pubblico pregiudicato, e una si pregiata scrittura già da tanto tempo colle cattive stampe sconciamente guasta, e scontraffatta, alla natia bellezza e purità sua fosse ricondotta; è stato giudicato dover riuscire non meno gradita, che utile impresa agli studiosi della lingua nostra il darla novamente alla luce. Nel che fare quella diligenza è stata usata che si potea maggiore, acciocchè l'opera si pubblicasse quant' esser potesse il più corretta, ed emendata. Conciossiachè il Testo medesimo, non dagli stampati fin qui sia stato tratto, ma bensì da un bellissimo, ed antichissimo Codice in carta, che fu già di Pier del Nero, ed ora tra' MS. del Sen Gio: Batista Guadagni segnato col numero 63. si conserva: il qual Codice con grandissima accuratezza si vede essere stato scritto, e sembra che la formazione e la figura del carattere sieno contrassegni quasi indubitabili dell'antichità sua. Per mantenere la fede a questo bellissimo Codice, non si è voluto alterare in verun conto la sua ortografia; laonde quantunque, in ordine al raddoppiamento o sdoppiamento delle consonanti nel mezzo delle parole, ne' nostri tempi si pratichi diversamente, scrivendosi eterno ; originale, esempio, esercito, avvisare, annulare, e simili, tuttavia, perocchè non solamente in questo Testo a penna, má ancora in altri antichi MS. frequentemente s'incontrano queste voci scritte così etterno, orriginale, essempio, essercito, avisare, anullare, ec. in quella guisa medesima, che nel Testo si leggevano, sono state fedelmente conservate. Lo stesso si vuol dire delle voci resurressione, uomeni vertù, trestizia, ecc. e che parimente tali quali erano nel MS. si sono lasciate: loche si è adoperato, perchè ciascuno potesse a suo talento far paragone di queste antiche maniere di scrivere

colle presenti, e per conservare quanto il più si poteva di quelle prime la ricordanza : non già perchè siasi questa riputata la migliore, e la più sicura ortografia, di cui per altro una certa e ferma regola non si può così di leggieri fissare, a cagione della grandissima varietà ed incostanza, che usarono in questa bisogna i nostri vecchi Scrittori, siccome moltissimi eccellenti Maestri del parlar nostro frequentemente, di essa divisando, osservarono. Per quello poi che riguarda gli errori del copiatore, come sarebbe alla pag. 2. vers. 33. ove in vece di morte dice amore: alla pag. 5. vers. 25. in re di alla quale la professione è scritto alla quale professione: alla pag. 12. v. 1. per ghiacciare è chiacciare: alla pag, 15. beffe per bene alla : pag. 50. vers. 4. tormento per torniamento, e alcuni altri simili, questi si sono voluti emendare, coll'ajuto delle passate Edizioni, e de' Testi a penna. Del rimanente la Scrittura di questo Codice non può dirsi, se non buona, e dell'antica semplicità e vaghezza ottima conservatrice. Quindi si è osservato, che sempre vi si legge collo, e colla, grande, anzi, davanti, perocchè, confessore, e quasi sempre essere; e non mai, siccome in altri MSS. avviene con lo e con la, gran, innanzi, dinanzi imperocchè, confessoro, ec. Ma di quanto coll' ajuto di questo Codice migliorato sia il Testo, coloro il vedranno, che pur vorranno porsi all'inchiesta di riscontrarlo clle passate stampe. Basti il dire, che moltissimi sono i luoghi, ne' quali, o con importantissime correzioni alla vera lezione è stato ricondotto, o con bellissime giunte le lagune e mancanze dell' altre edizioni sono state supplite come, per dirne alcuno, si è tolta via nella presente Edizione la parola Esempio, precedente a' racconti, essendo stato osservato, che in questo Codice talvolta affatto mancava e talvolta era scritta in margine di rosso carattere ; onde per abbaglio degli ignoranti copiatori, i quali s'avvisarono ch'ella mancasse nel Testo, e che vi si dovesse necessariameate inserire, era nelle passate Edizioni per entro il Testo

[ocr errors]

medesimo mal' a propósito trascorsa. Così dove le stampe prima avevano saetta focosa, e carname, e stato riposto alla pag. 179. saetta folgore, e alla pag. 121. carcame coll' autorità del suddetto Codice: per mezzo del quale queste pure ed antiche voci e maniere si sono conservate. Così parimente coll' ajuto di questo Codice alla pag. 230. sono state aggiunte alcune dell' antiche ed affettate voci Fiorentine, che il Passavanti perciò appella squar ciate e smaniose, e male acconce esser giudica a ricevere i sensi delle sacre lettere: ed alla pag. 1971a fatto di S. Ilario, cui dicono che la terra prodigiosamente alzandosi da' per se stessa, comodo luogo somministrasse, ond' egli potesse insieme con gli altri Padri sedere nel gran Concilio: e alla pag. 200. e 202. la costumanza che fama era, che si praticasse nella elezione de' Pontefici e degl' Imperatori: e alla pag. 256. alcune pie opere e divote, che appresso i fedeli di que' tempi erano in uso: e alla pag. 265 alcuni altri versi di Evace colà dove si ragiona delle gemme. dal Passavanti citati, le quali cose tutte nelle passate Edizioni totalmente mancavano. Oltre a tutto ciò, affinchè niuna cosa lasciata fosse indietro, che ad una maggior perfezione di quest'opera giovar potesse, con due altri testi a penna è stata collazionata, e collocate si sono in fondo di ciascheduna pa→ gina le varie lezioni de' medesimi per comodo de' leggitori : i quali Testi a penna, quantunque il primo sopraddetto Codice de' Guadagni in bontà non agguaglino, pur sono di non piccolo pregio ancor essi, e di valore non ordina rio. Uno di questi si è il Codice 2. del Banco 27. della celebre Mediceo-Laurenziana Libreria: e benchè dallo scambiamento degli argomenti de' Capitoli, e dalle frequenti lagune che vi s'incontrano, apparisca essere esso scritto da persona non gran accurata ; pur chiaramente si vede essere tratto da buona ed antica copia, e quasi tutta la naturale schiettezza e purità averne fedelmente mantenuta. L'altro è un Codice in cartapecora del dottissimo Sig. Abate Anton Maria Salvini, splen

fatto

« PoprzedniaDalej »