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gano la grazia e la carità, la quale solo toglie il peccato mortale; tuttavia la intiepidiscono, e dispongono al peccato mortale; che tanto si può l'uomo adusare a' peccati veniali, che cade poi agevolmente 1 nel mortale, e però gli dee la persona vietare in quanto si può, e di non 2 fare o di non farne molti: o poichè sono pure fatti, o pochi o molti, di trovare i rimedj, ch'e' sieno perdonati. E Dio per la sua benigna misericordia ha trovati molti rimedj contra li peccati veniali: e sono otto, che si contengono in 203 due versi, che dicono così:

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Confiteor, tundo, conspergor, conteror, oro, Signor, edo, dono: per haec venialia pono.. -In prima si perdonano i peccati veniali per confiteor, cioè per la confessione generale: e puossi intendere confessione generale in due modi. L'uno modo 3 è, quando l'uomo si confessa sacramentalmente in segreto al prete de' peccati veniali, dicendo certi peccati, di che altri si ricorda spezialmente, o che sieno gravi, o che altri creda, che sieno gravi: e poi generalmente 4 de' peccati veniali; e allora si perdonano insieme cogli altri in vertù della contrizione, che ha colui, che si confessa, per l'umiltà della confessione, e per l'orazione, che fa il prete nell' assoluzione,e in vertù delle chiavi, le quali il prete usa assolvendo, come ministro della Santa Chiesa. L'al

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tro modo della confessione generale si è quella,
che si fa in palese davanti a più: › come quella,
che fa il prete, quando entra all'altare per dire la
messa, e che si fa
e che si fa per li cherici alla Prima et alla
Compieta: e per questa confessione si perdonano
anche li peccati veniali: e per l'una e per l'altra
non solamente i peccati veniali, ma eziandio i mor-
tali, i quali 2 altri 3 avesse al tutto dimenticati .
Et è qui da notare, che i peccati veniali in veruno
modo si perdonano senza i mortali. E intendi quel-
lo, che voglio dire, sanza mortali; che non si pos-
sono perdonare i peccati veniali, rimanendo la per-
sona con alcuno peccato mortale. Onde conviene,
o che la persona non abbia veruno peccato mortale :
o che il rimedio sia tale, che tolga via i mortali e'
veniali insieme. L'altro modo, che si perdonano i
peccati veniali, si è, tundo; cioè
cioè a dire per lo per-
cuotersi il petto, rendendosi in colpa dei suoi pec-
cati. Il 4 terzo, si è, conspergor: dove s'intende, 204
gittarsi l' acqua benedetta con fede e divozione.
Il quarto, si è, conteror 5; avendo contrizione e
spiacere d'avere offeso Iddio. Il quinto, si è, oro;
cioè per
l'orazione divota, e spezialmente per lo Pa-
ternostro, che è l'orazione, la quale Gesù Cristo 6
insegnò. Il sesto, si è, signor; cioè per la benedi-
zione del Vescovo e alcuni dicono, che anche per
1 si fa palese. 2 altrui. E. S.

3 avesse dimenticati. S. 4 terzo modo. S. così sotto
5 cioè avere. S. 6 insegnò alli Apostoli. S.

la

quella del prete. Il settimo, si è, edo; cioè per
comunione. L'ottavo, si è, dono; cioè per
lo per-
donare delle ingiurie, ovvero per la limosina, che si
dà al povero. E alcuni dicono, che anche si per-
donano per la strema unzione, e per qualunque
buona opera meritoria, degnamente fatta e con ca-
rità e tanto si perdonano più interamente e più ef-
ficacemente, quanto il favore della carità è maggio-
re, e 'l dolore della contrizione.

Qui si dimostra, di quali peccati si dee altri con-
fessare: e cominciasi il trattato de' vizii princi-
pali, e di quelli, che nascono da loro.

Da poi ch'abbiamo veduto, che del peccato orri

ginale non si dee altri confessare: e come de' veniali, e di quelli, che fossono dubbj, debba l'uomo fare; resta ora a vedere quello, che principalmente promettemmo di sopra nel settimo capitolo della confessione, cioè di quali peccati si debbia altri confessare. Dove è da sapere, 1 che secondochè dicono 205 i Dottori Santi, i peccati mortali sono quelli, che si debbono confessare; non pur generalmente, ma ciascuno spezialmente e distintamente, colle circostanze, e con quelle condizioni, le quali dicemmo ordinatamente di sopra. E acciocchè questo si possa e sappia bene fare, mosterremmo qui appresso per ordine, quali e quanti sono i vizii e'peccati mortali 1 secondochè. E. M. S.

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principali, e quelli, che nascono e discendono da loro: e che modo e che ordine dee tenere la persona, che si confessa. Dove è da sapere, che alcuni Dottori dicono, che sette sono i vizii principali: alcuni altri dicono, ch' e' sono otto. Coloro, che dicono, che sono sette, non contano la Superbia tra' vizii capitali e principali. Coloro, che dicono, che sono otte, si la contano: e ciascuno dice bene secondo i diversi rispetti. Onde Santo Tommaso volendo accordare la differenzia, che pare, che sia tra' Dottori, dice, che la superbia, della quale è la questione, si puote in due modi considerare. L'uno 2 modo, in quanto ella è uno speziale vizio, per se medesimo distinto dagli altri : e in questo modo è uno de' vizii principali e capitali, da' quali nascono tutti gli altri vizii: e secondo questa considerazione 3 prendendo la superbia nel numero de'vizii principali, 4 sono otto. L'altro modo, si puote considerare la superbia, in quanto ella ha una generale influenza in tutti i vizii, de' quali ella è 5 orriginale principio e cagione: e in questo modo non si inchiude nel numero degli altri vizii, ma è più principale, e sopra ogn' altro vizio. Onde Santo Gregorio nel libro de' Morali l'appella regina e madre de' vizii. E secondo questa considerazione non sono i vizii principali se non sette: i quali sono detti 206

1 certi. S. 2 și è. E. 3 prendono. E. S.

4 che sono. E. S.

5 origine. S.

principali e capitali; che da loro procedono, come da capo e da principio, tutti gli altri vizii. Or comecchè la superbia si prenda o per l'uno modo o per l'altro, certa cosa è (e tutti s'accordano in ciò ) che in alcuno modo è radice, cagione, e principio di tutti gli altri peccati, come nel luogo suo ordinatamente i si mosterrà. E imperò di lei prima e prin cipalmente si dee trattare e dire.

Qui si comincia il Trattato della Superbia.

E acciocchè possiamo comprendere della Super

bia tutto ciò, che ne bisogna di sapere, la nostra considerazione sarà di sette cose. In prima diremo, discrivendola, che cosa è superbia ; nel secondo luogo diremo, donde ella nasce nel terzo luogo 2 diremo, quante sono le spezie della superbia: nel quarto luogo si dirà, come tutti gli altri vizii nascono della superbia: nel quinto luogo mosterremo la sua gravezza, e la molta offensione: nel sesto luogo diremo della pena della superbia, e della sua punizione nel settimo luogo diremo del rimedio, e della sua correzione.

CAPITOLO PRIMO,

Dove si dimostra, che cosa è superbia.

La prima cosa,

che dobbiamo dire della superbia,

si dimostrerà E. S. 2 si dirà. E. S.

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